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NCAA 17/03/2017, 16.15

NCAA UNDERGROUND 2017 - Edizione TORNEO NCAA: Cinque giocatori da seguire....

...nelle partite in programma oggi.

NCAA
PG – IAN BAKER (NEW MEXICO STATE) – Leader indiscusso dei suoi e miglior realizzatore. Scoring point che domina la palla, adora le responsabilità e ha feeling per le giocate decisive. Mixa a dovere iniziative individuali e giocate per i compagni ed in più ha quell’istinto tecnico che gli consente di costruirsi un tiro, spesso in equilibrio, dopo vari secondi di palleggio quando sembra non aver prodotto nulla per il suo attacco. La sua missione principale in difesa è star lontano dai falli. In attacco però vede campo, compagni e canestro con invidiabile equilibrio.

SG – JEREMY HOLLIMON (TROY) – Vengono da 6 vittorie consecutive i Trojans ma, se la vista non ci inganna, quello lì poco oltre la nostra mezzanotte sembra essere il capolinea. Eppure quando ci sarà bisogno della scossa dalla panchina, anche stanotte, proveranno ad andare da lui, l’uomo chiave in quella che per TROY è stata la “Fun Belt” quest’anno. Contro le simpatiche canaglie biancoblu non garantiamo… ma se arrivasse il parzialino, gustatevi l’arroganza delle sue conclusioni fuori e dentro l’arco. Prova piacere fisico nell’averla tra le mani e vedere il punteggio muoversi. Forse 1.85 ma, sinceramente a marzo, chi se ne importa…



SG – ERIK DURHAM (JACKSONVILLE STATE) – Un metro e 90 di tiratore felpato, artista dello smarcamento senza palla. Atletismo contenuto, molto contenuto; ma ragazzi, che esecuzione! Per tempi e percentuali di realizzazione uno da gustarsi con i pop corn. I suoi sono passati dal fondo della Ohio Valley al Torneo NCAA in 12 mesi…. e Coach Harper è una discreta reason why. Per il resto aspettatevi un bombardamento dai tre dietro, tra cui il nostro è di certo quello con più costanza perimetrale.

SF – BRYNTON LEMAR (UC DAVIS) – Non scintillante per tecnica individuale ma se c’è da gestire lo “scoring load” è l’uomo giusto. Va al lavoro nella metà campo avversaria improvvisando spesso e volentieri dal palleggio come decision-maker primario. In conference è andata benone, nei First Four bene, stasera temiamo sia in arrivo l’iceberg… Lui è uno slasher di 1 metro e 93 con buonissima predisposizione al contatto fisico andando “downhill” e fiducia nella conclusione dai 7 metri. Considerate poi che per scivolamento laterale e fisicità fa il suo anche nella propria metà campo.

C – JORDAN WASHINGTON (IONA) – Raffinato? No. Lungo moderno? Ancora no. Ma di certo un real gamer. Due metri di irascibile pivot spesso neanche particolarmente in forma, ma con piedi e movimenti d’area che in conference hanno fatto la differenza. La distinzione tra una buona difesa ed un fallo speso è ancora tutt’altro che definita nella sua conoscenza del gioco, ma se c’è una chance che i campioni della MAAC possano stare in partita anche per un solo tempo contro Oregon, questa passa per la fisicità del suo post basso.
© Riproduzione riservata
M. Ridolfi

M. Ridolfi

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 1 Commento
  • Spel81 18/03/2017, 10.48 Mobile

    Ottima idea la rubrica durante la March Madness