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NBA 15/12/2013, 10.05

NBA Biography Fanzone EP.2: Zach Randolph

Secondo appuntamento della rubrica di Sportando sulle biografie dei giocatori del momento.

NBA
"Sembra ormai mai lontano da quella che è diventata la sua Memphis. Una storia fantastica, di un giocatore tanto estroverso quanto talentuoso, cresciuto facendo rimbalzare sull'asfalto in uno stato pazzo per il basket. E sarà proprio un pezzo d'asfalto che lo porterà fra i grandi. A voi la storia di Z-Bo!"

Zachary Randolph nasce il 16 luglio 1981 a Marion, Indiana. Ecco, Indiana. Se cercate su un qualsiasi dizionario americano alla voce Indiana dovrebbe comparire poco sotto fra i sinonimi la parola BASKET.  Lo stato che ama di più il gioco del dottor Naismith, niente luccichii o locali fashion, terra di agricoltori di mais, allevatori di bestiame e palloni che rimbalzano su dell’asfalto rovente. 

Se nasci in questo stato non puoi non farti contagiare dal basketball. Zach vive con poco e nulla in una famiglia senza padre (come un buon 90% delle storie “difficili” che si trovano in NBA). Ma il basket lo attrae fortemente e cresce (altezza e peso, soprattutto il secondo) a pane (se andava bene una volta ogni 2 giorni, mangiava la merendine dei compagni, e in gran quantità) e basket (no, quello tutti i santi giorni).

A 13 anni il suo talento può finalmente sbocciare. Primavera 1994. Un certo Mitch Sturm sta passeggiando durante la propria pausa pranzo nella periferia della città per evitare lo smog e il rumore del centro. Un giorno però decide di fare una strada secondaria senza un motivo preciso (e grazie a quella “stradina” che ora lo abbiamo in NBA invece che chissà dove). Mitch butta l’occhio su un gruppo di ragazzini 13enni, fra cui Zach, che giocano sul campetto a fianco della stradicciola. Tipico gioco da ragazzini che tirano l’impossibile, non la passano mai, e figuriamoci difendere. Mitch si ferma ad osservarli per una decina di minuti, quindi rompe il silenzio per parlare con i ragazzi. Mitch vorrebbe formare una squadra, gli lascia il numero congedandoli “Se mi richiamate sarà divertente, altrimenti alla prossima!”.

Tempo mezza giornata e il telefono di Mitch già squillava. Nacquero così i  “The Untouchables”, tirati avanti dalla buona volontà del signor Sturm e da qualche sponsor di negozietti locali. Si schiacciano ogni settimana in 10 dentro il Suv di Mitch e vanno alla partita sperando di non essere beccati dalla polizia. 

Ecco parlando di polizia, uno dei primi giorni con la nuova squadra entra in un mercatino e ruba via un nuovo paio di jeans sperando di non essere visto. Fu visto eccome. 30 giorni in un carcere giovanile, gli fa piu rabbia dover saltare 2/3 partite che essere gia rinchiuso a 13 anni.


E in quegli anni Randolph mette assieme tutti i movimenti che usa ancora oggi.


Oramai però Z-Bo è gia un gran bel giocatore. Coach Sturm spende ore e ore ogni giorno a perfezionare quel gancio, quel perno, quell’up&under. Sembra proprio creato per il gioco del basket (la sua storia nel football dura appena 2 giorni, quando un offensive lineman lo spalma a terra con un placcaggio a inizio allenamento...)


In un anno in cui gioca con gli Untouchables prima di passare all'High School si fa notare per altre...diciamo stranezze...


Durante una partite viene insultato da un'avversario (12 anni, uno in meno di lui) che gli dice che nonostante sia il più alto fra tutti, non riuscirebbe nemmeno a toccare il ferro. Così, mentre un avversario si posiziona per tirare un libero a causa di un tecnico (suo, di chi può essere d'altronde?), corre, raggiunge canestro opposto, prende la rincorsa e salta con tutte le sue forze. Tocca il ferro con la punta delle dita e si schianta al suolo con un boato che fa girare chiunque nelle vicinanze. Rimane faccia a terra e esce 2 minuti dopo sulle sue gambe senza piu rientrare.


Un'altra volta su +36 coach Sturm gli consente di giocare playmaker. Immaginatevi un orso gigantesco alto e spesso il triplo di qualche altro bambino che porta palla. Eppure, prima azione, batte al palleggio il suo marcatore, il centro avversario (se si possono chiamare cosi quelli che affrontava) gli va contro, passaggio no-look degno di Magic e 2 punti facili regalati al compagno. 

È il momento di andare all'High School, la scelta è per la casalinga Marion HS, alla corte di Pat Mullin (intanto in estate ha preso 10 cm sua di altezza che di girovita).


