Baylor viene sorpresa da Texas Tech

Gli amanti del basket NCAA conoscono bene la storia recente di Baylor: riportata al successo dopo un periodo buio da coach Drew, abilissimo nel reclutare alcuni tra i migliori liceali d'America. La lista è lunga, da Perry Jones a Quincy Miller, Quincy Acy, fino ad Isaiah Austin, big man considerato un sicuro prospetto NBA fino allo scorso anno. La costante di questo periodo con i grandi nomi è che la squadra non ha mai massimizzato il tanto talento a disposizione, arrivando perfino ad essere esclusa dall'ultimo torneo NCAA -Trascinati da Pierre Jackson e Cory Jefferson i Bears vinsero il N.I.T -. 
Anche quest'anno la storia non sembra troppo diversa, con l'involuzione di Isaiah Austin che ha raggiunto l'apice nella sconfitta di ieri contro Texas Tech. Il lunghissimo sophomore ha chiuso con 0 su 6 dal campo e 2 rimbalzi in 22 minuti, contro un frontcourt solido ma non invincibile come quello dei Red Raiders. Probabilmente coach Drew finirà con lo schierare tra gli starter il possente sophomore Rico Gathers, una forza della natura, tra i migliori rimbalzisti d'America sia in attacco che in difesa - prende oltre il 23% di quelli disponibili sotto entrambi i tabelloni, per rendere l'idea due come Noah Vonleh e Julius Randle hanno poco più del 20% totale-.

Tornando alla partita, per Baylor il top scorer è il playmaker ex junior college Kenny Chery con 22 punti - 8 su 15 dal campo, 6 su 8 ai liberi- più 3 assist, in totale i Bears hanno tirato 4 su 20 da tre - 0 su 5 per lo specialista Brady Heislip-.
Per i Red Raiders tutto lo starting-five in doppia cifra, guidato dai 19 punti dell'ala senior Jaye Crockett (58% dal campo per la stagione, in grado di colpire anche da fuori, buono per l'Europa). Ottima prova del lungo canadese Dejan Kravic, che chiude con 14 punti (7 su 12 da due), 9 rimbalzi e 6 assist.