Nano Press
Facebook Twitter Instagram Google+ YouTube RSS Feed Italiano English Türkiye
NBA 08/10/2013, 13.38

Ranking NBA 2013-2014: Eastern Conference

Ecco la scala di forza dei team secondo Sportando

NBA

Vi proponiamo il primo ranking NBA secondo Sportando. Oggi analizziamo la rinnovata forza della Eastern Conference e la grossa spaccatura che si è creata tra le contender e il resto dei team.


1) INDIANA PACERS


Dopo tante stagioni di costruzione attraverso draft e free agency Indiana sembra finalmente arrivata alla stagione giusta per cercare di vincere il titolo. La squadra di Frank Vogel potrà finalmente contare salvo infortuni su un roster da assoluta contender e copertissimo in ogni reparto per poter lanciare la volata al primo titolo NBA della storia. I tempi sembrano poter essere maturi in quanto il mercato ci consegna una squadra (la stessa che la scorsa stagione perse la finalissima solo dopo 7 gare) rinforzata dagli innesti di Scola, Hill (dal draft) e Copeland e con un Paul George fresco di rinnovo per cinque anni a cifre astronomiche. La squadra ha perso il fautore del grande sistema di gioco dei Pacers, tale ben noto Brian Shaw, che si è accasato a Denver; ma potrà contare sulla grande esperienza da allenatore di Nate McMillan, al ritorno su una panchina dopo la lunga esperienza in Oregon. La squadra è sostanzialmente disegnata a immagine somiglianza del coach dal mentore Larry Bird. Iniziata ai tempi di Jim O’Brien e finalizzata da Frank Vogel, il demiurgo che l’ha resa una squadra difensivamente quasi impenetrabile ed offensivamente pericolosa più o meno da ogni posizione, oltre a dar ad essa la coscienza del ruolo e dell’obiettivo per cui gioca. Da un paio d’anni Indiana è la squadra più accreditata per essere l’anti-Miami e questo, anche data la quasi immobilità degli Heat sul mercato, impone loro la decisiva scelta, ossia se lottare per l’anello o prepararsi al viaggio verso il ridimensionamento salariale, obbligatorio con le nuove regole della luxury tax. La situazione di Indiana questa stagione ricorda quella di Oklahoma City due stagioni fa, prima che le ragioni di salario indebolissero la macchina quasi perfetta di Durant e soci. L’obiettivo quest’anno è uno solo: si gioca per vincere, e lo si fa per tanti motivi: per ridare lustro ai piccoli mercati (sempre che Indianapolis possa essere considerata piccola), per stoppare la corsa al three-peat di Miami e per consacrare il lavoro di uno staff e di una società che non ha eguali nell’NBA; in fin dei conti stiamo parlando di uno dei migliori, se non addirittura del migliore. Il comparto tecnico può far sognare in grande e il gioco che verrà ancora un filo migliorato ci fa porre la squadra al primo posto assoluto nel ranking della eastern conference. La pressione è al massimo storico. Pacers siete in grado di esaltarvi su di essa?