Marion ora è favoritissima per il titolo statale, Pat lavora Zach sul post, gli insegna il crossover e il perno per cambiare direzione o per proseguire, ma la sua maggiore preoccupazione è Zach fuori dal campo. E non si sbaglierà. È sospeso pochi giorni dopo aver varcato per la prima volta la soglia. Un ragazzo della scuola stava cercando di disfarsi di alcune armi, armettine, come fucili di assalto e armi automatiche. Zach ne prende tre e le porta a casa. Le vuole rivendere per fare qualche dollaro per lui e per la madre. La polizia riceve una soffiata e va a casa Randolph, e lui racconta tutto sorridendo e senza pensare neanche minimamente in che guaio potrebbe finire. Sospeso, stagione finita, come le possibilità di titolo di Marion.


Da Sophomore ottenne la prima citazione nel quintetto ideale della Conference, e le cifre confermano: 17 punti e 12.1 rimbalzi. L'anno successivo diventano 23.2 punti e 16.2 rimbalzi. 


Da Senior usa fisico ed esperienza per dominare ogni aspetto del gioco ed ogni squadra avversaria non fu mai in grado di marcarlo, chiuse l'anno con: 23.7 punti, 14.8 rimbalzi, 3 assist e ben 2.8 stoppate. Guido' la Marion High School alla vittoria del Titolo Statale giocando una finale memorabile contro Bloomington North alla fine dell'incontro le sue cifre parlavano di 28 punti ed 11 rimbalzi... Fu nominato giocatore dell'anno dello Stato dell'Indiana (si, dello stato pazzo del basket!) da parte di Usa Today, venne inserito per la terza volta nel miglior quintetto statale e fu primo quintetto All-American (di tutte le High School americane).


La High School è finita, ed inizia il periodo di manifestazioni estive con l'intento di dichiararsi nel draft 2000. Partecipa inizialmente al Nike Derby Festival Classic e chiude come MVP della manifestazione. Cifre? 39 punti e 24 rimbalzi parlano da soli. Ovviamente non manco' l'appuntamento piu' prestigioso per i Liceali d'America ovvero il McDonald's All-American Game dove si sfidano i migliori giocatori in circolazione passando per LeBron, Howard e ora i vari Wiggins, Parker, ecc... Di nuovo MVP. 23 punti, 15 rimbalzi, 4 assists, 1 stoppata, 1 palla rubata.


Le manifestazioni esitive e le cifre liceali fanno paura, ma la sua attitudine fuori dal parquet anche. Z-Bo è deciso, vuole dichiarasi. Compila addirittura i fogli necessari e poi, la sera (l'ultima per ritirarsi dopo essersi dichiarato), ci ripensa. Dice a sua madre che farà un'anno al college. "La miglior scelta della mia vita" dichiarerà anni dopo.


Andrà per la stagione 2000/2001 alla corte di Tom Izzo, a Michigan State. Randolph scese in campo non senza qualche problema, sia per il peso che per altre variabili, per 33 volte nel suo unico anno del college e colleziono' 10.8 punti e 6.7 rimbalzi. Avrebbe potuto migliorare ancora ed aumentare il suo bagaglio tecnico ma nell'unico anno di Università i suoi voti erano molto scarsi e se riusci' a giocare fu solamente grazie ad un permesso speciale che dichiarava la sua incapacita' di apprendere le materie con la facilita' delle persone comuni. Una delle poche note positive fu il rapporto con coach Izzo: "Non ho mai avuto problemi con lui" dichiarò il coach di Michigan State "tutto ciò che gli chiedevo di fare, lui lo svolgeva senza problemi, basta mandarlo con le persone giuste". 


E in NBA invece fu tutto il contrario. Dichiaratisi per il draft 2001 con il compagno Jason Richardson, fu scelto alla 19 dai Portland Trail Blazers. Proprio nel 2000-01 i Blazers avevano scambiato Jermaine O'Neal per un declinante Dale Davis e un paio di mesi furono abbastanza perche' Portland si rese conto dello sbaglio fatto, ceduto un centro giovane per poco o niente. Ancora una volta la dirigenza del Rose Garden opto' per riscattarsi quindi punto su un centro giovane, con non molta esperienza ma con un potenziale davvero "pauroso" come Zach Randolph.


A Portland gioca dal 2001 al 2007 fra problemi e grandi cifre. Problemi? Molti.


Finisce in galera per aver bevuto alcolici più volte prima dell’età consentita e viene multato constantemente per non cercare di raggiungere il peso forma come imposta dalla dirigenza che lo scelse al draft.


