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NBA 30/10/2013, 21.22

End of the road, grazie di tutto The Answer

Un tributo ad Allen Iverson

NBA

Allen Iverson ha formalmente posto fine alla sua carriera oggi, non che si tratti di una sorpresa, Iverson aveva sostanzialmente smesso di giocare da circa tre anni. E' stata una giornata particolare, per i tifosi dei 76ers e per gli amanti del basket in generale. Si chiude la carriera di uno dei giocatori più talentuosi e allo stesso tempo controversi dell'intera storia di questo sport.
Iverson ha voluto dire addio al basket nel posto dove è stato più felice, la sua Philadelphia, his city, his team. Con accanto i suoi figli e con la voce rotta dalla commozione, come spesso gli è capitato negli ultimi anni, Iverson ha voluto dire basta. Non c'è più spazio nella sua vita per lo sport che ha amato, che per anni ha rappresentato la sua unica ragione di vita. Il suo fisico, ormai, non regge più e i tanti guai familiari ed economici hanno ulteriormente peggiorato la situazione. Ma Iverson sembra, almeno oggi, un uomo che vuole far pace con se stesso.

“Per anni ho pensato a questo giorno come ad una catastrofe,” dice Iverson. “Sapevo che un giorno avrei smesso di giocare ma ogni volta che ci pensavo, speravo che quel giorno non arrivasse mai. Oggi, però, sono contento di poter dire che la mia carriera è finita e di poter cercare di essere un buon padre per i miei figli”.
The Answer per anni non è stato certo un padre modello, assente,distratto, frustrato dai continui litigi con la moglie. Adesso ci vuole provare, vuole cercare di esserci 24 ore al giorno per i suoi figli, una delle cose migliori che gli sono riuscite, a detta sua.

Nella platea che segue la conferenza stampa ci sono grandi personaggi della storia di Philadelphia e dintorni. C'è il mitico Julius Erving, dr.J, uno dei più grandi giocatori della storia della pallacanestro NBA. Prende posto anche John Thompson, storico coach dell'Università di Georgetown e mentore di Iverson al college. Arriva anche Theo Ratliff, compagno di tante battaglie ai Sixers, nonché uno dei migliori amici di Iverson nel mondo del basket. Si parla anche di amici e The Answer si commuove pensando al migliore di tutti, Aaron Mckie.

“Aaron è stato il migliore....” Una lunga pausa, la voce di Iverson è rotta dal pianto, c'è qualche lacrima sul suo volto, la regia stacca e mostra Mckie, che si trova nello studio televisivo della Comcast, anche lui è commosso dalle parole di The Answer.

“Ho commesso un milione di errori nella mia vita, se non fosse stato per Aaron sarebbero stati il doppio,” continua Iverson. “Ho avuto tanti amici, gente con cui ho passato grandi momenti: Eric Snow, Theo Ratliff, Derrick Coleman,Stephon Marbury ma Aaron è stato il migliore, mi ha aiutato sempre, dentro e fuori dal campo”.


The Answer è stato un simbolo dei Sixers e sarà sempre parte della città di Philadelphia, lo dice lui stesso: “I am Philadelphia and Philadelphia is me.”
E' stata una grande avventura, alti e bassi ma sempre tante emozioni, nessun rimpianto.

“Non ho rimpianti, se tornassi indietro farei di nuovo tutto quello che ho fatto, sono stato me stesso, è quello che ho sempre voluto essere. Ho sempre pensato che fosse forte essere me stesso, vestire in un certo modo, portare le treccine. Ancora adesso non indosso mica completi o giacche eleganti, non è il mio stile. Tutti dicevano che ero uno cattivo perchè portavo le treccine, adesso anche i poliziotti hanno i capelli così”.

