Kentucky supera Texas A&M 68-51

Alex Poythress, ala di Kentucky al secondo anno, ha tutto quel che serve da un punto di vista fisico/atletico per diventare un solido giocatore NBA:  muscoli, rapidità, esplosività ed anche discrete doti tecniche.
Quel che spesso manca è la grinta, la voglia di fare, quel fuoco necessario per farsi notare, per emergere dal gruppo.
Coach Calipari lo ha 'retrocesso' in panchina dopo che nella scorsa annata lo aveva messo tra gli starters in 31 partite su 33, probabilmente anche per stimolarlo a reagire, a dare sempre il 100%. L'esperimento non sempre ha dato buoni frutti, in alcune gare Poythress è sembrato un corpo estraneo alla squadra, ma con l'inizio delle partite di Conference le cose sembrano cambiate.
Nel 68-51 rifilato a Texas A&M l'ala è stato il top scorer dei suoi con 16 punti (4 su 7 dal campo, 8 su 9 ai liberi), conditi da 5 rimbalzi e 2 stoppate, decisivo nell'allungo finale dei Wildcats. Nelle ultime 5 ha 10.2 punti e 2 stoppate di media, tirando 19 su 27 da due e 15 su 18 ai liberi.
Sempre dalla panchina incide anche il big man freshman Dakari Johnson, autore di 6 punti con 7 rimbalzi e 3 stoppate. Tra gli starters da segnalare l'ennesima doppia doppia di Julius Randle - 13 con 11 rimbalzi, 3 assist e 2 stoppate, 4 su 6 dal campo, 5 su 6 ai liberi- e la buona prova del realizzatore James Young -15 punti, 7 rimbalzi, 2 assist e 2 rubate, 4 su 5 da due, 2 su 6 da tre-.
Per gli Aggies il migliore è il versatile esterno sophomore Alex Caruso con 12 punti, 4 rimbalzi, 3 assist e 3 rubate. Caruso - parenti italiani?- è uno dei migliori all-around della SEC, per la stagione ha medie di 9.3 punti, 3.5 rimbalzi, 5.1 assist, 2.2 recuperi e 1.1 stoppate