NCAA, i tornei di conference: la Big East
Preview del torneo della Big East
La Big East è un’altra conference estremamente competitiva, basti pensare che ben tre squadre sono presenti tra le 25 del ranking NCAA. Il torneo di conference inizierà oggi, 11 marzo, e si svolgerà a New York.
I favoriti
Pochi dubbi, la squadra da battere è Villanova. I Wildcats hanno vinto la regular season grazie ad un record di 16 vittorie e 2 sconfitte, e attualmente sono al quarto posto del ranking NCAA con un record generale che dice 29-2. La squadra di coach Jay Wright è molto forte ed equilibrata, con un’ottima esecuzione sia della fase offensiva che di quella difensiva. Il roster ha a disposizione diversi giocatori in grado di incidere, indubbiamente il leader è il playmaker Ryan Arcidiacono (che potrebbe avere un futuro dalle nostre parti, la scorsa estate è stato convocato nella Nazionale Sperimentale), giocatore dal QI cestistico estremamente alto, ma altri giocatori importanti sono lo swingman Darrun Hillard II, il centro Daniel Ochefu e l’ala forte JayVaughn Pinkston.
Gli outsider
Al secondo posto in regular season, in virtù di un record di 12-6 nelle partite di conference, troviamo Georgetown. Gli Hoyas inoltre sono al numero 23 del ranking NCAA (record di 20-9). I ragazzi di coach John Thompson III sono una squadra molto pericolosa per via del talento offensivo di cui dispone. La principale bocca da fuoco è rappresentata dalla guardia junior D’Vauntes Smith-Rivera, giocatore con molti punti nelle mani, che ha saltato l’ultima di regular season contro Seton Hall, ma dovrebbe tornare a disposizione per l’esordio nel torneo di domani. Fondamentale è anche l’apporto del centro Joshua Smith, giocatore dal grande talento offensivo (basti pensare che segna circa 11 punti in 21 minuti), ma che per una questione di chili in eccesso non ha affatto una grande autonomia in campo.
Con lo stesso record di conference di Georgetown c’è Butler, che però al torneo avrà il terzo seed per via delle due sconfitte rimediate nei due confronti con gli Hoyas. Butler occupa la 22esima posizione nel ranking in virtù di un record di 22-9. I Bulldogs sono una squadra di ottimo livello, con una buonissima difesa, che però è abbastanza corta. La squadra però ha qualità nei propri interpreti principali: il leader offensivo è lo junior bianco Kellen Dunham, giocatore talentuoso e dotato di un gran tiro dall’arco dei tre punti. Importante è l’apporto realizzativo di Roosevelt Jones e di Andrew Chrabascz, mentre fondamentale sotto i tabelloni è la presenza di Kameron Woods. Gli Hoyas inoltre in uno dei due precedenti stagionali hanno letteralmente rullato Villanova.
Anche se in un periodo di forma non straordinario, guai a sottovalutare Providence. I Friars hanno concluso la regular season con un record di 11-7 e fino all’ultimo aggiornamento erano tra le migliori 25 della nazione. E’ una squadra con una buona fase offensiva, ma con dei problemi nella propria metà campo e a rimbalzo. Il giocatore chiave è il sophomore Kris Dunn, assolutamente insostituibile nell’economia di gioco della squadra, per il suo apporto realizzativo ma non solo, infatti Dunn è uno dei migliori assistman di tutta la Division I (7.4 assistenze a partita). Altrettanto importante è però l’ala senior LaDontae Henton, giocatore con tanti punti nelle mani (20.1 a partita).
Al quinto posto nella conference troviamo St. John’s, squadra che ha concluso la regular season con un record di 10-8. I Red Storm sono una squadra abbastanza piccola, che ama giocare a ritmi alti, con più che discreti risultati nella metà campo avversaria, meno nella propria. La maggior parte dei punti della squadra sono prodotti essenzialmente dal terzetto di guardie formato da D’Angelo Harrison, Rysheed Jordan e Phil Greene IV e dall’ala Sir’Dominic Pointer, giocatore estremamente versatile in grado di dare un contributo fondamentale in tutte le fasi del gioco, sia in difesa che in attacco (basti pensare che con 3.1 assist a partita è il secondo assistman della squadra).
Da tenere d’occhio anche Xavier (9-9). I Musketeers sono una squadra molto forte offensivamente, ma con evidentissimi limiti nella metà campo difensiva.
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