Il Maccabi Tel Aviv dà una lezione ad un'imprecisa Olimpia Milano
75-63 il finale. La squadra di Banchi si stampa sui ferri della Nokia Arena e ha solo altri 40 minuti per non lasciare l'Eurolega
Quando la pressione si fa massima a volte si può cedere di schianto; quello che accade nella serata della Nokia Arena all'EA7.
L'Olimpia Milano esce ridimensionata dalla trasferta di Tel Aviv, irretita da un Maccabi capace di metablizzare le difficoltà delle prime due gare e trasformarle in punti di forza offensivi. Ad aggravare una giornata già non fortunata per l'Olimpia ci ha pensato una sconcertante prestazione dall'arco dei 6,75, che ha di fatto tolto alle scarpette rosse gran parte del potenziale offensivo a disposizione.
Il finale 75-63 non rende bene la differenza sul piano del gioco e dell'intensità, mostrata dalle due squadre nella serata odierna. Un'Olimpia che ha retto bene dopo un inizio aggressivo fino alla fine del primo quarto, prima di cedere violentemente alle basse percentuali e alla convincente prova offensiva avversaria.
La squadra di Banchi ha ora solo un'altra trasferta a disposizione per rovesciare le sorti di questa serie playoff, ma la palla peserà sempre di più e affinché il sogno di giocarsi le finali in casa non tramonti alla Nokia Arena per Milano servirà una prova di carattere mentale, prima delle considerazioni sulle percentuali di tiro.
Per il Maccabi 16 punti per David Blu, 15 con 6 assist per Ricky Hickman e 14 con 8 rimbalzi per Alex Tyus
Per Milano 14 punti e 6 rimbalzi per Daniel Hackett, 12 per Keith Langford e 11 per Curtis Jerrells
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