Successivamente nel bel mezzo di un allenamento prese le difese di Qyntel Woods in un’accesa discussione con Patterson, una delle personalità più pericolose dello sport professionistico. Dopo la maxi-rissa Randolph si nascose (letteralmente nascose) nella casa di Dale Davis per paura che Patterson lo trovasse per regolare i conti con i proiettili.


Non passava un mese senza che uno di quei Blazers, i Jail Blazers come furono definiti per le tante personalità diciamo "speciali" che si trovavano in squadra, non avesse problemi con la legge. Per rendersi contro di quanto fossero "JAIL" in una stagione il periodo più lungo senza uno di loro sospeso dalla squadra, dalla lega o dalla polizia, fu di 17 giorni.


Oltre a problemi però anche grandi cifre. Nel 2003/2004 fa 20.1 punti, 10.5 rimbalzi e 2 assist a partita che lo portano a vincere il Most Improved Player per aver migliorato i  8.4 punti e 4.5 rimbalzi del 2002/2003. E nello stesso anno firma un ricco rinnovo contrattuale. 


18.9 punti, 9.6 rimbalzi e 1.9 assist nel 2004/2005.


18 punti, 8 rimbalzi e 1.9 assists nel 2005/2006.


Zach è ormai un giocatore affermato e nel 2006/2007 Portland decide di lottare per il titolo e lui stesso fa record per punti di media 23.6. A questi aggiunge 10.1 rimbalzi e 2.2 assist.


Portland vira a fine stagione. La coppia da sviluppare sarà LaMarcus Aldridge (arrivato nel draft 2006) e Greg Oden (pescato davanti a Kevin Durant come prima assoluta la notte del draft di quell'anno, il 2007). Z-bo oramai è divenuto superfluo. Portand allora pochi minuti dopo la scelta di Oden mette in piedi una trade con i Knicks dove Dickau, Fred Jones, i diritti su Demetris Nichols e lo stesso Randolph venivano mandati a New York come contropartita di Steve Francis (immediatamente tagliato), Channing Frye e una futura chiamata al secondo giro.


New York crede di avere messo sù una possibile contender, che può vantare un frontcourt da circa 230/240 kg in 2 giocatori quali Zach Randolph e Eddy Curry. La stagione la concluderà a 17.6 punti, 10.3 rimbalzi e 2 assist a sera, ma il bilancio si rivelerà poco soddisfacentemente, z-bo finirà ai Clippers dopo l'unico anno a NY. L'intesa coi compagni di squadra, tra cui Baron Dvis, fu abbastanza buona, ma i Clippers non riuscirono nemmeno a qualificarsi ai play-offs (ma tenendo comunque 20+11 di media), poche partite prime rifilò un pugno a Lou Amudson durante la partita contro i Suns per essere (ovviamente) successivamente sospeso.

Il 17 luglio 2009, Zach Randolph viene scambiato ai Memphis Grizzlies in cambio del solo Quentin Richardson. Memphis era una realtà da ricostruire e il contratto di Zach faceva comodo perché in scadenza. Se avesse funzionato un anno ok, altrimenti addio e a mai più. Ovviamente è rimasto e rimarrà lì per molto tempo. Il segno migliore che Zach sia nel posto giusto, oltre ai 21+11 di media del 2009/2010, è il fatto che durante la pausa pranzo passi più tempo a firmare autografi che a mangiare. E nello stesso anno viene pure convocato per la prima volta per l'All Star Game.


Per le tre stagioni successive Zach manterrà 18+12 di media, ma il legame con la città e i suoi tifosi si rafforzerà moltissimo. Va a trovare i bambini nelle scuole, fa volontariato, e il gesto di regalare la maglia a un bambino malato nell'ultima partita testimonia quanto sia cambiato. Ogni anno Marion celebra lo “Zach Randolph Day”, il 1° Luglio. Se un domani veramente Memphis lo scambiasse state pur certi di vederlo durante l’estate ancora lì ad allenarsi, perché ormai fa parte della comunità.


Se passate per Marion e lo incontrate non esitate a stringergli la mano. Ah, andate anche baciare il suolo di quella stradina di periferia al fianco del suo campetto, senza quell'asfalto nono lo conosceremmo affatto. 


Per Sportando, Leonardo Genta (CelticLG)

© Riproduzione riservata
E. Carchia

E. Carchia

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 22 Commenti
  • Kobebryant8 17/12/2013, 15.57 Mobile

    Complimenti ma quanti anni hai? Come fai a scrivere questi articoli e dove trovi le informazioni?

