Le pagelle di Angelico Biella-Vanoli Cremona
I voti ai protagonisti di Biella-Cremona
ANGELICO BIELLA 4. Che le cose in casa Angelico non stiano andando nel verso giusto lo si era già capito ben prima di ieri sera. Il -33 contro una diretta concorrente rappresentano in ogni caso una disfatta di proporzioni difficilmente prevedibili. È vero, manca ancora un intero girone alla fine, ma la sensazione è che la barca stia affondando.
Robinson 4. Non più tardi di quattro mesi fa era considerato il giocatore di maggior talento ed esperienza tra quelli presi in estate. Oggi sembra un pesce fuor d’acqua, senza fondamentali, né grinta, né personalità. Possibile che sia questo il vero Robinson? Una cosa è certa, le responsabilità non sono tutte sue, anche se forse andava tagliato un mese fa.
Johnson 4. Al di là dei problemi fisici avuti nelle ultime settimane, tende sempre di più a giocare uno contro cinque. Non esattamente quello di cui Biella avrebbe bisogno. La coesistenza con Robinson e Rochestie sembra improbabile, a meno che non si giochi con due palloni.
Soragna 5. Nemmeno uno con la sua grande esperienza può fare miracoli. Rientrato in campo dopo otto mesi di stop è costretto a giocare sempre più di 30 minuti. Non esattamente la situazione ideale per poter essere davvero incisivo.
Jurak 6. Lotta quasi da solo contro i lunghi di Cremona. Sotto canestro Biella fa acqua da tutte le parti, se nonostante la presenza di Goran “Il guerriero”.
Mavunga 4. Rispetto ad inizio stagione sembra un altro giocatore e un’altra persona: involuto tecnicamente, gioca senza più fiducia nei propri mezzi. Senza una scossa è destinato a vedere le partite dalla panchina.
Rochestie 6,5. Entra sul finire del primo quarto e prova a caricarsi la squadra sulle spalle dopo soli due allenamenti in gruppo. Ha grinta, tiro e carattere, basterà per portare in salvo la barca?.
Renzi 5. Non demerita in difesa contro Stipanovic. In attacco potrebbe fare di più, non se lo schema è: palla a Johnson e tutti a guardare.
Laganà 5. Credere nel suo talento o mandarlo in prestito? Un dilemma che, a 20 anni appena compiuti, non l’ha certo aiutato a dare il meglio. Forse valeva la pena credere di più nella sua esplosione.
Cancellieri 4. La squadra è senza gioco e senza leader. La sensazione è che nemmeno lui sappia più dove mettere mano.
VANOLI CREMONA 8. La partita perfetta nel momento più importante della stagione. Vince e vola a +4 sull’ultimo posto, con tanto di scontro diretto favorevole e un tranquillo +33 nella differenza canestri. Tra le pericolanti è quella forse meno attrezzata ma con più cuore e attributi.
Johnson 7. In settimana sui blog in molti ironizzavano sulla sua scarsa efficacia in campo. La risposta è stata quella di chi non ha nessuna intenzione di mollare: 18 punti, 4 rimbalzi, 17 di valutazione e +39 di plus minus (il migliore dei suoi).
Jackson 8. Difende alla grande su Trey Johnson mandandolo subito fuori giri. In più infila 15 punti decisivi, cosa chiedergli di più?
Harris 6,5. Qualche forzatura di troppo ma alla fine mette assieme buone cifre senza nemmeno faticare più di tanto.
Peric 7,5. Nel primo tempo spara a salve (8 punti con 3/9 al tiro e 3 di valutazione), poi domina il match chiudendo con 26 punti, 11 rimbalzi e 31 di valutazione.
Kotti 6,5. La cosa migliore sono i 7 rimbalzi. Ruvido sotto canestro, anche se in attacco non si vede quasi mai.
Huff 6. 17 minuti sul parquet senza incidere.
Stipanovic 6,5. Nel primo tempo è un rebus irrisolvibile per l’Angelico. Poi sbaglia due appoggi facili sotto canestro e Gresta lo mette in panchina.
Allenatore. Luigi Gresta 7,5. Tre vittorie in sette partite alla guida di Cremona. Un bilancio lusinghiero che premia la scelta di affidargli la panchina.