NBA weekly: la serie positiva dei Memphis Grizzlies
Dopo una prima parte di stagione al di sotto delle attese i Grizzlies sono prepotentemente rientrati nella corsa ai playoff

Nel primo quarto di regular season i Grizzlies, complice anche gli infortuni dei leader Marc Gasol e Tony Allen, sembravano una squadra in calo, con un gioco forse troppo 'antico' per questa NBA, con diversi veterani in calo ed un salary cap che non concedeva troppo margine di manovra. Dopo 33 partite con un record di 15 vinte e 18 perse era impossibile parlare di playoff, la difesa era crollata al ventiduesimo posto NBA per punti subiti ogni 100 possessi, concedendone ben 105, in netto contrasto con quella del 2012/13, che aveva chiuso seconda dietro i Pacers. Tanti dubbi, più che giustificati, sull'opportunità della scelta di rinunciare all'esperto Lionel Hollins per affidarsi al debuttante Dave Joerger.
Poi qualcosa è cambiato, l'orgoglio dei veterani e qualche aggiunta sul mercato hanno riportato Memphis in corsa per la postseason, con 11 vinte nelle ultime 13 partite giocate. Come i Thunder del mostruoso Kevin Durant.
Buona parte del merito non può non andare all'impatto anche emotivo del rientrante Marc Gasol - 9 vinte su 10 - e ad un Mike Conley decisamente più coinvolto in attacco;
nelle prime 33 partite l'ex Ohio State viaggiava a 17.2 punti, 6.3 assist e 1.5 recuperi di media, il 44% dal campo ed il 34% da tre, con un plus/minus leggermente negativo, dietro solo a Zach Randolph (ha una player option per l'anno prossimo a 16 milioni e mezzo, al centro di alcuni rumors di mercato a fine 2013) responsabilità prese in attacco con il 24% di USG%.
Nelle ultime 13 ha cambiato letteralmente passo in attacco, 20.3 punti con 6.4 assist e 1.7 recuperi, il 48% dal campo ed il 42% da tre, con un plus/minus medio di +7.5.
Conley, attualmente fuori per un problema alla caviglia destra, è giustamente considerato un veterano, avendo alle spalle già 6 stagioni e mezzo di NBA e 35 partite di playoff. Ma in realtà il playmaker dei Grizzlies ha appena 26 anni, e sta crescendo ancora, al punto che c'è chi lo avrebbe voluto tra le riserve del prossimo All Star Game. Non è un giocatore spettacolare, è uno che bada al sodo, simbolo perfetto della mentalità della sua squadra. Ed il suo tanto criticato rinnovo - circa 40 milioni in 5 anni- firmato nel 2010 ora sembra un affarone piuttosto che un problema...
Un altro dei fattori di questa striscia positiva è stato senza dubbio l'atletismo e la dinamicità di due nuovi arrivi, l'ala James Johnson (pescato dalla squadra dei Rockets in D-League,dove viaggiava a cifre irreali, l'ex Wake Forest da buon all-around quale aspira ad essere ha avuto medie di 7.9 punti, 4.4 rimbalzi, 2.8 assist, 1.3 recuperi e 1.6 stoppate in 21 minuti d'impiego a partita. Aggressivo e intenso sempre al limite del fallo, con il suo atletismo e la voglia di emergere ha spesso girato l'inerzia delle partite) e la guardia Courtney Lee .
La tabella mostra i migliori giocatori NBA per plus/minus nelle ultime 13 partite (almeno 7 giocate), e Courtney Lee è al quinto posto assieme a Chris Bosh e DeAndre Jordan.
L'ex Boston con la sua pericolosità al tiro da fuori apre il campo per gli uno contro uno di Randolph in post basso, raramente forza le situazioni e difende duro sugli esterni. Il quintetto con Conley, Lee, Prince, Z-Bo e Marc Gasol ha segnato ben 13.3 punti in più degli avversari ogni 100 possessi, concedendone appena 91.9 (per contestualizzare meglio, i Pacers per la stagione guidano la NBA concedendone 93.1...).
Con Pondexter e Allen fuori per infortunio il suo arrivo è stato provvidenziale. Sarà interessante vedere cosà farà coach Joerger quando riavrà Tony Allen a disposizione; probabilmente la soluzione migliore sarebbe quella di spostare un declinante Tayshaun Prince (6.2 punti e 3.1 rimbalzi con il 39% dal campo) tra le riserve, e utilizzarlo solo nelle 'missioni speciali' contro le small forward sulle quali Lee non può difendere (George, Durant ecc...).
Quando Gasol e Allen torneranno a pieno regime, in un primo turno playoff nessuno vorrà vedersela contro i Grizzlies , che solo lo scorso anno sono arrivati alla finale della Western Conference. Sembra passata una vita, ma non è così....