Nikola Akele: Obiettivo è migliorare sempre. Razzismo? Più in Italia che qui in America
Le parole del giovane giocatore azzurro ex Reyer che ha deciso di volare in America alla IMG Academy
Caso Reyer. Finire così dopo 6 anni mi ha fatto star molto male.
Futuro. Sogno la Nba, ma l'obiettivo vero è migliorare sempre, diventare giocatore di alto livello in A, A2, Eurolega o Nba. E se mi chiamano in azzurro, torno per l'Euro Under 20. Giocare per il mio Paese è motivo di orgoglio e quest'anno, siamo in casa.
Miglioramenti. Sono migliorato a livello fisico, aspetto che qui curano moltissimo, per reggere i contatti. Mi aiutano molto i workout su palleggio e tiro. Qui le strutture sportive sono disponibili, ti permettono di allenarti anche individualmente.
College. Qualcuno mi segue, ma per andarci devono ricevere offerta ufficiale, mettere a posto le cose accademiche e diplomarmi a fine semestre.
Razzismo. La mia sensazione è che qui in Usa ci sia poco razzismo, vedo convivere tantissime persone di diverse etinia. Mi pare che in Italia ce ne sia di più. NegliUSA, chiunque tu sia, baila possibilità di affermarti, mentre in Italia le persone di diversa etnia devono fare qualcosa in più degli altri e magari non basta. Perciò ho sempre cercato di dare più di tutti sempre, basket compreso.