Amedeo Della Valle: 'Non vedo l'ora di giocare per Ohio State'
Il giovane italiano, neo Buckeyes, si racconta
Amedeo Della Valle, che nella giornata di domenica in diretta su Sky ha annunciato di aver scelto Ohio State come college in cui giocare l'anno prossimo, ha rilasciato una lunga intervista a Tuttosport in cui ha parlato del suo anno in America e del suo futuro.
"Dopo il primo anno qui in Americano ho capito che il basket e l'esperienza scolastica mi hanno insegnato a lavorare senza mollare un attimo, perché ci sarà sempre qualcuno più forte di me. Il basket della high school è un gioco diverso, più fisico, ma non elementare. Il momento più difficile? Non c'è stato un momento in particolare. Perché mi è pesato vivere lontano dalla famiglia, da quelli su cui puoi sempre contare. Ma mi sono sentito a mio agio sin da subito. Ma ancor più mi ha aiutato giocare e tanto praticamente da quando sono arrivato. Ho legato con tutti i compagni di squadra, del resto mi considero un ragazzo alla buona... E poi ho la ragazza..Difficile scegliere il college giusto? Si è stato difficile. Ho girato, il processo di reclutamento, è stato lungo e pesante. Ma appena vista Columbus ho capito che sarebbe stato il posto giusto. Scelta mia con l'aiuto di mamma e papà. Ma ho deciso io, per il livello di competizione. Perché devi metterti in gioco ogni giorno per avere posto in campo. Per il legame che si è creato con i coach. E ci sono giocatori fantastici. Coach Matta? Matta è esigente, mi piace il suo stile di gioco. So già che il mio primo anno, da freshman, sarà duro. Qui ci sono tanti giocatori, anche se ho sentito che qualcuno può partire. Io però ho scelto un processo di crescita lungo 4 anni, non una sola stagione e poi via. Value City Arena da 18.500 posti, Big Ten Conference? Non riesco a immaginarla, l'emozione, figuriamoci a descriverla... Ma non vedo l'ora. L'annuncio su Sky? Niente di speciale, l'idea l'ho accettata perché volevo condividere la mia esperienza e poi perché volevo mostrare ad altri ragazzi che il college è una possibilità concreta. Che mi aspetto nei prossimi quattro anni? Voglio laurearmi, in business. L'estate per crescere nel fisico, nei punti deboli. Dal 1° giugno a casa, 2 settimane col preparatore Stefano Ducastello. Dal 18 giugno dovrò essere a Ohio State per la Summer school camp. Il primo anno lavorano subito e tanto. La stagione di Casale? Certo, ho seguito Casale e mi è spiaciuto davvero. E sono molto triste per Crespi. Non finirò mai di ringraziare coach Marco e il suo staffi Qui ripetevano continuamente che conosco il gioco benissimo. Merito dei miei allenatori. Per venire qui l'obiettivo non deve essere obbligatoriamente raggiungere la Nba o l'Euroleague. E' il percorso che si fa, per crescere come individuo, confrontandoti con realtà e culture diverse. NBA il sogno? Eccome. Sempre quando sono qui. E mi sorprende, mi fa un certo effetto. La Nba è un sogno, ancora lontano. E non è fondamentale quanto provare a migliorare con tutte le me forze".