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NCAA 06/02/2015, 14.36

NCAA UNDERGROUND weekly: T.J. Price Jr. &....

I due quintetti della settimana (Unranked e Ranked) e il Voi non sapete quanto è forte...o forse sì

NCAA

 

VOI NON SAPETE (O FORSE SI….) QUANTO E’ FORTE…

 

G – T.J. Price Jr. (Western Kentucky)

Guardia/Ala di 1.92 messo al mondo per una carriera europea di altissima qualità su due metà campo. Porta a spasso 100 chili con invidiabile disinvoltura ed ha una parte alta del corpo con cui la metà dei lunghi NCAA sarebbe in attesa di una chiamata per il draft. In attacco, nell’ordine, ti punisce da ogni distanza sugli scarichi, va di arresto e tiro dopo uno o due palleggi, bulleggia in post basso contro le (numerose) guardie fisicamente inferiori sparse in conference USA. In generale gioca una pallacanestro di squadra, non è creativo dal palleggio, ma se mai avrete la fortuna di vederlo giocare, fate attenzione ai tempi e alle varietà tecniche con cui serve la palla dentro ai suoi lunghi. In difesa è già oggi uno dei primi 5 esterni del college basket per mentalità, applicazione e letture difensive. Nella individuale usa benissimo il corpo e ha tempi perfetti per l’anticipo. Più a suo agio contro le ali piccole che contro i penetratori leggeri di 1.85. La difesa a zona non la gioca solamente, la spiega anche ai compagni.
Se vi siete accorti che gli Hilltoppers sono 9-1 in conference USA, George Fant III sembra un lungo con un futuro pro e state cercando spiegazioni, non allontanatevi troppo dal 52 rosso.

 

SPORTANDO-U. TEAM OF THE WEEK (UNRANKED TEAM)

 

G – Kendall Anthony (Richmond)

7 trasferte stagionali, 7 sconfitte per Richmond. La W arriva nella più improbabile delle occasioni, la rivalità cittadina in casa della numero 14 della nazione: VCU. Kendall spacca in due la partita ribaltandola nel secondo tempo. Segna 20 punti negli ultimi 15 minuti, infesta la gara di hustle plays, penetrazioni al ferro ed assist ai compagni… è il battito cardiaco degli Spiders, ha visto tanto Allen Iverson nella sua infanzia ed ora, poco oltre i 60 chili, è chiaramente la sua fonte di ispirazione cestistica.

 

G – James Robinson (Pittsburgh)

Nella più grande sorpresa della settimana c’è la sua impronta. Una sconfitta a Notre Dame in conference fino ad ora l’aveva regalata solo l’incredibile Virginia di Coach Bennett. Lui firma la seconda L degli Irish con la prima doppia doppia in carriera, la solita difesa fatta di fisicità e sofferenza e ci mette anche il runner decisivo con cui fa partire i titoli di coda.

 

G – Denzel Valentine (Michigan State)

In una stagione mediocre per gli standard di Coach Izzo, la vittoria contro i rivali statali di Michigan regala uno dei rari momenti di soddisfazione. L’infortunio di LeVert ci nega lo scontro tra pesi medi che aspettavamo, e allora Denzel ne firma 25 con 7 assist e 7 rimbalzi, condisce il tutto col 45 da tre e la sua solita mentalità operaia fatta pallacanestro.

 

F – LaDontae Henton (Providence)

I Friars sono scattosi, irascibili e inaffidabili ma anche tanto, tanto talentuosi. Prendete questo, nessuno ne parla realmente in prospettiva pro, ma lui oltre ad essere per distacco il miglior marcatore della Big East esibisce versatilità offensiva per tutti i 36 minuti di impiego che Coach Cooley gli concede ogni game-day. La vittoria a Georgetown (dove il nostro sigla gli ordinari 16 e 6) è quella che in America si definisce “a statement game”, anche se con i bianco-neri la sorpresa, nel bene e nel male, è sempre dietro l’angolo.

 

F/C – George Fant III (Western Kentucky)

Bowling Green, dove ha sede l’università, è un luogo con tanto verde, si gioca a golf e si va alla partita degli Hilltoppers di Coach Harper. Price, come sapete, porta i punti dal perimetro. Questo invece, che è un pivot di 1 metro e (bah…) 95? , indossa l’elmetto e cosparge di rudezze entrambe le aree pitturate, oltre a tirar giù con passione continuativa ogni rimbalzo disponibile. Non c’è uno scontro fisico che non lo interessi ed in difesa tende a farti rilevare la sua presenza su ogni taglio a centro area. In settimana altre due W e canonica doppia-doppia di media.

 

SPORTANDO-U. TEAM OF THE WEEK (RANKED TEAM)

 

G – Quinn Cook (Duke)  

Per i Blue-devils abbiamo osannato i 3 freshmen da quintetto, ammirato l’essenzialità di Amile Jefferson… ma ora it’s Quinn-time! Se non credete che a Charlottesville, contro Virginia, sabato sera l’abbia decisa lui, è inutile continuare a leggere…. Su quel campo, UVA, in stagione le ha dominate tutte (erano anche imbattuti in assoluto) e mediamente con uno scarto di 20. Negli ultimi 5 minuti sotto di 7 punti, si interessa della faccenda Q.C. Segna 3 triple che solo un senior del suo spessore può realizzare, porta tutti a +2 e la fa chiudere a Tyus Jones.  

 

G – Malcolm Brogdon (Virginia)

La prima sconfitta stagionale, di cui sopra, i Cavs la vendicano 48 ore dopo a Chapel Hill dove Brogdon e compagni giocano un secondo tempo che, non scherziamo, avrebbe schienato anche i Kentucky Wildcats. Malcolm mostra la solita sobrietà, aggiungendo ball-handling di altissimo livello e letture offensive da guardia destinata ai pro. Chiude con 17, ma è quello che ha fatto sui 28 metri che porta la W a casa…

 

F – Seth Tuttle (Northern Iowa)

Chi ci segue dal primo giorno qualcosa ricorderà... Due vittorie in settimana che portano i Panthers alla 14 del nuovo ranking nazionale. Contro Wichita State, nella prima sfida dopo 33 anni in cui due squadre della Missouri Valley sono entrambe nel ranking, domina in tutte le zone del campo segnandone alla fine 29. Sta tirando con percentuali insensate ed inventando pallacanestro in un modo che molti, solamente a metà marzo, si accorgeranno di aver sottovalutato…

 

F – Montrezl Harrell (Louisville)

Il ragazzo lo conoscete. Palla in mano è tutt’altro che un’impressionista, il colletto non è mai bianco, ma tutto blu, e anche piuttosto scuro. Per il resto, semplicemente non consente alla sua squadra di avere cali mentali, l’ha resa una macchina da guerra in difesa ed a rimbalzo mentre lui sta prendendo casa in tarda lotteria dove gli ottimisti vorrebbero trovare il nuovo Manimal. Carolina in settimana, seppellita sotto i suoi 22 con 15 rimbalzi, ha preso già debitamente nota…

 

C – Frank Kaminsky (Wisconsin)

Sì ragazzi, ci rendiamo conto di non essere particolarmente originali. Ma lui sta passando da “anemico longilineo di scarso interesse pro” a Brad Miller 2.0. Manca cattiveria, tanta ghisa da alzare sopra le spalle, ma l’NBA comincia a vederlo come uno da portare almeno in attacco per allargare il campo e punire sugli scarichi. Chi possa marcare, al momento, non azzardiamo…

 

Di Marco Ridolfi

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