I giovani di Michigan sorprendono Ohio State
I Wolverines vincono sul campo dei Buckeyes dopo 11 anni, 70 a 60 il punteggio finale
Michigan espugna il campo di Ohio State con un secondo tempo da 44 punti segnati con il 52% dal campo e 14 su 17 ai liberi. A fare la differenza sono due freshman, il playmaker Derrick Walton jr - 13 punti, 10 rimbalzi e 6 assist, 3 su 10 dal campo e 6 su 6 ai liberi- e la guardia/ala Zak Irvin - 10 punti e 3 rimbalzi con 2 su 2 da tre e 4 su 5 ai liberi-. Per i Wolverines si tratta della decima vittoria in dodici partite di Big Ten, tutte ottenute senza il prospetto NBA Mitch McGary e con un contributo appena normale del figlio d'arte Glenn Robinson III. Grande merito quindi a coach Beilein, che nonostante l'uscita anticipata di Trey Burke e gli infortuni è riuscito addirittura a migliorare l'efficienza del suo attacco, passando dai 116.1 punti ogni 100 possessi del 2012/13 (terzo in division one) ai 117.6 di quest'anno (settimo in division one)
Coach Matta ruota in pratica sei uomini - 3 minuti per Amedeo Della Valle- e paga il deficitario 3 su 20 dei suoi dalla lunga distanza. L'ala junior LaQuinton Ross chiude a quota 24 punti - 8 su 17 dal campo, 8 su 11 ai liberi- e 7 rimbalzi, raggiunto in doppia cifra solo dalla guardia senior Lenzelle Smith jr - 13 e 3 rimbalzi con 2 su 2 da due e 3 su 9 da tre-.
Ohio State al momento ha 6 vittorie nella Conference che valgono il quinto posto con mezza partita di vantaggio su Minnesota e Northwestern. Per risalire qualche posizione i Buckeyes dovranno vincere almeno 4 delle 6 partite che rimangono, impresa più che possibile dato che l'unica occasione in cui non avranno i favori del pronostico sarà nell'ultimissima di regular season, contro Michigan State.