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Champions League 08/01/2018, 21.06

Orlandina a casa del Paok: parlano il DG Venza e Brienza

Orlandina in casa di uno dei grandi nomi di questa competizione e del basket continentale: il PAOK Salonicco

Champions League

Torna la Basketball Champions League, un motivo affascinante per voltare subito pagina e rituffarsi nell’avventura europea in casa di uno dei grandi nomi di questa competizione e del basket continentale: il PAOK Salonicco.

La SikeliArchivi Capo d’Orlando sfiderà i greci domani sera alle 18.30 ora italiana: i padroni di casa hanno cambiato parecchio rispetto alla sfida di andata, ingaggiando una vecchia conoscenza del nostro basket come la 34enne guardia Phil Goss e il lungo Darnell Jackson (205, 32 anni), recuperando un talento prezioso come quello di Vasilis Charalampopoulos (203, 20 anni) e proponendo un altro giocatore emergente come il playmaker Antonios Koniaris (190, 20 anni).


Essere qui è un’ulteriore tappa del posizionamento del nostro club in Europa, al di là dei risultati ottenuti o che possiamo ottenere. Entrare in questo splendido palasport è una bella emozione, che finalmente dovrebbe proporre una bella cornice di pubblico. Pensare che in questo palazzo nel fine settimana è caduto l’Olympiacos, una delle formazioni sacre del basket greco, ci porta subito a far capire quali siano le difficoltà della partita di domani sera“, dice il direttore generale Francesco Venza, che analizza anche il momento della squadra e del club: “Non stiamo attraversando uno dei nostri migliori periodi, ma ritengo che prima di gridare ‘al lupo, al lupo!’ ce ne voglia. La squadra in questo momento ha bisogno di tranquillità, di riscoprire le proprie certezze e la propria identità. La partita di domani sera è un passaggio verso il raggiungimento di questi obiettivi indipendentemente dal risultato. Dobbiamo pensare alle nostre aspettative e alle nostre ambizioni, che sono quelle  di far crescere al meglio i nostri giovani, senza perdere di vista l’obiettivo primario che è il posizionamento migliore dell’Orlandina in campionato, senza voler essere presuntuosi e senza voler vendere quello che non siamo, ma ricordando che noi siamo il paese più piccolo ad aver mai giocato un campionato di Serie A e questo è il settimo. Tutto quello che abbiamo fatto, facciamo e faremo sarà sempre proiettato verso il futuro“.


Insieme a lui, presenta la sfida l’assistant coach orlandino Nicola Brienza: “Questa partita è iperstimolante perché siamo in un posto che ha fatto la storia del basket europeo, essere qui in rappresentanza della Sicilia e dell’Italia è molto bello e dà molte energie. Non siamo nel nostro miglior momento di forma, ma la bellezza del giocare la coppa puo’ darci una mano a ritirarci su e ricominciare. La coppa ci è mancata, è vero che è faticosa ma giocando ogni tre giorni mantiene alta l’adrenalina e il piacere di giocare spesso, è molto bello e gratificante. Inoltre, venendo da una partita non giocata al meglio è utile per voltare subito pagina e non pensare troppo a quello che è stato ma guardare subito avanti. Il PAOK è un’ottima squadra, hanno inserito americani di esperienza e qualità come Phil Goss e Darnell Jackson e questo ha aumentato il livello tecnico della squadra. Inoltre è rientrato Vasilis Charalampopoulos, il loro talento più interessante e giocatore di sicuro avvenire a livello europeo. E’ una squadra di alto livello: lo sappiamo, dobbiamo essere pronti a giocare con grande intensità e grande voglia“.

 
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E. Carchia

E. Carchia

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 1 Commento
  • maire77 09/01/2018, 09.36 Mobile

    Io sono per gridare 1, 100, 1000 volte al lupo al lupo anziché A2 A2. Cerchiamo con criterio di capire come uscirne da questa situazione senza aspettare troppo.