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NCAA 26/12/2014, 18.16

NCAA UNDERGROUND weekly: Kyle Collinsworth &....

I due quintetti della settimana (Unranked e Ranked) e il Voi non sapete quanto è forte...o forse sì

NCAA

VOI NON SAPETE (O FORSE SI….) QUANTO E’ FORTE…

 

G/F – Kyle Collinsworth (BYU)

Una settimana viaggiando a 16 di media con 12 rimbalzi e 5 assist spiega solo parzialmente quello che può fare sul parquet. Kyle è uno dei 3 esterni più versatili del college basket. Può creare dal palleggio con un in-between game di altissima qualità, sa come attaccare il ferro ed ha una serie di movimenti in hang-time spostando la palla con cui recupera con facilità falli e viaggi in lunetta. Rara combinazione di timing e verticalità sotto entrambi i tabelloni lo portano a dei numeri a rimbalzo sorprendenti per un esterno. Dietro marca chiunque tra l’1 e il 3… il legamento crociato saltato lo scorso marzo è decisamente solo un brutto ricordo.

 

SPORTANDO-U. TEAM OF THE WEEK (UNRANKED 

 

G – Kharon Ross (Lehigh)

Falso freshman. Guida i suoi alla vittoria col triplo supplementare a Tempe in casa dei SunDevils, giocando 49 minuti di lussuoso altruismo applicato alla pallacanestro. Nell’overtime, quando ce n’è bisogno, mette due volte il jumper dalla media con cui fa pagare lo switch da situazioni di pick and roll. Finisce con 15 punti, 14 assist e solo 2 perse. Se questi tengono insieme il loro nucleo di giovani (occhio all’erede di Tim Kempton…)  allora attenzione a Lehigh nei prossimi due anni di NCAA.

 

G – Madarious Gibbs (Texas Southern)

Leader della rivoluzione. I tigers piazzano l’upset ad East Lansing e lui ne mette 9 silenziosi con 9 rimbalzi ma soprattutto giocando ogni singolo minuto dei 45 necessari a chiudere la battaglia. Non gioca una pallacanestro particolarmente pulita ma ha cuore senza fine, in difesa è sempre davanti al suo uomo e in attacco se ne va via dal palleggio con facilità e frequenza fastidiosa.

 

G – Rayvonte Rice (Illinois)

A Champaign, Illinois nulla vale di più che vincere il Braggin Rights contro Missouri allo scadere, magari con un tiro da tre punti. E’ esattamente quello di cui è stato protagonista Rayvonte Rice lo scorso sabato, lasciando così la sua firma indelebile nella storia dei Fighting Illini. Rice è, a questo livello, una guardia/ala con una interessante parte alta del corpo e la tendenza al rimbalzo difensivo per attitudine e forza fisica. Ultimamente è cresciuto anche dall’arco dove al momento viaggia col 45%. Ah, ovviamente è nativo di Champaign….

 

F/G – Anthony Brown (Stanford)

Vittoria che il comitato ricorderà bene a Marzo quella contro Texas a domicilio. Anthony ne segna 25 confermando tutto ciò che di buono si sa già a proposito del suo tiro da fuori (4 su 4 da tre) ma aggiungendo un paio di note interessanti a sul suo ball handling e sulla capacità di chiudere attorno al ferro. E’ 1.97 con braccia lunghe e in difesa cambia facilmente sul piccolo in situazione di pick’n roll tra 1 e 3.

 

F – Christian Wood (UNLV)

Forse il nome più caldo tra gli scout NBA in questi giorni. UNLV vince in casa contro Arizona anche grazie ai suoi 24 con 10 rimbalzi. E’ materiale grezzo NBA: magro, lungo con apertura alare sopra la media e con un’intrigante coordinazione fronte a canestro partendo anche oltre l’arco dei 3 punti. Più o meno sai già che andrà a destra in palleggio frontale, ma le braccia lunghe e le movenze felpate lo rendono comunque, a questo livello,  difficile da arginare.

 

SPORTANDO-U. TEAM OF THE WEEK (RANKED TEAM)

 

G – Ryan Arcidiacono (Villanova)

La vittoria in overtime contro Syracuse conferma imbattibilità e il suo controllo totale sulla squadra. Inutile guardare al tabellino per capire chi è Ryan. Lui le partite le vince con cuore, grinta, capacità di prendere decisioni e, più in generale, un raro IQ cestistico.

 

G – Nigel Williams-Goss (Washington)

Gli Huskies battono Oklahoma e rimangono con record perfetto. Grande merito al loro quarterback, altro eroe silenzioso di giornata, senza grandi numeri ma con maturità, senso del gioco e visioni che si traducono in vittorie e statistiche per i compagni. Abbiamo la netta sensazione che se Robert Upshaw a giugno sarà una scelta NBA, qualcosa avrà a che fare col numero 5 dei viola.

 

F – Brice Johnson (UNC)

Ancora in evidenza, questa volta in una vittoria di quelle che pesano contro la (ex) numero 12 Ohio State. Ne mette 18 con 9 rimbalzi, mostrando la sua pallacanestro di versatilità ed atletismo. Corre il campo aperto come un piccolo ed è un classico ormai a Chapel Hill l’alley oop in contropiede col suo uomo 5 metri dietro che rincorre…

 

F/C – Karl-Anthony Towns (Kentucky)

Semplicemente il nostro tributo settimanale alla miglior squadra del college basket. Questa volta ci dedichiamo ad uno dei lunghi con più doti tecniche che ci ricordiamo di aver visto a questo livello negli ultimi 20 anni. Non crediamo sia definibile “partita” quella contro UCLA, ma nel caso avremmo 20 minuti di campo con 10 rimbalzi recuperati praticamente senza neanche volerlo.

 

C – Mike Tobey (Virginia)

Virginia rimane imbattuta e lascia ad Harvard un solo canestro segnato dal campo per l’intero primo tempo! Mike mostra il suo noto “shooting touch” insieme ad una meno nota attitudine difensiva; sorprendendo positivamente per fisicità ed intensità in larghi tratti dell’incontro. Altra brutta notizia per gli avversari di UVA: questi hanno anche il 7 piedi che marca i centri e allarga il campo in attacco…

 

Di Marco Ridolfi

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