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NCAA 13/02/2015, 14.58

NCAA UNDERGROUND weekly: Nic Moore &....

I due quintetti della settimana (Unranked e Ranked) e il Voi non sapete quanto è forte...o forse sì

NCAA

 

VOI NON SAPETE (O FORSE SI….) QUANTO E’ FORTE…

 

G – Nic Moore (SMU)

Natural born leader. Sta guidando una banda di senza-ruolo ad essere prossimamente tra le prime venti degli Stati Uniti, in settimana li ha portati intanto in vetta alla loro conference andando a vincere prima a Tulsa, dove nessuno aveva mai osato, e subito dopo a Houston contro i disastrosi Cougars.
Ex-stella delle high school dell’Indiana, sta passando da improvvisatore selvaggio con palla in mano a direttore d’orchestra “the right way” sotto Coach Brown che di creativi undersized da civilizzare se ne intende…. Oltre ad un cuore più grande dello stato in cui ha sede SMU, vi inviteremmo a notare i tempi di rilascio sul jumper, il controllo della metà campo offensiva in situazioni di pick and roll e la personalità magnetica che sta tenendo insieme i Mustangs.

 

SPORTANDO-U. TEAM OF THE WEEK (UNRANKED TEAM)

 

G – Ryan Boatright (UConn)

Dati per morti troppo presto gli Huskies. Ora non solo sono in striscia aperta con tre W consecutive, ma hanno il loro miglior giocatore, questo, abitualmente oltre i 20 a partita e ad un livello tecnico mai riscontrato in precedenza. A chi diceva che la sua pallacanestro si giovasse principalmente delle attenzioni altrui verso la stella Napier, sta rispondendo tirando come mai aveva fatto in carriera sia per volumi che per percentuali (stabile oltre il 40 da tre).

 

G – Jordan Price (LaSalle)

Settimana vissuta oltre i 30 di media, complice un doppio overtime (con W) in casa di VCU. Barba e struttura corporea ci inducono in tentazioni in cui proveremo a non cadere, ma a casa dei Rams il modo in cui ha tenuto in partita i suoi trascinandoli al supplementare e poi sostanzialmente vincendogliela accatastandone 34 con 18 rimbalzi, rende difficile qualsiasi understatement. Ha taglia, tecnica di tiro, poco lift sul jumper e ancora troppo disinteresse per la metà campo didietro… ma siamo all’anno sophomore.  

 

G/F – Kyle Collinsworth (BYU)

Qui abbiamo un debole, e non da oggi. In settimana si iscrive definitivamente nella storia del gioco firmando la quinta tripla doppia in carriera collegiale. Il traguardo individuale è impossibile ignorarlo, ancor più interessante però è dove sta guidando BYU in conference. Gonzaga è chiaramente inarrivabile ma se avete visto un po’ di NCAA nella vostra vita già sapete che i Cougars sono quelli che non vorreste mai trovare in un tabellone ad eliminazione diretta…  

 

F – Jerome Hill (Gardner-Webb)

Little Z-Bo. E’ un junior, gioca dove le telecamere d’America fanno fatica ad arrivare ma è un assoluto cult del college basket. Doppia doppia di media in stagione senza faticare, 20 e 10 in conference te li dà praticamente sempre ma è il “come” che ci lascia storditi. Parte alta del corpo che genera continuativamente dolore, ha piedi velocissimi, e pur non essendo particolarmente verticale quando riceve spalle a canestro trova sempre l’angolo per lasciar partire il tiro mancino. E’ sostanzialmente un pivot, con grande sensibilità sulle dita negli ultimi 4 metri, e il fatto che superi a fatica il metro e 90 lo rende totalmente irresistibile ai nostri occhi.

 

C – Tshilidzi Nephawe (New Mexico State)

Sudafricano, in settimana 20 e 12 a UMKC, è agli Aggies grazie al gusto di coach Menzies per il talento internazionale, alla sua rete di contatti, e all’ NBA Basketball without Borders del 2007. Un fastidioso infortunio al piede lo ha tenuto fuori 12 partite (6-6 il record), al ritorno del quale però i suoi non hanno praticamente più perso. 207 centimetri di quercia assoluta, non verticale, ma se lo raddoppi (e a livello NCAA ne hai bisogno spesso…) non va mai in confusione e trova l’uomo sul perimetro con continuità. Se ha spazio dai 4 metri può colpire con il jumper frontale, e a rimbalzo ci va con dedizione ed un corpo che non puoi ignorare.

