Boston Celtics Prewiew 2013/2014
La preview sui Boston Celtics
Boston Celtics Prewiew 2013/2014
Conference: Eastern
Division: Atlantic
Arrivi: Kelly Olynyk (C, Draft) , Gerald Wallace (F, Trade), Kris Humphries (F, Trade), MarShon Brooks (G, Trade), Keith Bogans (G, Trade), Vitor Faverani (C, Free Agency), Phil Pressey (G, Free Agency), Fab Melo (C, Trade).
Partenze: Kevin Garnett (F, Trade), Paul Pierce (F, Trade), Jason Terry (G, Trade), D.J. White (G, Trade), Fab Melo (C, Trade), Kris Joseph (G, Trade).
ROSTER
Guard: Keith Bogans, Avery Bradley, MarShon Brooks, Jordan Crawford, Courtney Lee, Phil Pressey (Non Garantito), Rajon Rondo.
Forward: Brandon Bass, Jeff Green, Kris Humphries, Jared Sullinger, Gerald Wallace.
Center: Vitor Faverani, Kelly Olynyk.
Head-coach: Brad Stevens
Probabile quintetto base:
PG: Rondo
SG: Bradley
SF: Wallace/Green
PF: Green/Sullinger/Olynyk
C: Humpries/Olynyk
Il 30 ottobre i Boston Celtics apriranno la loro stagione contro i Toronto Raptors. Sarà un difficile periodo di ricostruzione dopo i recenti successi dell’era Pierce-Garnett conclusa quest’estate con il (durissimo) passaggio dello storico duo ai Brooklyn Nets.
Dopo anni e anni di inseguimento al titolo è giunto il momento di smantellare una bella fetta di squadra e cominciare a ricostruire su alcune pietre basilari della squadra
In questa stagione di pura transizione gli obbiettivi principali saranno raggiungere una buona scelta in lottery, recuperare le condizioni fisiche di alcuni giocatori non solidissimi (Rondo su tutti) e la crescita di alcuni giovani davvero interessanti (Sullinger, Brooks e Olynyk, ma occhio alle possibili sorprese Pressey e Faverani, duo con buonissimi numeri in preseason). Insomma una stagione con molte novità rispetto agli anni passati.
La prima è proprio quella del Coach. Brad Stevens proviene dal mondo dei college (allenando Butler e portandola ben 2 volte in finale, con un gruppo ben coeso senza veri leader, infatti l'unico giocatore NBA degno di nota uscito dalla propria università è Gordon Hayward), che ha firmato un contratto molto lungo (ben 6 anni!) , e gode della fiducia di Ainge e della proprietà. Spetterà a lui il compito di amalgamare fin da subito veterani e giovani promesse, considerando poi che – sul medio, lungo periodo – i Celtics avranno una caterva di prime scelte arrivate dalle trades estive.
Parlando della squadra, il roster e’ cambiato nettamente dalla scorsa stagione, un po’ per necessità salariali (con l'obbiettivo di scendere sotto la Luxury Tax, ottenuta tardivamente solo con il taglio del non garantito di Donte Greene) e un po’ per via della famosissima trade che ha portato KG e l'ormai ex capitano Paul Pierce verso New York, sponda Brookyln Nets, senza strappare qualche lacrima ai tifosi biancoverdi.
Guardiamo il roster ruolo per ruolo per capire l'ossatura della squadra:
Playmaker:
Aspettando con fiducia e senza mettere fretta il ritorno di Rajon Rondo ,presumibilmente verso Dicembre/Gennaio, Boston si ritrova con alcuni dilemmi nel ruolo. Può Avery Bradley adattarsi stabilmente al ruolo come l'anno scorso? La difesa non manca, ma non ruolo non calza a pennello, ma purtroppo non è stato il giocatore a decidere, lo spostamento da guardia a play è dovuto alle scarse condizione fisica di Rondo, mentre una buona alternativa (oltre che scommessa) può essere Phil Pressey giovane regista proveniente dai Missouri Tiger che nonostante il suo fisico sotto la media (1,80 cm per 79 kg) può ritagliarsi il suo spazio: A) perché e’ l’unico in rosa di ruolo B) per le buone cifre in preseason (5 punti e 5 assist in 18 minuti), ma putroppo l'inesperienza e tendenza a perdere un po troppi palloni fa pensare che non sarà lui, almeno a inizio stagione, la PG titolare, per il resto si può contare anche Jordan Crawford, buon palleggiatore ma poco utile al sistema della squadra in questo momento. Servirebbe un buon playmaker che dia tanti assist per innescare i veri Sullinger, Brooks, Wallace e Humpries, e si potrebbe fare un pensierino a Marshall in caso taglio.
Guardie:
Quando Rajon tornerà in squadra la posizione di guardia titolare sarà occupata da Bradley per formare così un duo di tutto rispetto, però fino a quando il play ex Kentucky non tornerà sarà il turno di Courtney Lee, in cerca di riscatto dopo una deludente stagione sotto l'allenatore che lo aveva tanto desiderato in estate
Non troveranno molto spazio i vari Crawford e Bogans che non fanno parte del progetto e che dovrebbero abbandonare la squadra nel giro di qualche anno (sopratutto perché il secondo ha 10 milioni per i prossimi 2 anni non garantiti), che saranno utili più come veterani e uomini di spogliatoio più che come giocatori.
