Andamento Olympiacos: Mantzaris, Green e infine Spanoulis dicono no al primo ardore Efes
Mai in discussione il primo capitolo della saga forse più in bilico di questi playoff: la squadra di Perasovic non trova mai ritmo in attacco ed esce di scena a 4' dalla sirena
Progetto di gioco Olympiacos che riesce alla perfezione, se l’Anadolu non va oltre gli 11 punti del primo quarto, e i 20 del secondo. Mantzaris è il chiavistello dei primi 10’ (6 punti, 2 triple, e 5 rimbalzi), Green dei secondi 10’, con una tripla e 7 punti che piegano i cambi difensivi sollecitati dal p&r di Spanoulis con un Milutinov più “ficcante” di Birch. Efes che trova soluzioni solo estemporanee con Honeycutt, 9 punti, o Heurtel, 7, ma di fatto improvvisa in attacco e con 1/9 da tre apre addirittura al contropiede avverso. 18-11 a fine primo quarto, poi una tripla di Papanikolaou per il +10 a 6.22 (29-19), o due transizioni e una tripla di Green che dicono 42-28 (massimo vantaggio) a 1.14. 42-31 all’intervallo infine, con 8 punti di Papanikolaou e 7 con 5 rimbalzi per Milutinov.
E arriva dunque il tempo degli dei dell’Olimpo, da copione. V-Span: tripla, canestro con fallo, assist a Printezis dall’arco. Tutto in poco più di 3’ di gioco, e nel terzo quarto l’Olympiacos da forma al vantaggio: +16 dopo la sfuriata di Spanoulis, +17 dopo un 2/2 di Printezis dalla lunetta o una tripla di Mantzaris, +18 a 1.11 (67-49) dopo una bomba di Green. Non c’è attacco per l’Efes, soprattutto non c’è difesa, e anche quando un barlume di reazione produce un 6-0 in apertura di quarto quarto, Green risponde con una tripla impossibile per il 70-56 a 8’. A 4’, con Spanoulis a toccare rapidamente quota 10 punti, sull’83-64 i padroni di casa vedono già lo striscione del traguardo.
87-72 il finale. Per i padroni di casa 14 punti e 6 rimbalzi per Mantzaris, 13 per Green, 11 con 11 rimbalzi per Printezis. Anadolu affossato anche dal 41-28 a rimbalzo (27-8 sotto il canestro greco) e con 17 di Honeycutt (con 10 rimbalzi), 14 di Heurtel e 12 di Granger. 3 con 1/6 al tiro e 1/4 dalla lunetta per un giocatore chiave come Derrick Brown.