Milano sfiora il colpaccio, ma il Palau Blaugrana resta inviolato
84-80 il finale. Prova di assoluta forza dell'Olimpia Milano a Barcellona, giocando una gara alla pari con i padroni di casa, conducendo per 35 minuti e poi cedendo solo per stanchezza e qualche fischio arbitrale contestato nel finale
L'Olimpia Milano non esce con la vittoria dal Palau Blaugrana, ma può consolarsi pensando di aver fatto un grandissimo passo avanti stagionale nella creazione della chimica difensiva. Il Barcellona infatti passa solo nei secondi finali 84-80 e grazie ad un fallo antisportivo (ingenuo) fischiato a Melli.
La gara parte sotto ottimi auspici e grande concentrazione; banchi semina confusione nell'assetto tattico di Pascual aprendo con 3 lunghi in campo contemporaneamente, che collassano dentro l'area, chiudono i pick n'roll e, aiutati da due maestosi Brooks ed Hackett, levano tiri comodi dal perimetro mandando il Barca al primo intervallo con soli 16 punti segnati.
Nel secondo quarto Milano dilaga, sfrutta la grande vena dall'arco e scava fino a 12 punti di vantaggio, che il Barcellona riesce a rintuzzare e dimezzare al giro di boa della partita grazie ad un prontissimo e cattivissimo Mario Hezonja.
Il terzo quarto per Milano è complesso, l'attacco gira poco e le soluzioni individuali si moltiplicano; finché il fato è benevolo resta la doppia cifra di svantaggio, ma nell'unico momento di appannamento il Barcellona con un Abrines killer mette per la prima volta la testa avanti.
L'ultimo periodo è per Milano quello del cuore oltre l'ostacolo. 4 triple in fila lanciano il nuovo vantaggio, ma i falli tecnici a raffica e la vena di Abrines ed Oleson non permette più all'Olimpia l'allungo. Finisce 84-80 con i liberi (fortunati) di Doellman.
Per Barcellona 18 punti e 7 rimbalzi per Ante Tomic, 13 per Mario Hezonja, 11 per Alex Abrines, 10 per Brad Oleson.
Per Milano 21 punti, 5 rimbalzi e 5 assist per Daniel Hackett, 16 per samardo Samules, 11 con 3 rubate e una grande prova difensiva per MarShon Brooks.
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