Eric Mika stellare, BYU mette fine all'imbattibilità di Gonzaga
Brigham Young è l'artefice d'uno degli upset più clamorosi dell'anno. La striscia vincente degli Zags si ferma a 29 vittorie consecutive.
E alla fine, cadde: Gonzaga, numero 1 della AP Poll da quattro settimane, sembrava dover chiudere la regular season con un record immacolato dopo aver battuto due volte su due Saint Mary's, principale antagonista dei Bulldogs nella West Coast. Invece, la buca nella strada per una stagione perfetta è finita per essere BYU, la quale, proprio all'ultimo appuntamento della stagione regolare, sbanca un McCarthey Center infuocato da 6.000 infervoratissimi tifosi col punteggio di 79-71.
L'inizio di gara sembrava presagire l'ennesima passeggiata degli Zags, coi padroni di casa avanti per 18-2 dopo i primi cinque minuti e mezzo di gioco. La prima svolta del match arriva quando T.J. Haws (17 punti) infila tre triple consecutive in poco più di due minuti e, di colpo, BYU si ritrova sul -4 con 6'56" da giocare prima del riposo. Gonzaga riesce a chiudere il primo tempo in vantaggio (41-35) ma la svolta emotiva data dalla sfuriata di Haws ha ormai aperto una breccia nell'incontro, col lungo Eric Mika - a dir poco restio ad abbassare la testa sia davanti agli avversari che al pubblico di casa - che provvede egregiamente nel tenere i suoi in scia: 29 punti (10/14 da due, 9/13 ai liberi), 11 rimbalzi e 2 stoppate senza quasi mai lasciare il campo, risultando indispensabile per le sorti finali di Brigham Young.
Nel secondo tempo, Gonzaga riesce a toccare anche il +12 con un canestro di Zach Collins (58-46, -13'29") ma la reazione dei mormoni è immediata e produce infine un parziale di 15-2 (nel mezzo, due importantissime triple di Nick Emery su assist di Haws) che porta al primo sorpasso ospite con 8'40" ancora da giocare. Il resto dell'incontro si sviluppa su un tesissimo punto a punto: la svolta arriva soltanto a ridosso dell'ultimo giro di lancette, coi canestri di Bryant, Mika e Kaufasi che puniscono puntalmente i molti errori degli Zags, segnando sorpasso e allungo sul +4 a 19" dalla fine. I viaggi in lunetta di Mika ed Emery nei secondi finali fissano poi il punteggio sul 79-71.
A fronte del sostanziale equilibrio nelle percentuali dal campo (45.6% Gonzaga, 45.2% BYU) e nella lotta a rimbalzo (38 pari con identica ripartizione di rimbalzi difensivi e offensivi presso le due squadre), i Bulldogs finiscono per pagare le scarse performance dall'arco (3/16) e dalla lunetta (16/29). Nel post partita, coach Mark Few lamenta anche qualche palla persa di troppo.
Cinque gli uomini di Gonzaga in doppia cifra realizzativa: Nigel Williams-Goss è quello che accumula il bottino personale più cospicuo con 19 punti (7/17 dal campo, 5/5 ai liberi).
L'inizio di gara sembrava presagire l'ennesima passeggiata degli Zags, coi padroni di casa avanti per 18-2 dopo i primi cinque minuti e mezzo di gioco. La prima svolta del match arriva quando T.J. Haws (17 punti) infila tre triple consecutive in poco più di due minuti e, di colpo, BYU si ritrova sul -4 con 6'56" da giocare prima del riposo. Gonzaga riesce a chiudere il primo tempo in vantaggio (41-35) ma la svolta emotiva data dalla sfuriata di Haws ha ormai aperto una breccia nell'incontro, col lungo Eric Mika - a dir poco restio ad abbassare la testa sia davanti agli avversari che al pubblico di casa - che provvede egregiamente nel tenere i suoi in scia: 29 punti (10/14 da due, 9/13 ai liberi), 11 rimbalzi e 2 stoppate senza quasi mai lasciare il campo, risultando indispensabile per le sorti finali di Brigham Young.
Nel secondo tempo, Gonzaga riesce a toccare anche il +12 con un canestro di Zach Collins (58-46, -13'29") ma la reazione dei mormoni è immediata e produce infine un parziale di 15-2 (nel mezzo, due importantissime triple di Nick Emery su assist di Haws) che porta al primo sorpasso ospite con 8'40" ancora da giocare. Il resto dell'incontro si sviluppa su un tesissimo punto a punto: la svolta arriva soltanto a ridosso dell'ultimo giro di lancette, coi canestri di Bryant, Mika e Kaufasi che puniscono puntalmente i molti errori degli Zags, segnando sorpasso e allungo sul +4 a 19" dalla fine. I viaggi in lunetta di Mika ed Emery nei secondi finali fissano poi il punteggio sul 79-71.
A fronte del sostanziale equilibrio nelle percentuali dal campo (45.6% Gonzaga, 45.2% BYU) e nella lotta a rimbalzo (38 pari con identica ripartizione di rimbalzi difensivi e offensivi presso le due squadre), i Bulldogs finiscono per pagare le scarse performance dall'arco (3/16) e dalla lunetta (16/29). Nel post partita, coach Mark Few lamenta anche qualche palla persa di troppo.
Cinque gli uomini di Gonzaga in doppia cifra realizzativa: Nigel Williams-Goss è quello che accumula il bottino personale più cospicuo con 19 punti (7/17 dal campo, 5/5 ai liberi).
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R. De Angelis
@RicDeAnge
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