2) MIAMI HEAT


Due degli otto promessi da LeBron alla fine sono arrivati, ma la strada verso il terzo consecutivo pare quest’anno veramente dura. Gli Heat sono e rimangono la squadra con le individualità migliori nell’NBA con distacco assoluto sulle altre, ma quest’anno potrebbe non bastare. La squadra di Miami ha mostrato carattere quando negli scorsi playoff ha rischiato per ben due volte di capitolare davanti prima ai Pacers e poi soprattutto agli Spurs. Se non ci fosse stato Ray Allen ora parleremmo di ben altra situazione. I bicampioni in carica quest’anno si troveranno di fronte finalmente un comparto di squadre altamente competitive anche nella eastern conference e questo (finalmente) ridurrà il divario con l’altra sponda di America cestistica rendendo le sfide più interessanti ed equilibrate. L’idea che Miami possa incontrare sulla sua strada Indiana, Chicago, New York e Brooklyn fa comprendere come non sarà per nulla facile ripetersi. LeBron James ha giurato di essere migliorato ancora, ma se lui è la garanzia, rimangono molti altri dubbi: Bosh è sempre stato alterno e Wade sta dando segni di affaticamento fisico sempre più evidenti. La sensazione che si ha è che la scommessa Greg Oden sia molto più che un semplice tentativo di far rinascere uno dei più sfortunati giocatori d’America, ma abbia proprio una pesante valenza tecnica per dare equilibri sotto ai tabelloni al roster degli Heat. Miami si confermerà ancora una volta squadra difensivamente complicata e offensivamente molto difficile da difendere, sia per il battaglione di tiratori a disposizione di Erik Spoelstra, sia perché James pare arrivato alla maturazione definitiva per consacrarsi nella storia se non come il migliore di sempre (lì ci sarà sempre qualche dibattito) almeno come uno dei primi tre. Il three-peat è il traguardo dei grandissimi, ma proprio per questo in tanti sono caduti nel momento di fare il salto nella storia. Una cosa comunque resta sicura: chi ha il coraggio di scommettere contro LeBron e soci?


3) CHICAGO BULLS


E’ l’ora di Rose e Rose non si fa più attendere. La stella dei Bulls, lo scorso anno ai box per il grave infortunio che subì nei playoff 2012, non si nasconde più e lancia la candidatura dei Bulls per il titolo NBA. Sicuramente la stessa cosa deve aver pensato il GM Gar Forman, che ha lasciato sostanzialmente immutato il roster della squadra rimpiazzando semplicemente Marco Belinelli con il più difensivo Mike Dunleavy jr. La squadra è completa e coriacea, nonché pronta ad esaltarsi e a trasformarsi in rebus per gli attacchi avversari, che dovranno vedersela con il sistema difensivo approntato e limato negli anni da coach Tom Thibodeau. I Bulls giocano bene, molto meglio della gran parte delle squadre NBA e si muovono sul parquet come un monolite granitico; hanno dimostrato grande carattere la passata stagione eliminando i più quotati Nets e giocandosela fino allo stremo con i Miami Heat. Passare allo United Center da anni non è più una passeggiata per nessuno e quest’anno lo sarà ancora di meno in quanto Rose e compagnia sembrano carichi e pronti a dare fino all’ultima goccia di sangue. Mettiamo assolutamente i Bulls nel limbo delle squadre che se la giocheranno per la vittoria finale. Rimane ancora qualcosa da rivedere sotto canestro dove Joakim Noah avrà un enorme bisogno di minuti di riposo questa stagione, dopo aver tirato il carro per tutta la stagione passata mettendo insieme prestazioni di altissimo profilo offensivo e soprattutto difensivo. L’esplosivo mix di talento e di esperienza, unito alla grande tenacia difensiva fanno assomigliare l’ex squadra di Michael Jordan agli Spurs della passata stagione. Rose è meno ragionatore di Parker ma più realizzatore e qualora fosse pienamente recuperato parleremmo della migliore combo-guard del pianeta. Se i Bulls riuscissero a trovare un cambio di Noah più affidabile di Mohammed ci sarebbe sinceramente difficile considerarli inferiori agli Heat e ai Pacers. Pronti a far scricchiolare le certezze e a guastare il pasto dei vincitori da tutti designati.