  • Scaldabagno90 15/12/2013, 22.54 Mobile
    Citazione ( CelticLG 15/12/2013 @ 22:05 )

    Innanzitutto ti ringrazio per i complimenti ;) Putroppo io sono relativamente "giovane" su questo sport i playoff 2010 pensa che in quell'anno non sapevo manco cosa foss l'NBA, per la biografia se posso ci metto esoerienza personali che ho visto e ...

    Non immaginavo che seguissi l'NBA da così poco...! Allora ti faccio ancora più complimenti..! Continua così e buon lavoro

  • CelticLG 15/12/2013, 22.05 Mobile
    Citazione ( Scaldabagno90 15/12/2013 @ 16:30 )

    Se posso permettermi una critica (del tutto soggettiva) avrei letto volentieri dei playoff di tre anni fa, e cioè il punto più alto della carriera di Randolph. Raramente si vede un giocatore trascinare una squadra come ha fatto lui in quel modo! er ...

    Innanzitutto ti ringrazio per i complimenti ;)


    Putroppo io sono relativamente "giovane" su questo sport i playoff 2010 pensa che in quell'anno non sapevo manco cosa foss l'NBA, per la biografia se posso ci metto esoerienza personali che ho visto e/o sentito ma ho un bagaglio cestistico ben limitato, quindi oltre all'infanzia e il college che son le parti che mi vengono meglio la parte nba la imbottisco con le cifre e gli episodi strani dei giocatori, per esempio con la biografia di CP3 non ho neanche messo la parte NBA perché l'infanzia era gia ben lunga.


    Detto questo grazie ancora e spero che ti piacciano le biografie settimanali successive ;)

  • Scaldabagno90 15/12/2013, 16.30 Mobile

    Se posso permettermi una critica (del tutto soggettiva) avrei letto volentieri dei playoff di tre anni fa, e cioè il punto più alto della carriera di Randolph. Raramente si vede un giocatore trascinare una squadra come ha fatto lui in quel modo! era stato veramente esaltante ed epico direi. Prestazioni scolpite nella pietra dei playoff Nba che lo includono nel club dei più grandi.

  • Scaldabagno90 15/12/2013, 16.26 Mobile

    Bravissimo, bellissimo articolo!

  • Yebbas 15/12/2013, 14.50

    CelticLG Oh gran lavoro caro .

  • CelticLG 15/12/2013, 14.47 Mobile
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    <3

  • Theanswer2 15/12/2013, 14.19 Mobile

    E bravo il nostro buffa personale :)

  • Leo976ers 15/12/2013, 13.59 Mobile

    Grande Leo, bell articolo e ZBo giocatore davvero interessante e che non conoscevo così benr

  • TWolwerine 15/12/2013, 13.23

    Grande articolo su uno dei più simpatici e sempre più rari, tecnicamente parlando, della lega

  • CP3MVP 15/12/2013, 13.22 Mobile

    Grande CelticLG! :) .. Bell'articolo e bella storia quella di z-bo ..

  • WPacers 15/12/2013, 13.10 Mobile

    Complimenti davvero un Bell articolo.

  • David 15/12/2013, 12.57

    Bell'articolo ragazzo. Tra l'altro Z-Bo porta con se una storia simpaticissima, e l'hai saputa raccontare a dovere.

  • ElbowPass 15/12/2013, 12.46

    Complimenti per il bellissimo lavoro, all'altezza del personaggio e della sua storia! Bello che un mondo fatto di business e professionismo abbia comunque fatto si che un ragazzo di enorme talento ma grande instabilità crescesse e trovasse la sua dimensione come uomo.. è stato un lungo percorso ma a volte le sliding doors della vita fanno si che si realizzi quello che mai mai ti saresti aspettato. Auguri a Z-Bo, spero si parlino lui e chi di dovere per trovare una soluzione che soddisfi tutti.. d'altronde sempre business rimane, ma sarebbe un peccato finisse come ormai pare inevitabile!

  • TheDream2 15/12/2013, 12.42

    Una bella storia!

  • CelticLG 15/12/2013, 12.26 Mobile
    Citazione ( LelouchViBritannia 15/12/2013 @ 12:08 )

    E bravo Leo altro bel pezzo #goodjob

    Thanks bro ;)


    Grazie a tutti :D

  • LelouchViBritannia Account Verificato 15/12/2013, 12.08 Mobile

    E bravo Leo altro bel pezzo #goodjob

  • BrunoforBulls21 15/12/2013, 11.17 Mobile

    Bell articolo non la conoscevo proprio la storia di z-bo

  • MichyVL 15/12/2013, 11.13 Mobile

    Bellissimo articolo su uno dei miei giocatori preferiti...complimenti :)

  • Marcus 15/12/2013, 10.39 Mobile

    Bravo LG!

  • DAngeloRussell 15/12/2013, 10.22

    articolo molto bello e interessante, bel lavoro