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Champions League 25/04/2018, 17.30

Sportando intervista Kendrick Ray: 'Grande esperienza a Nymburk, grato dell'interesse dalla NBA'

Kendrick Ray, fratellino di Allan, ha vissuto un'ottima stagione a Nymburk e per lui potrebbero aprirsi le porte della NBA in Estate

Champions League

Dopo gli ultimi due anni di alto livello a Kennesaw State, Kendrick Ray è sbarcato in Europa per la sua prima stagione da pro e non ha di certo deluso le aspettative. A Nymburk, infatti, Kendrick, fratellino del più noto al pubblico europeo Allan, ha messo su numeri importanti sia in Repubblica Ceca che in Basketball Champions League, attirando su di sè gli occhi della NBA. Quest'estate, infatti, Ray parteciperà a diversi mini-camp nella speranza di guadagnarsi un posto in un roster NBA per la prossima stagione. Abbiamo avuto modo di farci una breve chiacchierata con lui, parlando della sua stagione da rookie in Europa e del sogno NBA.

 

Sportando: Durante la tua esperienza al college ci sono stati momenti difficili, i primi due anni hai trovato pochissimo spazio e dopo hai deciso di trasferirti a Kennesaw State, pur sapendo di dover stare fermo un anno per via del regolamento NCAA. E' stata una scelta difficile per te?

 

Kendrick Ray: "In realtà non è stata una scelta così difficile per me, sapevo che l'anno che avrei passato senza giocare sarebbe stato cruciale per la mia crescita. Ho lavorato tantissimo sul mio gioco e quando sono tornato ho dimostrato che cosa potevo fare"

 

Sportando: Come è andato il processo decisionale che ti ha portato a giocare qui in Europa? Avevi ricevuto molte offerte? Come mai alla fine hai scelto proprio Nymburk?

 

Kendrick Ray: "E' stato più semplice di quanto mi aspettassi, onestamente. C'erano offerte anche da altri club ma Nymburk era una squadra di alto livello disposta a concedermi una chance. Ho scelto loro perchè ritenevo fosse il posto migliore dove iniziare la mia carriera da professionista, inoltre la possibilità di giocare la Champions League mi attirava molto, senza contare che il loro palmares in Repubblica Ceca è invidiabile."

 

Sportando: Tuo fratello Allan ha giocato per molti anni qui in Europa, e soprattutto in Italia, hai ricevuto qualche consiglio da parte sua su come adattarti al meglio al basket europeo?

 

Kendrick Ray: "Assolutamente, mio fratello mi ha dato un sacco di consigli su come adattarmi al meglio qui in Europa. Parliamo sempre con lui. Mi ha spiegato che avrei avuto bisogno di un periodo di adattamento e che ci sarebbero stati alti e bassi. Ma sapeva anche che il mio talento, se avessi continuato a lavorare duramente, mi avrebbe permesso di farmi conoscere anche qui".

 

Sportando: Spesso capita che molti giocatori americani alla prima esperienza in Europa facciano fatica e non è raro vedere giocatori tagliati già nelle prime settimane della loro esperienza. Ma per te sembra che le cose siano andate diversamente, sei riuscito ad avere un buon impatto quasi da subito a Nymburk, quale pensi sia stata la differenza per te?

 

Kendrick Ray: "I primi momenti non sono stati così semplici, come dicevo prima anch'io ho avuto bisogno di un minimo di adattamento, nelle prime partite ho fatto un po' di fatica. Ma lo staff tecnico e i compagni avevano fiducia in me e continuavano a dirmi di seguire il mio stile di gioco, mi hanno ispirato tanta fiducia. Il fatto che il coach credesse in me così tanto mi ha aiutato ad adattarmi più in fretta ma comunque non è una cosa che è successa dall'oggi al domani."

 

Sportando: A parte l'esperienza nel campionato ceco, hai avuto la possibilità di disputare la tua prima competizione europea: la Basketball Champions League. Il Nymburk è arrivato fino ai sedicesimi di finale, venendo poi eliminato dall'AEK Atene. Come giudichi la vostra stagione in Europa? Sei soddisfatto?

 

Kendrick Ray: "Penso di poter dire che abbiamo fatto una buona stagione in Europa anche se è finita prima di quanto sperassimo. Penso che il nostro livello di gioco sia stato buono per tutta la competizione. Ovviamente, quando giochi una competizione come la Champions League vorresti sempre arrivare fino in fondo ma quest'anno non era il momento giusto per noi. Spero che in futuro avrò ancora la possibilità di vincere tanti trofei."

 

Sportando: I tuoi numeri sono stati buoni per quasi tutta la stagione, hai viaggiato a 14.5 punti e 4 rimbalzi di media nel campionato ceco e più di 15 punti a partita in Basketball Champions League. Ti sei sempre sentito come la principale opzione offensiva della squadra?

 

Kendrick Ray: "Credo che quest'anno nella squadra ci fossero tanti giocatori in grado di segnare quando serviva, io devo solo ringraziare i miei compagni che sapevano mettermi in ritmo nei momenti giusti, lasciandomi solo il compito di fare quello che so fare meglio."

 

Sportando: In generale come descriveresti la tua esperienza a Nymburk quest'anno dentro e fuori dal campo?

 

Kendrick Ray: "La mia esperienza qui a Nymburk è stata fantastica, sia dentro che fuori dal campo. Mi hanno accolto a braccia aperte fin dal primo giorno e mi hanno trattato come uno di famiglia. E' stato tutto perfetto."

 

Sportando: Ci sono già diverse indiscrezioni sul suo futuro, si parla di diverse squadre NBA che ti seguono. Questo come ti fa sentire?

 

Kendrick Ray: "Si, è vero. Ho già diversi mini-camp con squadre NBA in programma quest'estate e non vedo l'ora di cominciare questo percorso. E' una cosa che mi motiva moltissimo perchè vuol dire che il duro lavoro fatto in questi anni sta producendo i suoi frutti. Sono davvero onorato di essere anche solo preso in considerazione da squadre NBA e spero di fare vedere il mio meglio quest'estate."

 

Sportando: Pensando al tuo gioco, quali credi siano le qualità che ti possono rendere un buon fit per una squadra NBA?

 

Kendrick Ray: "Credo di poter essere una buona aggiunta perchè sono in grado di giocare su entrambi i lati del campo. Penso di poter essere una buona soluzione uscendo dalla panchina, per dare energia. Sono molto a mio agio nell'operare dal pick and roll, creando per me stesso e per i miei compagni. Sono un buon tiratore da 3 punti, sia sugli scarichi che dal palleggio. In più, sono un giocatore esplosivo, che può finire al ferro in diversi modi".

 

 

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O. Cauchi

O. Cauchi

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