Olimpia Milano-Cska, le ultime dalle sedi
Palla a due alle ore 20.45. Pianigiani spera nel recupero di Gudaitis, Itoudis riaccoglie Hines
Record 4-12 vs 12-4
Precedenti 3-6
Arbitri Juan Carlos Garzia Gonzalez, Tomislav Hordov, David Romano
Olimpia Milano che torna tra le mura amiche, e ritrova un Cska che da queste parti ha record 2-2, ma vincendo gli ultimi due confronti il 9 aprile 2015 e l’8 dicembre 2016. L’ultimo successo milanese, quindi, è quello del 24 novembre 2010, un confronto Bucchi-Vujosevic deciso dai 18 punti di Ibrahim Jaaber. «Il CSKA è la miglior squadra di EuroLeague, come talento complessivo e varietà di opzioni. Ha il miglior attacco, 88 punti di media, è prima nel tiro da tre ed è perfettamente a suo agio in questa competizione. Alla sua efficacia offensiva abbina energia difensiva e, grazie a due elementi come Kyle Hines e Othello Hunter, la possibilità di cambiare su tutti i blocchi mantenendo sugli esterni la taglia fisica di lunghi che finiscono per soffocarti. Per loro ogni partita è una gara di playoffs, è nel DNA, inoltre vengono da due sconfitte, una in EuroLeague a Barcellona, molto pesante, e un’altra nella VTB contro la Lokomotiv Kuban. E’ un fatto molto raro per loro, non succede quasi mai, il che significa che saranno più cattivi, determinati del solito e desiderosi di mandare un messaggio». Le parole di Simone Pianigiani a olimpiamilano.com aprono anche al possibile recupero di Arturas Gudaitis, che già saltò la trasferta del Pireo. Assente Patric Young, verso l’esclusione Cory Jefferson, Awudu Abass e Marco Cusin.
Cska, che come detto arriva da due ko in fila, e che nel fine settimana ha conosciuto la prima sconfitta in VTB, per mano di un Kuban bestia nera, e ora anche appaiato al primo posto in classifica (con un successo in meno). «Ci attende un’altra gara in trasferta dura. Sarà importante per noi riprenderci dalle ultime due prestazioni e giocare con consistenza sino alla fine» la rapida lettura di Dimitris Itoudis, che dovrà ancora fare a meno di Leo Westermann ma recupera Kyle Hines, rientrato regolarmente dagli USA dove era volato per la nascita del figlio Justin Carter.