Gresta va in Cina: allenerà Allen Iverson nel tour di una squadra USA
Da mercoledì il coach pesarese guiderà una selezione americana in una serie di partite contro squadre della CBA: tra i suoi giocatori anche l'ex superstar NBA
Gresta spiega a Sportando com'è nata questa nuova opportunità estera: "Per questa squadra cercavano un allenatore FIBA e allora Brock Gillespie, giocatore che farà parte della selezione e mio amico, mi ha cercato per chiedermi se poteva farmi piacere la proposta ed io ho accettato con molto piacere. Staremo fondamentalmente a Pechino e Shanghai e giocheremo amichevoli-esibizioni contro le squadre che fanno parte del massimo campionato cinese: sarà un'esperienza utile per conoscere un'altra pallacanestro straniera ma più stimolante di quella kuwaitiana. La Cina ha una lega estremamente interessante, con americani molto ma molto forti, negli Stati Uniti i giocatori americani che non vanno in NBA la prima occhiata la rivolgono alla Cina, certe volte anche prima che all'Eurolega: lo so bene perché un mio ex giocatore, James Singleton, ha preferito giocare in Cina piuttosto che in Eurolega dove aveva ricevuto offerte. E' un campionato che ha molto seguito ma dove probabilmente sono ancora indietro dal punto di vista degli allenatori".
In Cina ha avuto un'esperienza recente Fabrizio Frates ed è curioso che dopo aver condiviso, poche settimane fa, la volata per andare a sedersi sulla panchina di Avellino, Gresta e l'attuale head coach della Sidigas siano di nuovo accomunati, in qualche modo: "In effetti prima di mercoledì ho intenzione di chiamare Fabrizio. Non l'ho più sentito da quando è rientrato in Italia ma adesso voglio chiamarlo per farmi raccontare com'è la Cina".
Gresta torna su quell'opportunità di Avellino sfumata all'ultima curva: "Avellino è una squadra di altissimo profilo della Serie A italiana, è una piazza che conosco benissimo perché sono stato un "lupo" anch'io per 4-5 stagioni, pertanto essere stato nella rosa dei nomi dei possibili coach mi riempie di orgoglio. Avrei sperato di far parte di quella squadra ma, a mente fredda, posso dire che per me è stato lo stesso un piacere pensare che un club come Avellino potesse essere interessata al mio lavoro, per cui ringrazio comunque la dirigenza avellinese".
Tornare ad allenare in Italia resta il primo obiettivo, ma l'esperienza in Cina potrebbe cambiare le carte in tavola per Gresta: "In Italia non ci sono situazioni aperte, se ne riparlerà a giugno, per il mercato straniero ci sono invece tempistiche diverse e mentre sono in Cina spero che qualcosa si possa creare. Mi piace lavorare all'estero e mi stimola tanto, però a patto di andare in un basket più vero. Dopo le esigenze del portafoglio, che furono quelle che mi spinsero ad accettare la proposta del Kuwait, cerco situazioni in cui possa gioire o soffrire il lunedì per una vittoria o per una sconfitta, il vero motore di chi fa sport".