Terzo successo per Cantù in Eurocup
La formazione di Sacripanti annienta la Telenet Ostenda 83-58
Priva di Pietro Aradori,
infortunatosi alla caviglia sinistra nella scorsa gara di campionato contro
Pesaro, la Pallacanestro Cantù annienta nel proprio domicilio la formazione belga
della Telenet Ostenda nella terza giornata di Eurocup, mantenendo l’imbattibilità
nel girone (3 vittorie su 3 partite).
La gara comincia con una Cantù subito
aggressiva e determinata già dalla palla a due, guidata da un Ragland stellare
e fuori categoria che segna con micidiale precisione (10 in poco più di 8
minuti) e da un Jenkins infallibile da oltre l’arco (2/2). Al suono della prima
sirena, grazie anche ad un Gentile in gran spolvero (8 punti in 3 minuti), i
brianzoli di Sacripanti sono già avanti con un eloquente 32-11.
Reagisce l’Ostenda nella seconda
frazione di gioco: Cantù è più morbida in difesa e meno precisa in fase
realizzativa. Così i ragazzi del croato Dario Gjergja rintuzzano sfruttando una
miglior fisicità sotto i tabelloni e, con una difesa più attenta ed intensa,
mettono in difficoltà l’attacco canturino chiudendo all’intervallo sotto 48-34
grazie ai canestri di Thompson e Marnegrave.
Sempre dura e spigolosa la difesa
belga alla ripresa del match e dopo 4 minuti la Telenet è a -9 con uno
Stipanovic che alza la voce nel pitturato due volte (51-42). La tripla di
Jenkins riporta sulla doppia cifra il vantaggio dei biancoblù e l’assist di
Ragland per la schiacciata solitaria in contropiede di Marcel Jones vale il
56-42 di metà periodo. Cantù fa punti con Jenkins e dalla lunetta con Ragland e
Uter, in campo dopo il terzo fallo di Cusin, mentre Ostenda ha ancora punti dal
lungo ex Caserta e Cremona ma sbaglia un paio di conclusioni in penetrazione e
rimane a rincorrere 60-47. Segna Leunen su rimbalzo offensivo, sbaglia ancora
due conclusioni la Telenet e, sull’errore di Uter sulla sirena, termina la
terza frazione con tabellone a segnare ancora il vantaggio dei brianzoli di
Sacripanti 62-47 dopo tre quarti giocati.
Nel segno di un roccioso Uter
comincia l’ultimo periodo di gioco: il lungo giamaicano trascina a suon di
sportellate e tiri liberi i padroni di casa sul 66-47 dopo tre giri di
lancetta. La gara sfila perdendo qualità ma l’intensità non cessa ed il duro
fallo di Stipanovic su Cusin, che sostituisce Uter, ne è a testimonianza
(72-51). Ostenda non ce la fa più e la schiacciata in penetrazione di Leunen,
dopo una bella circolazione di palla, ed il canestro in entrata del giovane
Abass, sempre più a suo agio in campo, segnano definitivamente l’incontro. La
ciliegina sulla torta la mettono Ragland e Jenkins che, dall’arco, incrementano
lo svantaggio fino all’83-58 della sirena finale.