Bertomeu parla a Sportando: Puntiamo sull'Italia mercato prioritario
Le parole a Sportando del CEO di Euroleague: parla della manifestazione appena conclusa, della Eurocup, della decisione di tenere fuori Roma e Partizan anche dal QR e del futuro della Euroleague
Un commento ai risultati "gestionali" per la stagione 2013/2014: pubblico, evento F4 di Milano, consolidamento di alcune realtà ed impatto delle difficoltà di altre squadre.
Siamo molto soddisfatti dell’ultima stagione della Turkish Airlines Euroleague, abbiamo avuto incremento in ogni singolo aspetto: pubblico (sia quello delle arene che quello televisivo) dalle gare viste online agli accessi con la telefonia mobile. Ci inorgoglisce particolarmente il dato degli oltre due milioni di fan che hanno affollato le arene, più del 10% di incremento rispetto alla scorsa stagione, senza dimenticare la copertura record che ha visto coinvolti 201 paesi grazie alle 52 televisioni che hanno veicolato le gare. Inoltre abbiamo ottenuto un incremento dell’utile dell’8.7%, dati che fanno seguito alla crescita già riscontrata negli anni precedenti. Parlando invece delle Final Four della Turkish Airlines Euroleague di Milano possiamo dire di essere stati molto soddisfatti di come è andato l’evento. Abbiamo visto quattro partite splendide, con il Forum completamente esaurito ed un’atmosfera incredibile. Inoltre è stato un grande successo anche la Fan Zone con oltre 250.000 visitatori, senza dimenticare gli altri eventi che hanno riscosso grande successo come il Nike International Junior Tournament che è stato molto seguito. E’ stata probabilmente, tra quelle da noi organizzate, una delle migliori Final Four di sempre.
Quali saranno le novità per la prossima stagione, ed in generale gli obiettivi del Board di Eurolega in proiezione futura.
“Per la prossima stagione non sono previsti cambiamenti nel format della competizione, consideriamo il sistema vigente la migliore soluzione rispetto alla situazione attuale. Stiamo lavorando per le prossime stagioni in modo da effettuare cambiamenti che puntino ad assicurare la crescita continua e la stabilità delle competizioni, ed offrire contemporaneamente un percorso chiaro ai club nel percorso di sviluppo individuale e collettivo implementandolo anche con alcuni cambiamenti nel sistema di qualificazione al torneo. Sono stati approvati dal Board dell’Eurolega alcuni passaggi che permetteranno in futuro a tutti, club proprietari, sponsor, giocatori, leghe nazionali e tifosi, di avere una struttura sempre più stabile e chiara anche a lungo termine. Passi che includono anche una riforma del sistema di accesso alla competizione. Nella fase di transizione per arrivare a questo obbiettivo verrà introdotto un nuovo sistema a partire dalla stagione 2015/2016 che sostituirà il modello attuale per la determinazione del ranking per le licenze B, garantendo quindi posti fissi nella Turkish Airlines Euroleague ai club dei vari campionati nazionali. Lavoreremo anche per raggiungere agevolare un accordo tra l’ECA (Euroleague Commercial Assets) e le varie leghe nazionali su come, omogeneizzare, promuovere ed organizzare le competizioni internazionali, creando una struttura che permetterebbe all’Eurolega ed alla leghe nazionali di realizzare i primi passi verso la creazione di un modello di Lega Europea”.
L'Italia non avrà più una storica rappresentante come Siena, affiancherà Milano una realtà emergente come Sassari. Cosa può rappresentare per l'Eurolega un nuovo mercato come Sassari e la Sardegna.
“Dopo che abbiamo ricevuto la conferma che la Montepaschi Siena non era in grado di ottemperare ai requisiti necessary per l’iscrizione, abbiamo considerato che fosse molto importante mantenere due posti fissi per un campionato importante come quello italiano, partendo nella scelta dalla classifica finale di questa stagione. La Dinamo Banco di Sardegna Sassari si è dimostrato un club molto professionale ed ambizioso, con un progetto solido. Siamo molto fiduciosi che la loro partecipazione alla prossima Turkish Airlines Euroleague sarà sicuramente molto ben accolta dai tanti entusiasti tifosi di basket della regione”.
Si è vociferato di una possibile richiesta di entrambe le Virtus (Bologna e Roma) per rilevare la licenza di Siena, voce priva di fondamento? Relativamente a Roma, il club capitolino non parteciperà al QR per scelta del Board oppure è stata una rinuncia proprio da parte della società romana?
“Non abbiamo ricevuto alcune richiesta nè da parte della Virtus Roma, nè da parte della Virtus Bologna, di ottenere il posto della Montepaschi Siena. La Virtus Roma non ha ottenuto il posto nel prossimo Qualifying Round non per scelta della società romana, che l’anno scorso rinunciò al diritto di parteciparvi, ma è dovuta alla scelta del Board dell’Eurolega che ha privilegiato in questo caso altri progetti che hanno ottenuto la priorità per una wildcard”.
L’Alba Berlino ha ottenuto una meritata wild card per la prossima stagione, simbolo di una crescita del basket tedesco e di un modello esemplare. Tanti tifosi, popolarità in crescita del basket tedesco i fattori determinante per la vostra valutazione?
