Spanoulis si accende, Green la decide: l'Olympiacos si conferma incubo del CSKA
I biancorossi volano in finale infliggendo un'altra delusione ai moscoviti, trascinati da De Colo e Teodosic ma costretti ad alzare bandiera bianca quando il leader greco mette le mani sulla partita
In principio fu Londra, con la finale decisa all’ultimo secondo da Printezis. Poi si passò da Madrid. Ora Istanbul, nel nuovo capitolo della saga tra Olympiacos e CSKA Mosca. Un horror per i russi, sempre beffati da un Olympiacos che, dopo due anni, torna così a giocarsi una finale d’Eurolega. Finisce 78-82 per i biancorossi, al termine di una partita piena di colpi di scena.
Già, perché la sfida tra Oly e CSKA non è mai scontata specialmente se il palcoscenico è quello delle Final Four. Dopo che i greci mettono per la prima volta la testa avanti (7-9) è dominio russo, con il CSKA che a più riprese tocca anche la doppia cifra di vantaggio (il massimo sul +13, 40-27 sul secondo quarto). Spallate su spallate, grazie alla solita coppia De Colo-Teodosic (16 punti per il francese con 5/14 dal campo, 23 per il serbo partito dalla panchina ma devastante nel colpire in ogni specialità).
L’Olympiacos, però, ha carattere forte e temprato da tante battaglie. Si affida al tiro da tre punti (33 tentativi contro i 16 del CSKA) e domina a rimbalzo sotto il canestro russo (18 carambole offensive). Printezis e Papanikolau sono i primi a tenere in vita l’Olympiacos (14 punti per entrambi), le bombe di Agravanis e Mantzaris servono a dare linfa sulle sirene del secondo e del terzo quarto.
E Spanoulis? Anche in questo caso un film già visto. Il “dio” greco si presenta all’ultimo quarto con 4 punti e nessun canestro dal campo. E con tanto di stoppata di Higgins sul tentativo da tre punti. Il tutto prima di mettere le mani sulla partita: tre penetrazioni vincenti, la bomba del pareggio (69-69) dopo cinque conclusioni sbagliate e l’alley up per l’affondata di Birch che porta nuovamente avanti i greci. Il finale è in volata, il CSKA è costretto a seguire Spanoulis ovunque lasciando libero Green sulla bomba che decide la partita. Teodosic grazia in transizione, nell’ennesimo finale amarissimo per il CSKA. Costretto a guardare, ancora una volta, l’esultanza dell’Olympiacos.
CSKA MOSCA-OLYMPIACOS 78-82
CSKA MOSCA: De Colo 16, Tedosic 23, Augustine 6, Fridzon, Jackson 12, Antonov ne, Freeland ne, Vorontsevich 2, Higgins 6, Khryapa 3, Kurbanov 2, Hines 8. Allenatore Dimitrios Itoudis.
OLYMPIACOS: Green 8, Birch 4, Young, Toliopoulos ne, Papapetrou 3, Spanoulis 14, Waters ne, Agravanis 8, Milutinov 5, Printezis 14, Papanikolau 14, Mantzaris 12. Allenatore Ioannis Sfairopoulos.
Già, perché la sfida tra Oly e CSKA non è mai scontata specialmente se il palcoscenico è quello delle Final Four. Dopo che i greci mettono per la prima volta la testa avanti (7-9) è dominio russo, con il CSKA che a più riprese tocca anche la doppia cifra di vantaggio (il massimo sul +13, 40-27 sul secondo quarto). Spallate su spallate, grazie alla solita coppia De Colo-Teodosic (16 punti per il francese con 5/14 dal campo, 23 per il serbo partito dalla panchina ma devastante nel colpire in ogni specialità).
L’Olympiacos, però, ha carattere forte e temprato da tante battaglie. Si affida al tiro da tre punti (33 tentativi contro i 16 del CSKA) e domina a rimbalzo sotto il canestro russo (18 carambole offensive). Printezis e Papanikolau sono i primi a tenere in vita l’Olympiacos (14 punti per entrambi), le bombe di Agravanis e Mantzaris servono a dare linfa sulle sirene del secondo e del terzo quarto.
E Spanoulis? Anche in questo caso un film già visto. Il “dio” greco si presenta all’ultimo quarto con 4 punti e nessun canestro dal campo. E con tanto di stoppata di Higgins sul tentativo da tre punti. Il tutto prima di mettere le mani sulla partita: tre penetrazioni vincenti, la bomba del pareggio (69-69) dopo cinque conclusioni sbagliate e l’alley up per l’affondata di Birch che porta nuovamente avanti i greci. Il finale è in volata, il CSKA è costretto a seguire Spanoulis ovunque lasciando libero Green sulla bomba che decide la partita. Teodosic grazia in transizione, nell’ennesimo finale amarissimo per il CSKA. Costretto a guardare, ancora una volta, l’esultanza dell’Olympiacos.
CSKA MOSCA-OLYMPIACOS 78-82
CSKA MOSCA: De Colo 16, Tedosic 23, Augustine 6, Fridzon, Jackson 12, Antonov ne, Freeland ne, Vorontsevich 2, Higgins 6, Khryapa 3, Kurbanov 2, Hines 8. Allenatore Dimitrios Itoudis.
OLYMPIACOS: Green 8, Birch 4, Young, Toliopoulos ne, Papapetrou 3, Spanoulis 14, Waters ne, Agravanis 8, Milutinov 5, Printezis 14, Papanikolau 14, Mantzaris 12. Allenatore Ioannis Sfairopoulos.
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P. Zerbi
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