Fa bene Aquille Carr a venire in Europa?
Il giovane play ha deciso di saltare il college per sbarcare in Europa: ma chi è realmente Aquille Carr?
Ad un livello di migliori leghe probabilmente no, anche se non per questioni di talento – che come potete vedere non gli manca affatto-…
Prima di tutto bisogna dire che il fenomenale e minuscolo play in America è conosciutissimo da almeno due/tre stagioni, più o meno da quando ha iniziato la sua carriera al liceo alla Patterson Senior high school – oltre i 25 punti di media già da freshman ed una lunga serie di premi assegnati dai media locali e nazionali, interviste anche con Espn, Slam, ecc.-, addirittura uno dei suoi soprannomi è ‘the crime stopper’ perché il suo coach disse che durante le sue partite (tra l’altro la sua high school ha cambiato impianto per le partite casalinghe a causa della sua crescente popolarità…) i criminali smettevano di delinquere per andarlo a vedere…In America si disse anche che, dopo una serie di partite giocate in Italia nel 2011, Roma gli offrì un contratto di 750.000 dollari…
Lo scorso anno scelse Seton Hall (a cui servirebbe come l’aria visto che i Pirates hanno nel roster una serie di ottimi giocatori ma nessun playmaker in grado di spezzare le difese e produrre gioco) tra diverse offerte piovutegli da ogni parte d’America, in quest’ultima stagione a Princeton Day Academy (dove è arrivato dopo le prime tre stagioni con Patterson ed ha avuto la possibilità di confrontarsi con un livello superiore di gioco e organizzazione) ha avuto 29.5 punti di media, con la ciliegina finale di 52 punti nella sua ultima partita da liceale …
Il punto principale però è il suo fisico ed il suo stile di gioco; alto non oltre l’uno e settanta, è principalmente un realizzatore che solo nell’ultima stagione ha iniziato a usare regolarmente il tiro da fuori – in stagione ha 180 canestri da due e 89 da tre- ed a guardare un minimo i compagni. Schiaccia regolarmente ed ha una esplosività da videogame, è spettacolare anche nel ball-handling, ma semplicemente non ha ancora l’inclinazione, la maturità e l’esperienza necessaria per guidare una squadra di buon livello in Europa. L’unico modo in cui potrebbe andar bene – almeno teoricamente – è da prima punta senza speciali compiti difensivi, ovvero l’unica situazione tattica che conosce come le sue tasche, ma difficilmente troverà una squadra di buon livello disposta a dargli carta bianca (specialmente se la richiesta economica sarà simile a quella che gli avrebbe offerto Roma)….
Inoltre c’è il lato caratteriale, in molti negli USA tendono a paragonarlo a Brandon Jennings per la situazione, ma l’ex Lottomatica era un ragazzo in missione e il suo unico scopo era arrivare alla NBA (inoltre Jennings era considerato da tutti il miglior playmaker della sua annata o al massimo il secondo dietro Jrue Holiday ed aveva già un contratto di sponsorizzazione da due milioni di dollari, invece Carr nei vari ranking segue almeno 5/6 pariruolo e generalmente viene considerato dopo i migliori 50 liceali) , mentre Carr per sua stessa ammissione , pur coltivando il sogno NBA, diventa professionista per provvedere ai bisogni della sua famiglia (e non c’è assolutamente niente di male, semplicemente sono situazioni diverse) . Nel suo passato c’è anche un arresto per violenza domestica a metà 2012, nel frattempo lui giura di esser cambiato grazie all’ultima stagione giocata nel nuovo ambiente , ma resta comunque un incognita anche sotto questo punto di vista.
Un percorso più tradizionale , come quello che avrebbe svolto a Seton Hall, sarebbe stato l’ideale per testarne le qualità e consentirgli di migliorare anche in prospettiva NBA….Così , dopo i 52 punti rifilati a Central Jersey E.O.T.O Academy, per Carr la strada a prima vista sembra decisamente più dura, anche se il potenziale è tutto lì da vedere….