Marco Belinelli: Vincere il Three-Point Contest sarebbe un sogno
Belinelli in conference call parla della gara del tiro da tre, delle difficoltà. E parla anche di Gigi Datome, affrontato la scorsa notte
Marco Belinelli degli Spurs è intervenuto in conference call per parlare della partecipazione al Three-Point Contest. Sportando ha avuto modo di partecipare alla Conference Call.
Ecco le parole principali di Marco Belinelli.
Cosa significa partecipare al three point contest. Sicuramente è una cosa importantissima. Sono contento ed anche abbastanza emozionato. E’ una manifestazione importante. I pretendenti sono forti. Cercherò di fare il meglio possibile. Sarà divertente. E’ una cosa nuova, c’è tanto entusiasmo e voglia di fare bene. Cercherò di fare il massimo per fare bene.
Da cosa dipende il miglioramento nel tiro da tre. Mi trovo bene in questa squadra. Mi sono inserito bene nel sistema di gioco. Mi alleno sempre e quella è la cosa più importante. Prima e dopo l’allenamento, Anche il giorno dell’allenamento per essere al meglio per la partita faccio tanti tiri. Sicuramente importante è il sistema di gioco, i miei compagni sanno passare la palla ed io mi devo far trovare nella situazione migliore per prendere tiri facili ed in equilibrio. Tutto sta nel sistema di gioco.
Maggiori difficoltà nel contest. Per me è tutto nuovo. Ho visto le regole per questo contest. Sono cose che vanno allenate e preparate. Tra giovedì e sabato proverò di cercare a prendere i tiri nel tempo necessario. Non è facile ma in questi pochi giorni dovrò allenarmi per fare bene in questa competizione. Sono consapevole del fatto che una convocazione all’All-Star Game sia una cosa importante. Siamo in trasferta da tanti giorni e non ci sto pensando tanto. Dall’angolo e dalla guardia è dove tiro meglio. Da fronte a canestro non ho avuto una percentuale molto buona.
Gigi Datome affrontato la scorsa notte. L’ho visto un po’ giù. Lui è pronto, vorrebbe giocare e dimostrare di poter stare in questo mondo NBA. Lo capisco perché io l’ho provata. So che è veramente dura e che vorresti spaccare il mondo. Non è assolutamente facile. E’ un momento difficile per Gigi. Gli ho detto di non mollare e di usare questa come motivazione per quando sarà chiamato in causa quando dovrà giocare. Non mollare, non mollare non mollare. Deve essere sempre positivo e pensare a se stesso. E’ una persona intelligente e spero che prima o poi gli vengano offerte le possibilità.
Quanti tiri da tre al giorno. Non abbiamo tantissimo tempo per allenarci. C’è poco allenamento. Però cerco sempre di prendere i miei tiri, soprattuto nel prepartita. Ogni giorno prendo più o meno tra i 150 ed i 200 tiri da tre.
Vincere la Gara del tiro da tre cosa porterebbe. Vincerla sarebbe un sogno. Penso che sia normale dire che vado a New Orleans per fare del mio meglio. Avrò attorno a me altri sette avversari molto forti. Penso che sia un piccolo passo importante nella mia carriera. Penso sia importante per la mia immagine. Fare parte di questi tre giorni è un premio al mio sacrificio. A quanto lavoro sempre. E’ una competizione seguita in tutte le parti del mondo. Sono contento di rappresentare l’Italia e la mia piccola città San Giovanni in Persiceto.
Condizione fisica. Sono un po’ raffreddato. La schiena è andata bene. Ho preso una piccola botta. Sto bene, sono solo un po’ raffreddato. Nulla di grave. Pronto alla gara di domani con Boston.
All-Star Game. Ho sempre guardato l’All-Star Game sin da quando sono piccolo.