Belinelli, l'ennesimo 'affare' degli Spurs?
Il Beli ha iniziato alla grande la sua esperienza con la franchigia texana
Probabilmente sono finiti gli aggettivi adatti per descrivere la continuità ad altissimo livello dei San Antonio Spurs, d'altronde non è un caso che tante squadre NBA hanno pescato dal loro staff - sia tecnico che manageriale- negli ultimi tempi. L'aspetto forse più sorprendente è il modo sempre diverso con cui riescono ad integrare la produttività dell'ormai storico trio Duncan-Parker-Ginobili - attorno ai 30 milioni di dollari totali di salario, circa 35 la scorsa stagione, oltre 45 due anni fa - senza spendere esageratamente - secondo Mark Deeks dal 2001 al 2013 i texani hanno pagato 12.597.554 dollari di luxury tax, meno di altre 14 squadre nello stesso periodo...-.
Nella offseason Buford e Popovich hanno preferito confermare Tiago Splitter - con lui in campo la squadra concede 0.87 punti ogni possesso, cifra che sale a 0.996 quando il brasiliano è in panchina- ed aggiungere Marco Belinelli (biennale da poco più di 5.5 milioni) e Jeff Ayres al posto di Gary Neal e DeJuan Blair (primo NBA per percentuale di rimbalzi offensivi presi tra giocatori con almeno 10 minuti a partita). I due nuovi hanno dato subito una mano, con Belinelli che è addirittura il migliore NBA per percentuale dalla lunga distanza con il 56.3%, dato che migliora ulteriormente nelle partite giocate all'AT&T Center:
Siamo a 16 su 25 in 9 partite...
Il Beli è parte integrante del vero motore della partenza a razzo della squadra, ovvero le riserve; il quintetto composto da Mills, Belinelli, Ginobili, Diaw e Ayres ha la miglior differenza tra punti segnati e punti subiti ogni 100 possessi di qualunque altro lineup utilizzato almeno 50 minuti in tutta la NBA. Guardando più a fondo nei dati sui lineup da 4,3 o 2 giocatori usati dagli Spurs, emerge chiaramente il notevole apporto alla causa dell'ex Chicago Bulls, sempre presente nelle migliori combinazioni sia per punti segnati che per differenza tra punti segnati e subiti ogni 100 possessi - ad esempio nei 55 minuti giocati con Diaw, Duncan e Parker la squadra ha segnato 1.43 punti ogni possesso tirando oltre il 60% sia da due che da tre con un plus/minus di +36 -.
Le sue prestazioni unite a quelle dei suoi colleghi nella second unit , Diaw e Ginobili in primis ma anche il razzente Patty Mills (secondo player tracking l'australiano è , al pari di Toney Douglas, il giocatore NBA con la più alta velocità media), stanno consentendo a Popovich di non spremere troppo già da ora Duncan e company - di solito il minutaggio delle stelle cala dopo l'All Star Game-, con l'ovvio intento di preservarli dagli infortuni e dalla stanchezza, per arrivare ai playoff nella migliore condizione possibile. Magari sperando che al posto di Ray Allen ci sia un nostro connazionale ad infilare il tiro da tre che decide la stagione....