4) BROOKLYN NETS


Un record i Nets lo hanno già fatto. La squadra del presidente Prokhorov ha polverizzato il precedente record dei Lakers dello scorso anno e ha oltrepassato la soglia dei 100 milioni di salari che pongono Brooklyn come la squadra più costosa della storia dell’NBA. Costosa sinonimo di vincente? Questo è difficile dirlo e ad essere onesti i Nets sembrano ancora leggermente inferiori alle tre sopracitate pur avendo fatto notevoli passi avanti. L’idea di Billy King è chiara: si cercano giocatori che abbiano vinto anelli e che siano abituati a segnare quando si deve, quello che mancò la scorsa stagione. Aver portato a casa Pierce e Garnett in cambio di riserve varie pare un colpo di mercato di notevole spessore che ha alzato tasso tecnico e di esperienza della squadra. I Nets hanno veramente tutto: Jeff Van Gundy ha addirittura sostenuto che lo starting five di Brooklyn sia il più forte della storia dell’NBA. Aggiungiamo alla panca giocatori come Kirilenko, Jason Terry e l’ottimo Blatche per completare una squadra ipercompetitiva e profondissima. Cosa può fermarli? L’età complessiva del roster. Garnett e Pierce hanno tante stagioni alle spalle, mentre Williams e Johnson sembrano in parabola discendente. Diventa fondamentale il contributo di Brook Lopez, che reduce da una grandissima stagione (senza infortuni tra le altre cose) è chiamato al salto di qualità per raggiungere il livello dei centri più forti del pianeta. L’altra incognita che i Nets si trovano ad affrontare è l’inesperienza da head-coach di Jason Kidd, sorpresa assoluta, passato in una settimana da giocatore dei Knicks ad allenatore dei Nets finendo con un arresto per guida in stato di ebrezza. Per dargli manforte la dirigenza gli ha affiancato Lawrence Frank, un assistant coach da oltre 2 milioni di dollari annuali, ma non è detto che basti. La copertina finale che abbiamo sui Nets è di una squadra con potenziale per vincere il titolo, ma che per raggiungerlo deve vincere quelle due scommesse che la dirigenza si è giocata. Intanto dopo tanti anni finalmente si infiammerà di nuovo il derby della Grande Mela, che può contare su due squadre contender e che hanno tantissime possibilità (se lo augurano tutti) di incrociarsi in un turno di playoff anche molto avanzato e di dar vita ad una derby da fuoco alle polveri.


5) NEW YORK KNICKS


Dopo qualche anno di scelte oculate al draft e di grande lavoro in free agency i Knicks si ripresentano sul palcoscenico come squadra che può lottare per il titolo. Sicuramente sarà contento il vulcanico presidente James Dolan, che per l’occasione non ha perso l’occasione di dare un’altra ritoccatina ai prezzi dei biglietti al Garden facendoli pagare cifre astronomiche. Non si può comunque dire che la cifra non possa valere lo spettacolo. La squadra è completa e rinforzata in tutti i settori e può contare finalmente su un’ala grande completementare sia a Chandler, sia a Carmelo Anthony, il nostro Andrea Bargnani, prelevato dai Raptors per qualche panchinaro troppo pagato e tanti giocatori ai confini della panchina. Se, e ripetiamo se, Bargnani entrasse nella mentalità del gioco e del clima della grande Mela siamo pur certi che i Knicks diventerebbero un incrocio pericolosissimo per qualsiasi avversario. La crescita di Shumpert, la fresca gioventù arrivata dal draft e il rinnovato pacchetto lunghi non possono che rendere New York una contender quasi al livello delle squadre sopra citate. Manca ancora qualcosa per rivaleggiare con le prime 3 e la scorsa serie contro i Pacers lo ha dimostrato. New York è andata troppo a sprazzi e non sempre ha dato, anche per colpa di una catena di infortuni abbattutasi sul Garden, una continuità difensiva al proprio gioco. Ora se da un punto di vista difensivo non si registrano grandissimi miglioramenti (solo Metta World Peace sembra essere tra i nuovi in grado di alzare il tasso tecnico in fase di non posesso), è dal punto di vista offensivo che la squadra sembra essere estremamente più forte dello scorso anno: le bocche di fuoco sono almeno radoppiate e se Melo conferma i suoi miglioramenti anche nella lettura del gioco l’attacco dei Knicks girerà in maniera perfetta o quasi (lo scorso anno a lungo è stata la migliore squadra del campionato nel tiro da 3 punti). Il clima che si respira è di grande fiducia e il desiderio di tornare ai fasti di una volta sono un vero stimolo per vivere una stagione molto più che esaltante. Si può migliorare la semifinale di conference dello scorso anno? Avversari e infortuni permettendo assolutamente sì.


