Adidas Next Generation Tournament: Umana Reyer sesta a Belgrado
Si è chiusa con un sesto posto ricco di soddisfazioni la terza partecipazione dell’Umana Reyer all’Adidas Next Generation Tournament
L’Under 18 orogranata ha iniziato la sua avventura a Belgrado, nell’ultimo dei quattro raggruppamenti della prima fase della manifestazione, giocandosela alla pari contro una corazzata come l’Anadolu Efes Pilsen: alla fine, l’hanno spuntata i turchi per 75-70, ma l’Umana Reyer di coach Alvise Turchetto ha mostrato buone giocate di squadra e ottime individualità, da Miaschi (28 punti e 10 rimbalzi), a Candotto (10 punti, 5 rimbalzi, 5 assist e 4 recuperi), a Battistuzzi (16 punti).
Dopo poche ore, la squadra è tornata in campo contro la fortissima Stella Rossa, padrone di casa e alla fine vincitrice della tappa di Belgrado, uscendo sconfitta per 86-50, con Miaschi (21 punti) comunque di nuovo protagonista.
Il giorno successivo, comunque, l’Umana Reyer si è riscattata, bettendo 65-63 Sarajevo, mostrando grande carattere nella rimonta dal -12 di inizio di quarto periodo, trascinata da un Miaschi versione “monstre” (35 punti, 14 rimbalzi, 6 assist, 5 recuperi e 44 di valutazione), con, alla fine, la tripla di Pietro Ugolini che ha regalato il successo.
Nella finale per il quinto posto, gli orogranata si sono poi arresi, ma non senza lottare, al GBA Praga: 72-55 il finale, con 13 punti di Ugolini e altrettanti di Battistuzzi.
Alle soddisfazioni di squadra, si sono poi aggiunte quelle individuali, che hanno visto ancora Federico Miaschi in grande evidenza, con la vittoria nella gara del tiro da 3, l’inserimento nel miglior quintetto della fase di Belgrado e il terzo posto nella classifica marcatori della tappa (a 25 punti di media), nono assoluto di tutto il torneo dell’Eurolega.
“Essere stati invitati a questa manifestazione – è il commento del presidente Federico Casarin – è di per sé un fatto di grande prestigio e va a testimoniare l’ottimo lavoro che il nostro settore giovanile sta portando avanti. Siamo inoltre soddisfatti di aver migliorato la posizione di classifica, rispetto alle due precedenti partecipazioni, schierando solo giocatori del Progetto Reyer.
Per tutti i ragazzi, al di là dei risultati, è stato comunque un passaggio importante nella loro crescita, un’esperienza all’estero che rimarrà per sempre nel loro bagaglio, un’aggiunta significativa nella loro formazione, sia come atleti che come persone”.
“Volendo fare una battuta – analizza coach Alvise Turchetto – diciamo che, avanti di questo passo, dopo l’ottavo posto alla prima partecipazione, il settimo alla seconda e il sesto questa volta, magari tra cinque anni vinceremo anche una tappa… Scherzi a parte, questa crescita, anno dopo anno, è importante e significativa, anche perché il torneo ha confermato che, anche a livello giovanile, in Europa c’è un’intensità e una fisicità lontana anni luce da quella che si trova in Italia e, pur avendola inizialmente un po’ sofferta, alla fine siamo riusciti a farvi fronte.
Ringrazio il club per averci offerto questa opportunità, quindi i miei assistenti Andrea e Giovanni, il responsabile Francesco Benedetti e Euroleague per averci invitato, visto che è stata un’esperienza davvero unica. E sono soddisfatto, oltre che per i risultati di squadra, per gli exploit di Miaschi, perché mi piace sottolineare che, pur essendo l’artefice principale delle nostre fortune, se è riuscito a fare tutto quel che ha fatto è soprattutto perché tutti i ragazzi della squadra gli hanno dato una valida collaborazione, sia nella costruzione del gioco che nella fase difensiva”.