Maccabi Tel Aviv-Olimpia Milano, le ultime dalle sedi
Palla a due alle ore 20.05. Andrew Goudelock verso il recupero, israeliani che non rinunceranno a Norris Cole
Ore 20.05 Menora Mivtachim Arena
Record 2-2 vs 1-3
Precedenti 8-4
Arbitri Daniel Hierrezuelo, Borys Ryzhyk, Mehdi Difallah
Impegno alle ore 20.05 in quel di Tel Aviv per l’Olimpia Milano, che cerca il secondo successo in fila in EuroLeague. Non una missione semplice per i biancorossi, che dal 2000 hanno un record 0-6 alla Yad Eliyahu. La squadra ha lasciato Milano alle 11.50 del primo novembre, con tredici giocatori al seguito di coach Simone Pianigiani: Andrew Goudelock, Vladimir Micov, Mantas Kalnietis, Simone Fontecchio, Kaleb Tarczewski, Andrea Cinciarini, Marco Cusin, Awudu Abass, Amath M’Baye, Jordan Theodore, Cory Jefferson, Dairis Bertans e Arturas Guidaitis. Out Zoran Dragic, Andrea La Torre, l’infortunato Patric Young e Davide Pascolo, rimasto al Forum per preparare la sfida con la Virtus Bologna di campionato. Dovuto ottimismo per il recupero di Andrew Goudelock: la guardia, ferma da due gare per un problema ai flessori, ha di fatto “promesso” la sua presenza ai media israeliani nella conferenza stampa pregara alle ore 20 di ieri sera (qui tutti i video da olimpiamilano.com). Così invece Simone Pianigiani: «In Israele sono stato un anno ma è stato bello e intenso. Ho lasciato Gerusalemme solo per un progetto sportivo importantissimo che è legato ad una visione di prospettiva lunga. Questo è il primo passo per entrare stabilmente in futuro tra le prime otto squadre d’Europa. Non sono tornato in Italia solo perché sono italiano, ma per il progetto. Ho trovato in società ragazzi giovani che trasmettono entusiasmo, strutture del primo livello, una visione pluriennale e un proprietario che si cura molto del modo di lavorare prima che del singolo risultato. E’ quello che volevo: alla mia età ho la fortuna di poter scegliere. Sappiamo che domani qui dentro non sarà semplice per l’atmosfera e poi perché il Maccabi è sempre il Maccabi e sta giocando con fiducia. Gerusalemme? Non sarebbe corretto parlare di quello che stanno facendo ma l’Hapoel oggi è un club importante a livello europeo, vale l’EuroLeague e questo concetto vale molto di più di una o due sconfitte. La squadra è stata costruita bene, il coach è esperto, qualche sconfitta può starci».
Spazio al Maccabi quindi. Due sconfitte in fila in EuroLeague dopo l’avvio 2-0, 6 vittorie su 6 gare in patria, dove il titolo nazionale manca da tre stagioni. Parrebbe risolto il grande dubbio della vigilia, Norris Cole, visti i problemi alla spalla destra. A meno di colpi di scena, il play arrivato dagli Oklahoma City Thunder sarà nei 12. «Dopo due gare difficili in EuroLeague, torniamo a casa - le parole di coach Neven Spahija - siamo preparati bene, ritengo. Siamo in forma, possiamo giocare meglio e fare un altro passo in avanti nel nostro cammino». Inevitabile il riferimento all’ex Andrew Goudelock: «L’esperienza mi dice che i giocatori, contro i loro vecchi club, hanno extra motivazioni. Ma non so il perchè. Quando affronto una squadra che ho già allenato, mi comporto nella medesima maniera. Non ho motivazioni superiori per qualche ragione. Voglio solo vincere contro chiunque, ovunque». Per la cronaca, in questa stagione di EuroLeague Spahija ritroverà sue vecchie “piazze” come Baskonia (uno scudetto), Valencia e Fenerbahce (uno scudetto).