6) DETROIT PISTONS


Probabilmente insieme a Portland e Cleveland è la squadra più migliorata rispetto alla passata annata e ha inoltre ancora lo spazio salariale per rinforzarsi ulteriormente e conservare pedine fondamentali per la ricostruzione. Tom Gores ha optato per allargare i cordoni in un periodo in cui la città sta vivendo una crisi drammatica dovuta al tracollo del mercato automobilistico, e questa volta il GM Joe Dumars sembra finalmente averci preso giusto. Josh Smith è un prezioso innesto, che si è ulteriormente impreziosito da quando Greg Monroe ha iniziato a litigare sul rinnovo del contratto. L’idea di puntare su Smith e Drummond come coppia di lunghi pare assolutamente plausibile e l’innesto di Datome, a cifre grosse per una matricola, ma irrisorie per gli standard NBA, già ha messo in guardia i media americani come possibile steal molto più pesante di quanto si possa immaginare. La scelta al draft di Kentavious Caldwell-Pope può provocare giudizi assolutamente contrastanti e soggettivi, ma dato il fallimento certificato di Stuckey (in scadenza e destinato a lasciare i Pistons) puntare sul ragazzo pare quasi un obbligo. La squadra necessita di equilibrio e non sembra ad occhio che Brandon Jennings possa essre l’uomo ideale per fornirlo, ma per dargli più lezioni su come si vince e su come si gestisce Dumars ha ripescato la vecchia volpe Billups, uno che qualcosina da quelle parti ha lasciato negli anni. La gestione del roster talentuoso ma di difficile bilanciamento è nelle mani di Maurcie Cheeks, uno che nella sua carriera ha gestito gente come Sheed Wallace e Zi-Bo, e che comunque avrà il suo bel da fare per dare una quadratura in entrambe le fasi a questa squadra. Jennings, che ritrova dopo anni Datome, è già entrato a gamba tesa sui suoi ex compagni di Milwaukee e ha ribattezzato i Pistons la nuova Lob City; chissà che Dumars non gli abbia ricordato che Lob City è sinonimo di squadra spettacolare ma perdente. I Pistons comunque dopo le Big-5 sono assolutamente la squadra più talentuosa e coperta nel roster di tutta la eastern conference e hanno diverse chance di poter conquistare finalmente i playoff dopo anni di scempi cestitici e di manovre sbagliate in free agency.


7) CLEVELAND CAVALIERS


Il dopo LeBron è adesso. L’ex squadra del prescelto sembra finalmente giunta alla fine del proprio purgatorio e pronta a ripresentarsi con ambizione e sfrontatezza alla post season. Decisivo il grande lavoro del GM Chris Grant, che ha costruito la squadra nuova attraverso scelte giuste (nonostante siano state piuttosto inattese) al draft e che ha, dopo qualche anno di secca di dollari, potuto sbizzarrirsi anche in free agency. Cleveland tra le squadre da post season è la più flessibile e potenzialmente ancora migliorabile. Kyrie Irving si trova finalmente con un comparto di lunghi di assoluto livello (sui quali pende enormemente la condizione fisica di Andrew Bynum) e un backcourt giovane ed affamato, in netto miglioramento stagione dopo stagione. Alla squadra manca solamente un’ala piccola (e non a caso un’ala piccola) per completare un quintetto con Irving-Waiters-Bennett e Bynum di assoluta prospettiva e con enormi potenzialità. Ci si affida per questa stagione ai miglioramenti di Earl Clark e ai soliti voli di Alonzo Gee, ma l’attesa è tutta per la prossima annata, quando si capirà se il prescelto o chi per lui verrà a completare lo scacchiere. Nel frattempo Cleveland è attesa ad una stagione dove deve divertirsi e far divertire il pubblico. La squadra è profonda e ben strutturata. La zona play è coperta per un quinquennio con Irving e Jack a cambiarlo. In mezzo se Bynum ritorna quello dei tempi dei Lakers la squadra si ritrova anche uno dei migliori centri NBA a prezzo di saldo. Insomma ci sono tutte le prerogative per poter considerare il signor Grant come il prossimo GM dell’Anno NBA. Personalmente riteniamo che si potesse scegliere meglio di Mike Brown in panchina, ma il ritorno dell’ex coach da un ulteriore tocco nostalgico per far ripensare quella che fu la più forte Cleveland della storia dell’NBA. L’obiettivo noto è almeno raggiungere quel livello nei prossimi anni e poi giocarsela finchè sarà possibile per conquistare il primo titolo NBA della storia. A Cleveland in vento è assolutamente cambiato e il bello per tifosi e città inizia adesso.


