NBA on fire: Anthony Davis
Il big man dei Pelicans risponde sul campo alla recente esclusione dall'All Star Game
Anthony Davis probabilmente si aspettava la chiamata per la partita delle stelle, che quest'anno si giocherà proprio nella sua New Orleans.
I risultati di squadra non lo hanno di certo favorito, come anche il fatto che nella Western Conference giocano nel suo ruolo diversi mostri sacri della NBA. Ha poco da preoccuparsi comunque l'ex Kentucky, il debutto nella famosa partita è solo rimandato....Un talento del genere ha solo bisogno di evitare gli infortuni per tagliare questo e tanti altri traguardi a cui è destinato.
Spesso, dopo che vengono rese note anche le riserve per l'ASG, gli atleti che si sentono ingiustamente esclusi cercano di dimostrare con ancora più cattiveria agonistica il proprio valore. Lo ha fatto anche Davis:
Nelle ultime 3 - tutte vinte - per lui medie di 25.3 punti, 11.3 rimbalzi, 3 assist, 2 recuperi e 7 (!!!) stoppate, con il 58% da due, l'82% ai liberi ed un plus/minus di +22.
Come già riportato, è il primo giocatore con almeno 22 punti e 6 stoppate in tre partite di fila dal 1990....
I Pelicans hanno per le mani un talento rarissimo, capace di dominare i tabelloni, intimidire chiunque (con 3.3 stoppate a partita è il migliore della lega, secondo Player Tracking concede agli avversari il 44% nelle conclusioni vicino al ferro) ed incidere molto anche in attacco, con un ottimo tiro dalla media e la capacità di battere i pariruolo in ogni situazione dinamica, anche dal palleggio. In pratica il prototipo del big man ideale nella NBA moderna, destinato a dominare. Gli All Star Game arriveranno, eccome se arriveranno.....