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NCAA 17/02/2017, 11.15

NCAA UNDERGROUND 2017 - Cinque giocatori da seguire....

...per la vostra squadra in Europa

NCAA
PG – MARQUIS WRIGHT (SIENA) – Fatica ad arrivare ai 70 chili, così come siamo poco oltre il metro e 75. Eppure per decisioni, coinvolgimento dei compagni e capacità di punire dall’arco le rotazioni difensive è uno dei più interessanti playmaker delle conference minori. Fulmineo e preciso nell’arresto e tiro, ha molta fiducia nelle sue “visioni” di pallacanestro. Ha carattere, ed in settimana contro Monmouth ne ha messi 36 perché gli avevano fatto notare che il “playmaker” degli altri, Justin Robinson, è da tutti considerato il miglior piccolo della sua conference (e Justin, da cui passeremo presto, ne ha messi 40 e portato a casa la W).

SG – JEREMY MORGAN (NORTHERN IOWA) – A scuola da Ben Jacobson si migliora, sempre ed indiscutibilmente. L’ultimo dei suoi prodotti è questo elegante esterno dalla creatività cestistica innata e testa perennemente alta verso il gioco. Palla in mano ti può bruciare con l’arresto e tiro o andare dentro per esplorare gli aiuti difensivi. Ha tocco ed atletismo a sufficienza per improvvisare e trovare soluzioni in un attacco che si ferma. In difesa non è un combattente ma ha occhi rapidi nel leggere le situazioni e braccia lunghe per infastidire. Della sua completezza parlano le 1.2 stoppate di media a partita che mette a referto… può ambire a rotazioni NBA.

SG – PATRICK COLE (NC CENTRAL) – Le aquile dominano in conference e lui (insieme a Graf, visto qualche settimana fa) è il padrone tecnico della squadra. Non timido nel prendere iniziative in attacco, può contare su un tiro dal perimetro più che affidabile ed un gioco in avvicinamento a canestro decisamente efficace. Gli piace buttarti addosso i suoi quasi 100 chili per trovare spazio nei pressi del ferro, e sa leggere con rapidità i movimenti difensivi per andare alla ricerca del compagno libero. Manca atletismo di alto livello, ma 20 punti ed intraprendenza offensiva a pagamento da qualche parte nel mondo, li porta di sicuro.

SF – SHAWN PRUDHOMME (SOUTHERN) – Una dinamo. Al momento è costretto a giocare da quattro, realmente è un’ala piccola ma ambisce ad avere palla in mano da esterno puro. Ossuto di irrequieto dinamismo su due metà campo, non crediamo abbia chiara la distinzione tra la stoppata rumorosa (specialità assoluta) ed una buona difesa, così come il concetto di spacing. Se però cercate atletismo, capacità di realizzare sia ricevendo in movimento che colpendo dal perimetro, lui è l’uomo. Aggiungete al tutto l’entusiasmo che genera in campo e tra i tifosi per la rara verticalità che porta alla partita, dove se non gliela alzano al ferro se la va a prendere lui direttamente. Non aspettatevi visioni di gioco e grandi letture dei raddoppi ma per uno con quell’energia lì tirare attorno al 40% dall’arco è elemento da tenere in considerazione.



C – EMMANUEL OMOGBO (COLORADO STATE) – I Rams volano nella Mountain West, ed oltre al Portoricano dietro, fate attenzione a questo lungo di 2.02 estremamente dinamico che tira il 40 da tre ed è in doppia doppia di media. Le sue braccia danno fastidio sia a rimbalzo che in difesa, è rapidissimo di piedi ed ha voglia di dimostrare il suo valore su due metà campo. In attacco può colpire dalla media e, se riceve lanciato, sale a quote proibitive per molti. Da centro dinamico buono già oggi per l’Europa, se aggiunge qualcosa off the dribble anche la Lega se ne interessa.

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M. Ridolfi

M. Ridolfi

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