“Il campionato tedesco è ormai un punto di riferimento in Europa. Hanno conseguito grandi progressi in questi ultimi anni, combinando un’ottima stabilità economica con anche un sempre crescente numero di spettatori, incremento davvero spettacolare se si guardano anche solo i numeri, senza dimenticare anche l’aumentata competitività di diverse squadre. Queste, ma non solo, le motivazioni principali che ci hanno portato a concedere all’Alba Berlino una wildcard per questa stagione. Come abbiamo già indicato in altre occasioni la Germania è uno dei nostri mercati prioritari e stiamo lavorando ormai da alcuni anni per aumentare l’interesse verso il basket, specialmente nei grandi mercati come Monaco di Baviera e Berlino. Con queste premesse abbiamo poi seguito anche le indicazioni del campionato che hanno visto l’Alba arrivare in finale battuta proprio dal Bayern Monaco. Inoltre abbiamo valutato anche l’ottimo percorso del club berlinese attraverso questi ultimi anni nelle coppe europee, sia Eurocup che Turkish Airlines Euroleague, oltre all’eccellente impianto dove giocano le loro gare in casa, una delle arene più moderne d’Europa e che garantisce una presenza media notevole di tifosi ad ogni partita, come ampiamente dimostrato anche nelle ultime partecipazioni alle coppe europee”.
Anche una squadra storica come il Partizan Belgrado fuori anche dal QR, ci sono motivi particolari o semplice attribuzione in base alla classifica della Lega Adriatica?
“Dopo aver verificato che il Cibona Zagabria non aveva i necessari requisiti per per iscriversi alla prossima Turkish Airlines Eurolague, una wild card era possible assegnarla dal Board dell’Eurolega ad una squadra dello stesso campionato, Lega Adriatica in questo caso. Il Board ha deciso di assegnare questa wildcard all Stella Rossa Belgrado, la miglior classificata dietro il Cibona nell’ultima Abaliga. Non ci sono mai stati precedenti nella Turkish Airlines Euroleague che abbiano visto assegnate due wild card a squadre dello stesso campionato da quando esiste l’attuale formato del torneo. Questo per continuare a mantenere un corretto bilanciamento ed equilibrio all’interno dei paesi che partecipano al torneo. Sicuramente il Partizan Belgrado, per tradizione, storia e grazie ad una straordinaria arena, resta sempre una delle squadre che vengono monitorate per ottenere una wildcard. Negli anni recenti molte squadre proveniente dall’Abaliga non hanno potuto iscriversi alla Turkish Airlines Euroleague per non avere ottemperato alle necessarie garanzie. In ogni caso tutte le squadre possono fare richiesta per una wildcard, ma il Partizan non ne ha fatto comunque richiesta”.
Eurocup che, dopo cmq l'ottimo risultato della scorsa stagione, passa alla formula a 36 squadre. Quali le motivazioni e soprattutto le prospettive di una competizione che sale in continuazione in termini di qualità ed interesse. La formula della finale andata e ritorno verrà rinnovata anche per le prossime stagione oppure c'è la possibilità di un ritorno ad una, forse, più attraente e funzionale F4?
“Siamo stati molto soddisfatti dei risultati dell’ultima stagione ma sappiamo anche che dobbiamo lavorare ancora per raggiungere l’obbiettivo di migliorare ulteriormente la competizione e garantirne la stabilità. Credo che la nuova versione del torneo con 36 squadre potremo essere ancora più stabili senza dover ricorrere a particolari cambiamenti durante le prossime stagioni. Manterremo la scelta distribuire con criteri geografici i gironi di qualificazione, con la conferma che le squadre eliminate dal primo turno della Turkis Airlines Euroleague entreranno ancora nel tabellone di Eurocup, garantendo una maggiore vicinanza delle tue competizioni. Crediamo che anche il format di finale con andata e ritorno sia la migliore soluzione, come dimostrato dalla splendida finale di quest’anno tra Valencia e Kazan dove in entrambe le gare si è avuto il tutto esaurito”.
Si riuscirà finalmente ad arrivare ad una sola seconda coppa internazionale (arrivando ad un accordo con la FIBA per l'Eurochallenge)?
“Questa sarebbe la soluzione ideale che auspichiamo, avere altre competizioni credo che crei solo confusione anche tra i tifosi. Abbiamo avuto diversi incontri con la FIBA proponendo diverse soluzioni per arrivare ad una sola seconda coppa internazionale ma non sono mai state accettate. Non possiamo a questo punto parlare per la FIBA, credo la domanda vada rivolta a loro”.
Tre quest'anno le squadre italiane iscritte in Eurocup con la novità dell'ambiziosa Reggio Emilia. Qual'è la situazione del basket italiano in generale vista dall'angolazione del Board Eurolega?
“Come ho avuto modo di spiegare recentemente proprio ad alcuni media italiani, l’Italia è un paese prioritario e strategico da sempre, e continuerà ad esserlo. Continueremo a lavorare per garantire tutti quegli strumenti che possano aiutare la pallacanestro italiana a restare nell’elite del basket europeo, settore al quale appartiene. Abbiamo infatti mantenuto due posti a disposizione nella prossima stagione per l’Italia nella Turkish Airlines Euroleague, nonostante che per il secondo anno di fila una squadra italiana non sia riuscita ad iscriversi. La scelta di organizzare le Final Four 2014 in Italia è ulteriore testimonianza di quanto sia importante per noi il mercato italiano. Ovviamente noi però non possiamo fare tutto, abbiamo bisogno che gli organisimi locali lavori tutti nella stessa direzione per aiutare, promuovere e far crescere il basket e la sua popolarità”.