NBA focus: Marshall è il play del futuro dei Lakers?
Il rendimento del playmaker ex North Carolina è una delle poche note liete della stagione della squadra di Mike D'Antoni
I Lakers hanno perso 17 delle ultime 20 partite e sembrano destinati a tornare nella Draft Lottery. Non succedeva da 9 anni, l'ultima volta in cui hanno scelto tra le prime 14 hanno pescato un certo Andrew Bynum...
Trovare spunti positivi in questa annata non è semplice, e la catena di infortuni non ha certo semplificato il compito di coach D'Antoni.
Qualche singolo comunque si è fatto notare, Xavier Henry, Nick Young e Jordan Hill sono atleti su cui si potrebbe puntare per il futuro, a patto di saperli circondare dalle giuste superstar.
Uno su cui non c'è consenso tra gli addetti ai lavori è Kendall Marshall, arrivato verso fine 2013 dalla D-League e subito pronto a sfruttare la chance creata dagli infortuni dei vari Blake, Nash e Farmar.
La tabella mostra i migliori 25 giocatori NBA per media di assist ogni 100 possessi (solo starters con almeno 10 partite giocate), e Marshall è primo con ben 45, e segue solo Chris Paul e Jose Calderon per rapporto tra assist e palle perse. Chiaramente agevolato dal sistema offensivo di Mike D'Antoni, Marshall non ha fatto altro che confermare le sue doti da passatore sublime, sia in transizione che nel gioco a metà campo. Nelle 15 partite giocate da starter ha medie di 11.9 punti e 11.5 assist con un ottimo 44% da tre.
Gli scettici puntano - a ragione - il dito sui suoi problemi nel difendere sui tanti playmaker/realizzatori che popolano la NBA, difficoltà evidenti sulle quali l'ex North Carolina dovrà lavorare molto. Su 82games.com ci sono a confronto i suoi dati con quelli degli avversari proiettati sui 48 minuti: Marshall distribuisce più assist, tira leggermente meglio ma perde più volte palla e concede 4.7 punti in più.
Avrebbe bisogno di un sistema difensivo adatto a 'nasconderlo', con uno se non due degli altri esterni in grado di marcare al suo posto i playmaker avversari.
I Lakers hanno una team/option che sicuramente eserciteranno sull'ex Tar Heels, se dovesse restare D'Antoni (che di recente ha accostato la sua crescita a quella di Jeremy Lyn nel periodo ai Knicks) probabilmente sarà ancora lui il playmaker titolare. Se con questo roster è andato bene, cosa riuscirà a fare con in più Bryant, la prossima scelta al draft ed eventuali arrivi tra i Free Agent?