Problemi a New York: analisi del momento nero dei Knicks
Un'analisi del momento negativo dei Knicks
La squadra allenata da Coach Mike Woodson è apparsa incapace di prendere il controllo della gara, rimanendo spesso indietro nel punteggio, oltre che mal gestirla nei pochi vantaggi acquisiti o chiuderla nei finali di partita.
I problemi maggiori vanno imputati ad uno scarso controllo gestionale del coach, scevro totalmente di una figura che ne faccia la voce sul campo. Nella passata stagione, tale ruolo veniva rivestito da Jason Kidd, ma l'ex Mavericks è passato ad allenare i cugini dei Brooklyn Nets. La sua assenza ha portato a galla tutti i limiti di Raymond Felton, dimostrando di non avere assolutamente l'appeal dialettico del suo predecessore.
La critica feroce punta il dito soprattutto su Carmelo Anthony. Nonostante le statistiche da All-Star, la stella dei Knicks sta dimostrando di non essere il leader completo di cui i Knicks hanno bisogno, ovvero un uomo capace di mettersi al servizio della squadra sia offensivamente che difensivamente. Il prodotto di Syracuse infatti mette a referto 2.8 assist in 39 minuti di media ma perde 2.4 palloni che annulla totalmente il numero delle assistenze.
Nonostante i 25.6 punti di media di 'Melo, a livello generale i dati offensivi sono preoccupanti: New York è 24esima per punti segnati, 29esima per rimbalzi conquistati (di cui 30esima per quelli difensivi) e 29esima per tiri liberi tirati. Segni di un attacco stazionario e prevedibile che si concentra solo sull'1 contro 1 di tiratori dal palleggio come Anthony e Bargnani, precludendo l'utilizzo di penetrazioni che porterebbero ad un numero maggiore di falli fischiati e tiri più comodi sugli scarichi.
L'assenza di Tyson Chandler a centro area, è una defezione molto importante nell'economia Knicks visto che apre le porte ad un numero considerevole di canestri comodi subiti dalla difesa. La cosa che fa più riflettere è il finora mancato rimpiazzo del Centro, dato che il ruolo è gestito in abbinato da Andrea Bargnani e Kenyon Martin molto lontani dall'apporto difensivo richiesto.
A vedere questi New York, saltano in mente i Lakers della scorsa stagione, ovvero un ammasso di talento messo assieme senza un criterio concreto. L'allora ed attuale coach Mike D'Antoni (ex Knicks) soleva commentare così: "Nessuno portava acqua, Tutti volevano bere", riferendosi alla disunione della squadra.
Credo che nessuna frase fosse più azzeccata.
Una squadra è forte solo se si stringe intorno alle difficoltà e collabora per poterne uscire più forti e arricchiti, anche se in quel periodo qualcuno si vede costretto a fare cose diverse dalle solite. Non importa. Questo è un gioco di squadra e non va dimenticato.
Intanto Carmelo Anthony ha già fatto sapere alla stampa newyorkese, già velenosa di suo, che testerà la Free Agency nell'estate 2014.
Se il buongiorno si vede dal mattino..