8) WASHINGTON WIZARDS


Sebbene le prospettive siano differenti Washington può essere considerata alla stregua di Cleveland. La squadra dopo anni di anonimato sembra aver intrapreso la strada virtuosa, costruendo attraverso il draft e allevando quanto di buono c’era in casa. Certo magari ora come ora Ted Leonsis qualche morso al labbro deve esserselo tirato ripensando a quando cassò James Harden temendo un Rashard Lewis bis, ma Bradley Beal sembra potersi giocare carte abbastanza buone da lenirgli il dispiacere. L’ultima pescata, quella di Otto Porter jr. completa un roster giovane ed interessante, che deve sperare di poter ritrovare un Nené sano per poter disputare una solida stagione e accedere alla post season. In un’annata dove molti cercheranno la prima scelta Washington cerca risposte alla politica intrapresa e di levarsi qualche soddisfazione per riempire di nuovo gli spalti del Verizon Center. Il roster ha le carte in regola per fare ciò e i rinnovi a cifre contenute (escluso Wall) hanno confermato ciò che di buono c’era nel roster mantenendo comunque un monte salari non troppo alto. Il prossimo anno poi si dovrà cercare un pivot di grande livello, per rimpiazzare Emeka Okafor. La partita sul rendimento futuro degli Wizards si gioca molto su quello. Per ora come per Cleveland l’obiettivo è la post-season con l’idea di divertirsi e far divertire. La stagione che arriva sarà anche il definitivo banco di prova per l’allenatore Randy Wittman. Lui più di tutti sa di giocarsi molto nella stagione che arriva, perché se dovesse centrare un’altra stagione perdente la sua carriera rischierebbe di uscirne irrimediabilmente compromessa. A Washington si aspettano solo che la grande massa di talento a disposizione inizi a dare i frutti sperati, perché i fasti del passato sembrano ormai lontani ere geologiche.


9) ATLANTA HAWKS


Si poteva fare di meglio in questa post season per quanto concerne gli Hawks, ma la squadra sembra poter rimanere ancora qualche anno abbastanza competitiva. Il lavoro del GM Danny Ferry è difficile da stabilire, perché se da un lato conserva una discreta flessibilità salariale, dall’altro si scontra inevitabilmente con qualche grossolano errore riguardante i rinnovi. Iniziamo dal faraonico contratto con cui decide di mantenere Kyle Korver nella squadra e proseguiamo con Jeff Teague, pareggiato a peso d’oro dopo l’offer sheet di Milwaukee. Nessuno nega che i ragazzi abbiano talento, ma spendere 15 milioni di $ per loro due sembra veramente troppo. Le cose buone comunque sono parecchie: partendo dal concetto di base caro a Houston, ossia mantenere la squadra competitiva in attesa di sparare il colpo grosso, il roster viene puntellato con Paul Millsap, Elton Brand e la saggia pescata al draft Dennis Schroeder. L’idea migliore di Ferry è quella di dare a Mike Budenholzer la panchina della squadra, per cercare di ricreare una sorta di sistema San Antonio che faccia almeno ipotizzare al freddo pubblico della Philips Arena l’idea che si vada nella giusta direzione per il futuro. Proprio qui si entra nel problema pregnante del basket ad Atlanta: lo scarso pubblico. Da anni la Philips Arena è uno dei palazzi meno frequentati e dove il tifo è meno caldo. L’obiettivo degli Hawks, da anni nel cosidetto di limbo di squadra né vincente né perdente, è quello di confermare la post season e continuare a costruire in attesa del grande giocatore da firmare, ma per attirare veramente la gente al palazzo occorrerebbe una squadra o altamente spettacolare o altamente vincente. Per il momento gli Hawks non possono proporre nulla del genere, ma se è stato scelto Mike Budenholzer come capo-allenatore ed egli, dopo 17 anni da assistant-coach di Popovich, ha accettato l’incarico, significa che qualcosa bolle nel cervellotico pentolone della dirigenza della squadra.


