Snider decisivo, Louisville batte Kentucky per 73-70
I Cardinals ritrovano, dopo quattro anni, la vittoria nella rivalry più sentita
Louisville celebra il rientro nella Top 10 della AP Poll battendo, per la prima volta dopo quattro anni, gli storici rivali di Kentucky in una Downtown Arena col tutto esaurito e, infine, pazza di gioia.
Incontro avvincente, sviluppatosi sempre sul filo dell’equilibrio. Condotti da De’Aaron Fox, gli ospiti riescono a toccare il +6 dopo circa 7 minuti di gioco, salvo subire il rientro dei Cardinals con un parziale di 15-2 che porta soprattutto le firme di Donovan Mitchell, Deng Adel e Quentin Snider (29-22, -6’36”). I Wildcats si rifanno sotto e il resto del primo tempo è giocato punto a punto: si va negli spogliatoi sul 40-39 per Louisville.
Nella ripresa, la battaglia si fa sempre più aspra: si segna poco e nessuna delle due riesce a prendere in mano la partita. La svolta arriva solo nei minuti finali, con Snider che segna in penetrazione il canestro del 69-63 Cardinals (-1’46”), massimo scarto registrato in tutto il secondo tempo. Fox pesca, di talento, un gioco da tre punti e poco dopo Derek Willis fa 1/2 ai liberi per il -2 Kentucky (-42”). Il lay-up dopo rimbalzo offensivo di Jaylen Johnson a 16.3 secondi dalla fine potrebbe chiudere la contesa ma Malik Monk risponde immediatamente mettendo a segno, da lontanissimo, l’unica tripla della sua partita (71-70, -10.4 secondi). Mitchell viene mandato in lunetta e centra entrambi i liberi a disposizione, Monk prova a impattare dall’arco ma trova solo il primo ferro: vince Louisville per 73-70.
Quentin Snider si è rifatto alla grande della prestazione opaca offerta l'anno prima contro i rivali in blu (0 punti in 28'). Il junior è stato il miglior marcatore dell’incontro (22 punti con 10/19 dal campo) sfoggiando sempre grande polso e maturità (per lui anche 6 rimbalzi e 5 assist).
Gran serata anche per l’atteso sophomore Deng Adel, autore di un career-high da 18 punti, e per il lungo Jaylen Johnson (14 punti con 7/11 al tiro e 6 rimbalzi).
Malik Monk ha deluso le grandi aspettative sorte dopo i 47 punti sparati in faccia a North Carolina. Condizionato dai falli, è rimasto in campo per meno tempo del previsto nella prima frazione, mentre nella ripresa ha ripetutamente litigato col ferro: per lui, a fine serata, 16 punti con 5/8 da due, 1/9 da tre e 3/3 ai liberi.
De’Aaron Fox, faro dei suoi specialmente nel secondo tempo, chiude il match come miglior realizzatore dei Wildcats: 21 punti con 7/15 dal campo e 6/10 ai liberi.
Incontro avvincente, sviluppatosi sempre sul filo dell’equilibrio. Condotti da De’Aaron Fox, gli ospiti riescono a toccare il +6 dopo circa 7 minuti di gioco, salvo subire il rientro dei Cardinals con un parziale di 15-2 che porta soprattutto le firme di Donovan Mitchell, Deng Adel e Quentin Snider (29-22, -6’36”). I Wildcats si rifanno sotto e il resto del primo tempo è giocato punto a punto: si va negli spogliatoi sul 40-39 per Louisville.
Nella ripresa, la battaglia si fa sempre più aspra: si segna poco e nessuna delle due riesce a prendere in mano la partita. La svolta arriva solo nei minuti finali, con Snider che segna in penetrazione il canestro del 69-63 Cardinals (-1’46”), massimo scarto registrato in tutto il secondo tempo. Fox pesca, di talento, un gioco da tre punti e poco dopo Derek Willis fa 1/2 ai liberi per il -2 Kentucky (-42”). Il lay-up dopo rimbalzo offensivo di Jaylen Johnson a 16.3 secondi dalla fine potrebbe chiudere la contesa ma Malik Monk risponde immediatamente mettendo a segno, da lontanissimo, l’unica tripla della sua partita (71-70, -10.4 secondi). Mitchell viene mandato in lunetta e centra entrambi i liberi a disposizione, Monk prova a impattare dall’arco ma trova solo il primo ferro: vince Louisville per 73-70.
Quentin Snider si è rifatto alla grande della prestazione opaca offerta l'anno prima contro i rivali in blu (0 punti in 28'). Il junior è stato il miglior marcatore dell’incontro (22 punti con 10/19 dal campo) sfoggiando sempre grande polso e maturità (per lui anche 6 rimbalzi e 5 assist).
Gran serata anche per l’atteso sophomore Deng Adel, autore di un career-high da 18 punti, e per il lungo Jaylen Johnson (14 punti con 7/11 al tiro e 6 rimbalzi).
Malik Monk ha deluso le grandi aspettative sorte dopo i 47 punti sparati in faccia a North Carolina. Condizionato dai falli, è rimasto in campo per meno tempo del previsto nella prima frazione, mentre nella ripresa ha ripetutamente litigato col ferro: per lui, a fine serata, 16 punti con 5/8 da due, 1/9 da tre e 3/3 ai liberi.
De’Aaron Fox, faro dei suoi specialmente nel secondo tempo, chiude il match come miglior realizzatore dei Wildcats: 21 punti con 7/15 dal campo e 6/10 ai liberi.
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