Intriga invece moltissimo la soluzione MarShon Brooks, scelto proprio dai Celtics nel Draft 2011 ma subito girato ai Nets, che ha saputo mostrare il suo grande potenziale e la sua abilità offensiva prima di finire completamente oscurato da Joe Johnson, attenti a lui, che se migliora anche la difesa può essere a piacevole sorpresa.
Ala piccola:
Tra questo ruolo e quello di ala grande i riflettori sono puntati su Jeff Green, chiamato a mostrare tutto il suo potenziale, a far vedere la sua dote di leadership (sopratutto ora che mancherà per un po Rondo) e dimostrare di valere quei 9 milioni stagionali firmati dopo l'anno di assenza per seri problemi cardiaci. È lui una delle basi di questa ricorstruzione.
Gerald Wallace potrebbe partire al suo fianco da titolare ma con molti meno minuti, oppure potrebbe essere usato per farlo rifiatare. Totalmente fuori progetto (ha già dichiarato di non amare le ricostruzioni) Ainge proverà a piazzare via lui e i suoi 10 milioni da qualche parte, magari per qualche scelta, ma non sembrano esserci moltissimi pretendenti. Anzi.
Ala grande:
Un'unica parola per descrivere questo ruolo: sovraffollamento. Il più interessante è sicuramente Jared Sullinger, che però riferisce ultimamente di avere ancora qualche problema alla schiena dall'intervento della scorsa primavera, quindi in caso di sua mancanza è pronto l’esperto Brandon Bass alla sua terza stagione in Massachusetts, giocatore non da grandi cifre ma molto affidabile in caso di necessità mentre molto interesse suscita Kelly Olynyk, la grande sorpresa della Summer League di Orlando (miglior marcatore con ben 25 punti di media), da C a Gonzaga è stato preso, provato e sembra rendere meglio da Ala Grande riesce a mostrare le sue doti di tiratore (abile anche oltre l'arco) e non soffre Kg e cm rispetto ai centri NBA avversari. Di sicuro avrà moltissimo spazio e tanta fiducia, pezzo importante della ricostruzione.
Ultimo ma non ultimo: Kris Humpries, che con il suo lauto stipendio (12 milioni!) in scadenza a fine della stagione, dovrà dimostrare di tornare quello che quando partiva in quintetto coi Nets è sempre andato in doppia-doppia, ma molto più probabile il suo utilizzo almeno dall'inizio, come annunciato dallo stesso coach Stevens, il suo utilizzo nel ruolo di C titolare.
Centro
La posizione più scoperta di tutte. L'unico centro di ruolo è il brasiliano Vitor Faverani, che sbarca in NBA all’età di 27 anni dopo una carriera pressoché anonima in Spagna, ma che ha saputo zittire gli scettici con una buona preseason (7 PT e 5 RIM in soli 15 minuti di utilizzo) e mettendo anche in mostra le sue doti quando gli si ha dato minuti (15 PT + 7 RIM + 6 stoppate contro Brookyn) di lui si sa che adora molto il gioco offensivo, e gia dopo il primo giorno di Camp il neo giovane coach ha già speso parole di elogio nei suoi confronti. Designati magari a lottare per un posto se continua così, ma si crede che all’inizio gli sarà preferito proprio Humphries che porta in dote esperienza, rimbalzi e difesa.
Per l'opening night il quintetto potrebbe essere composto da Bradley/Lee/Green/Bass/Humphries, mentre con il recupero di Rondo sarà molto interessante vedere un quintetto Rondo/Bradley/Green/Sullinger/Olynyk, quintetto molto promettente, intrigante e che sa molto di futuro.
Bloccati pesantemente alla soglia della Luxury i Celtics non sembrano avere grosse probabilità di acquisire grandi giocatori, ma piuttosto relegare qualche giocatore poco utile o contrattone (Crawford, Bogans, Humpries, Wallace) per ottenere un po di spazio salariale e raccattare qualche scelte. E non è improbabile (tutt'altro) il sacrificio di Rajon Rondo, ma solo nel caso si possa arrivare a qualcosa di interessante.
Vero che l’Est è sempre un rebus, e una posizione nel tabellone dei playoffs non è così irraggiungibile (se escludiamo le prime della classe Miami, Indiana, New York, Chicago e Brooklyn, gli altri 3 posti restano disponibili per tutti, anche se Cavs e Wizards sembrano esserci un gradino avanti o più), ma purtroppo non sarà una grossa stagione proficua, si arriverà circa al 10/11 posto, cioè non una bellissima scelta in lottery e neanche i PO. Ma almeno ci sono i giovani, sperando ci possano trainare verso un nuovo periodo di successi, e la possibilità di appendere un Banner com scritto "18" il prima possibile.