 

SPORTANDO-U. TEAM OF THE WEEK (RANKED TEAM)

 

G – Kellen Dunham (Butler)  

L’uomo dei miracoli, sia per i tiri fuori equilibrio che prende (e realizza) a ripetizione che per dove sta portando i suoi Bulldogs. In settimana sigla gli abituali 24 contro DePaul e porta i suoi ad una sola partita di distanza in conference dai ben più accreditati Wildcats di Villanova. Alla Hinkle domani pomeriggio arrivano proprio i Wildcats a sfidare KD e compagni. E farà decisamente caldo…

 

G/F – Justise Winslow (Duke)

Quelli di Notre Dame se li era segnati da qualche parte, e non solo lui. Al Cameron gli Irish sono seppelliti sotto 30 di scarto e Justise li prende a spallate sin dalla palla a due. Ne segna 19, prende 11 rimbalzi ma soprattutto rende incolmabile il gap di fisicità ed atletismo tra quelli normali e quelli come lui. Sempre più lottery…

 

F – Le’Bryan Nash (Oklahoma State)

Altro mistero da NCAA quelli di Coach Ford. In 48 ore dispongono di due tra le prime venti d’America (Baylor e Kansas) non avendo un quinto del loro talento. Si appoggiano su questo tweener e su Phil Forte che reputa un buon tiro qualsiasi cosa superata la metà campo. Nash ha il più morbido jumper dai 5 metri che abbiamo visto tra i lunghi, o presunti tali, del college basket, è continuo, e se riceve in post medio fa molti danni. 18 a Kansas e 22 a Baylor sono le conferme settimanali.

 

F – Kyle Wiltjer (Gonzaga)

Una squadra in missione. Una missione chiamata Kentucky, che sarebbe anche la precedente fermata universitaria dell’uomo da Portland, Oregon. Tutto torna. Gli Zags in conference, diciamolo pure, s’annoiano. Chi non si annoia è questo multidimensionale talento in ala che appartiene ad un esclusivo club 40-50-80 (le percentuali da tre, dal campo e dalla linea), va due volte oltre i 20 e 10 in settimana e consolida per i suoi il primo posto in West Coast. Anche lui chiaramente in missione…

 

F/C – Rico Gathers (Baylor)

Indecisi se spaventi di più la sua sagoma in avvicinamento a canestro o i suoi numeri a rimbalzo. Non esiste, oggi, una forza competente in grado di arginarlo nelle aree NCAA. Se scopre che si può segnare anche girandosi a sinistra si fa grigia per tutti in Big12 e oltre. Quando tirano gli altri invece non abbiamo problemi. Anche in settimana mai sotto i 15 a partita…rimbalzi eh...

 

Di Marco Ridolfi

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 4 Commenti
  • cohexu 13/02/2015, 18.15
    Citazione ( dariosk 13/02/2015 @ 17:19 )

    se non sbaglio è ancora junior, mi sembra sia arrivato insieme a smart

    infatti mi era sorto il dubbio ma avevo già pubblicato..

  • dariosk 13/02/2015, 17.19
    Citazione ( cohexu 13/02/2015 @ 15:08 )

    phil forte da noi a mani basse l'anno prossimo.. peccato sia un "tappo"

    se non sbaglio è ancora junior, mi sembra sia arrivato insieme a smart

  • JaxMamba 13/02/2015, 17.06

    Gathers è letteralmente una bestia. Concordo che sia ingestibile a livello NCAA. Chance per il piano di sopra?


    Lebryan Nash doveva essere l'ennesimo one and done e invece si è fermato ben 4 anni, ha avuto una crescita continua e adesso è il leader della squadra. Sinceramente spero che una chiamata dal piano di sopra arrivi eccome (anche una prima), perchè fisicamente era già ben messo e perchè difensivamente per me può dare un contributo già ora.


    Wiltjer sempre piaciuto, contento che ora possa far vedere il suo talento, a Kentucky era in effetti un po dimenticato in panca (IMHO anche Poythress avrebbe dovuto fare la sua scelta).


    Qualcuno mi sa dire di Connecticut come stanno giocando Rodney Purvis e Daniel Hamilton?

  • cohexu 13/02/2015, 15.08

    phil forte da noi a mani basse l'anno prossimo.. peccato sia un "tappo"