Le persone da ringraziare sono veramente tante, Iverson cita ovviamente coach Brown, l'allenatore che lo ha fatto crescere di più come giocatore, che lo ha portato al titolo di MVP. Non si dimentica di coach Thompson, l'uomo che a Georgetown gli ha dato una chance che nessun'altro coach gli avrebbe concesso. La sua famiglia, i figli, la mamma, sempre presente, la gente di Philadelphia, c'è spazio per tutti nel suo giorno d'addio.
Anche per il sottoscritto è stata una giornata particolare, Iverson ha rappresentato molto più di un semplice giocatore nella mia vita. Mi ha letteralmente accompagnato nella mia crescita, facendomi innamorare ulteriormente di uno sport che mi aveva già conquistato. Ricordo ancora la notte di gara 1 delle Finals contro i Lakers nel 2001, rimasi in piedi fino a tarda notte, assieme a mio fratello, per vedere il mio idolo che aveva portato i Sixers ad una finale insperata, avevo 11 anni. Credo che nessun'altro giocatore sarà mai in grado di trasmettermi le stesse emozioni che The Answer ha saputo trasmettermi. La sua carriera, purtroppo, non è finita nel modo migliore. Troppi problemi, poca capacità di gestione del proprio corpo e della propria vita, quando si è vissuto sempre al limite è difficile trovare un equilibrio costante, ma forse è proprio per questo motivo che The Anwer rimarrà sempre nell'immaginario comune.
I riconoscimenti non possono spiegare tutto ma lasciano il segno: rookie dell'anno (1997), MVP (2001), 11 volte All-Star (2000-2010), 2 volte MVP dell'All-Star Game (2001 e 2005), 4 volte miglior realizzatore della NBA (1999,2001,2002,2005).


Cosa manca? L'anello, nessun titolo NBA vinto. Ma si può davvero sottostimare un giocatore del genere per non aver vinto un titolo NBA? Si può considerare un perdente un uomo come Iverson perchè non avrà anelli alle dita? I don't think so.
That's it, end of the road, grazie di tutto The Answer.

© Riproduzione riservata
O. Cauchi

O. Cauchi

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 20 Commenti
  • rash9 31/10/2013, 14.35

    RESPECT! che fenomeno!

  • moira 31/10/2013, 13.19

    the answer...uno dei migliori di sempre!!

  • johnny 31/10/2013, 09.42

    The answer number 1

  • Pito 31/10/2013, 07.58 Mobile

    Grande paxer!!

  • Timbwrs15 31/10/2013, 07.53 Mobile

    Che articolo....respect

  • StefanoMamba24 31/10/2013, 02.19 Mobile

    Bell'articolo veramente, complimenti a chi l'ha scritto. In bocca al lupo a The Answer per la sua vita, sei stato un grande giocatore e difficilmente i grandi giocatori si dimenticano...

  • ThunderSonics 31/10/2013, 00.53 Mobile

    Chapeau all'unico giocatore in grado di arrivare alle finals DA SOLO ( e vincerne anche una certa gara1 ).... IMMENSO

  • AleGentile25 30/10/2013, 23.37 Mobile

    Brividi..

  • Suparna 30/10/2013, 23.29

    complimenti per l'articolo perche io sto piangendo ;)

  • Theanswer2 30/10/2013, 22.59 Mobile

    Meraviglioso articolo, mi ha fatto veramente commuovere... Non avevo ancora 9 anni quando ho visto quella meravigliosa gara 1... In cui Allen dimostrò che niente é impossibile, neanche se sei un 'nano' tra i giganti devi smettere di lottare... É grazie a lui se ora amo alla follia questo sport, quella partita mi ha segnato per sempre... Grazie AI per tutte le emozioni che mi hai fatto provare, non ti dimenticherò, non ti dimenticheremo, MAI

  • milanoandwarriors 30/10/2013, 22.44 Mobile

    Lacrimeeee

  • TheGoat2 30/10/2013, 22.30 Mobile

    Chapeau.

  • andreajan 30/10/2013, 22.20

    bravo all'autore e un grande abbraccio ad iverson. hai fatto innamorare tanti, me incluso, di questo sport. buona vita fenomeno

  • Thebigfundamental21 30/10/2013, 22.08 Mobile

    Veramente bell'articolo. Iverson, grandissimo giocatore che mancherà a questo sport...

  • TheAnswer 30/10/2013, 21.55

    Chi lo ha amato, non lo dimenticherà mai! Ora però gli auguro con tutto il cuore di riuscire a vivere una vita tranquilla e serena.

  • CP3MVP 30/10/2013, 21.54 Mobile

    Complimenti per l'articolo, veramente ben fatto e abbastanza commovente ...

  • Leo976ers 30/10/2013, 21.47 Mobile

    Bravissimo a chi ha scritto l'articolo....Allen mi fa veramente emozionare....non devo piangere!!! Cazz..... :**[

  • MettaWorldPeace 30/10/2013, 21.41 Mobile

    Complimenti bellissimo articolo.....AI3 noi ti dobbiamo ringraziare per quello che ci hai fatto vedere in campo

  • Marcus 30/10/2013, 21.24 Mobile

    Giù il cappello, all'autore e al soggetto. Mamma mia.