Steals of the draft
Focus su alcuni tra i tanti playmaker di quest'anno.

Dopo aver ‘eletto’ Erick Green il re di questa categoria, proponiamo per ogni ruolo altri nomi da seguire con attenzione- tra i playmaker, escludendo Carter-Williams (per potenziale almeno uno dei primi 5 atleti del draft) dato che andrà quasi sicuramente in lotteria, tra quelli previsti da fine primo giro in poi ci sono comunque tantissimi atleti che sembrano in grado di poter contribuire anche a livello NBA. Per potenziale atletico/fisico due da tenere in considerazione sono Ray McCallum e Lorenzo Brown;
Ray McCallum ha preferito giocare per il padre a Detroit rifiutando offerte da parte di università ben più prestigiose (Arizona e Florida ma anche tante altre). Il suo notevole profilo atletico (questa è la gara delle schiacciate del Mc Donald’s 2010) , confermato nella Combine di Chicago, è completato da doti tecniche in costante miglioramento. Ottimo sia come scorer (nell’ultima stagione ha preso il 45% delle sue conclusioni nei pressi del ferro, realizzandone il 66%) che come assist man in campo aperto, ha mostrato momenti di grande intensità anche nella metà campo difensiva. Lavoratore instancabile come ogni figlio di allenatore, l’attacco alla difesa schierata ed Il tiro, sia da tre che dalla media, sono le principali aree in cui dovrà concentrare i suoi sforzi per massimizzare il suo potenziale.
Le quotazioni NBA di Lorenzo Brown sono state condizionate negativamente dall’annata al di sotto delle aspettative della sua North Carolina State (attualmente previsto da Draftexpress al N.40). I problemi dei Wolfpack - quarta squadra NCAA per percentuale totale dal campo con il 49.6%, tredicesima per punti ogni 100 possessi con un valore di 112.4- sono stati principalmente difensivi – N.222 NCAA per punti subiti ogni 100 possessi con un valore di 102, una delle peggiori squadre d’America per numero di rimbalzi offensivi concessi -. Brown resta comunque un prospetto NBA intrigante per altezza (1.96) , versatilità ed altruismo; poco efficace come tiratore, ha però guidato la competitiva ACC per recuperi, assist – ben il 36.7% dei canestri dei Wolfpack durante i suoi 34 minuti di media – e …palle perse – 3.5 di media, solo parzialmente compensate dai 2 recuperi- . Bravo ad innescare i due principali scorer che lo circondavano – C.J. Leslie, T.J. Warren- senza però dimenticare gli altri, non è un saltatore esplosivo ma è rapido ed ha un notevole ball-handling. Difensivamente ha il potenziale fisico ma non ha ancora dimostrato di avere la concentrazione necessaria a stare con il suo uomo per tutta l’azione , potrebbe comunque beneficiare della minor durata del possesso in NBA rispetto al college. Non ha un potenziale da stella, ma nel giusto contesto ( in una situazione che gli consenta di giocare da distributore piuttosto che da scorer) vale sicuramente di più della classica seconda scelta NBA.
Tra i playmaker realizzatori è doveroso segnalare Isaiah Canaan (N.28 per Draftexpress) , atleta che nella stagione 2011/2012 ha guidato i suoi ad una stagione storica – 33 vittorie e 2 sole sconfitte -; la sua arma principale è senza dubbio il tiro, sia dal palleggio che sugli scarichi. Nell’ultima stagione in pratica l’80% dei suoi tentativi – 48% da due, 37% da tre- sono stati jumper dalla media o lunga distanza, ed il calo nelle percentuali rispetto alle stagioni precedenti – da tre ha segnato il 48% da freshman, il 40% da sophomore ed il 45% da junior- è dovuto probabilmente alle maggiori responsabilità offensive – ben il 30.9% di quelle totali nei suoi oltre 36 minuti di media- derivate dai tanti senior che hanno lasciato i Racers alla fine della stagione 2011/2012. Durante la Combine di Chicago è stato uno dei 13 atleti a superare i 40 pollici (poco più di un metro) in massima elevazione ( dato che la dice lunga sul livello atletico dell’annata 2013, ad esempio nel 2012 solo in 4 avevano superato quel dato, 5 nel 2011), ed ha un corpo compatto e muscoloso, senza però essere velocissimo negli spostamenti laterali. Canaan molto probabilmente avrà un ruolo fin da subito nella sua futura squadra, dato che qualunque squadra NBA è alla costante ricerca di tiratori per allargare il campo e permettere gli uno contro uno delle varie star.
Altre possibili sorprese potrebbero essere Myck Kabongo di Texas, Nate Wolters da South Dakota State, il campione NCAA Peyton Siva ed Anthony Marshall da UNLV.