10) BOSTON CELTICS


Ricostruzione! Quando non c’è pensi che possa essere doverosa per il futuro, ma quando arriva non vorresti mai averla iniziata. Specialmente se la squadra che deve ricostruire si chiama Boston, la più titolata squadra della storia dell’NBA. Come tutti i cicli che si rispettino, si chiude in pompa magna azzerando con il passato. Solo Rondo è rimasto in un roster che nel giro di qualche settimana ha visto le partenze di Pierce, Garnett e Doc Rivers. Per rimpiazzarlo è arrivato il giovane rampante coach da Butler University, tale Brad Stevens, annunciato tra lo stupore generale con un contratto di sei anni e che già ha fatto presa su gran parte dei giocatori per la vitalità e la modernità del proprio basket. La contraddizione nella quale si trova ad operare il buon Brad è che la società si aspetta una stagione perdente per poter pescare bene al draft, mentre egli vorrebbe dimostrare le proprie qualità stupendo qualche platea. Il mercato gli ha portato in dote i pesanti contratti di Gerald Wallace e Kris Humphreis, che dovranno amalgamarsi con chi è rimasto di “buono” dalla passata stagione. L’ala Jeff Green si è già candidato come go-to-guy della squadra, mentre ci si aspettano cose interessanti da Kelly Olynyk, pescata al draft di quest’anno mediante uno scambio che ha impressionato in summer league e sul quale Rajon Rondo, non proprio il più loquace dei giocatori, ha speso parole importanti, definendolo “il miglior passatore della squadra dopo di lui”. L’obiettivo di Boston è veramente difficile da capire, perché sembra trovarsi proprio nel mezzo, in quella zona di record che oscilla tra le 32 e le 37 vittorie annuali, che non portano ai playoff, né procurano una chiamata alta al draft salvo miracoli delle palline magiche. Cosa stia bollendo nella testa di Danny Ainge non è per nulla chiaro e non lo è stato dal primo momento, quando ha imbastito una trade per Pierce e Garnett che ha portato in dote sì scelte (basse) ma anche vari contratti inutili e pure piuttosto lunghi. Non era meglio, anche per una questione di rispetto verso il capitano, far scadere Pierce e tradare il solo Garnett? In tutto questa indecisione a Brooklyn ringraziano.


11)  MILWAUKEE BUCKS


Costruire a Milwaukee senza il rischio di strapagare giocatori inadeguati non è facile, ma la fortuna dei Bucks è che lo staff e la dirigenza sanno come muoversi . I problemi di Milwaukee sono ben altri: il palazzo è vecchio e Adam Silver si è già attivato per spingere Herb Kohl a finanziarne uno nuovo in stile Sacramento Kings, poi c’è il problema della scarsa appetibilità della città, che è disprezzata da molti per il clima rigido e la poca varietà di offerte extralavorative che può proporre (figurarsi che Jennings pur di lasciarla si è accasato a Detroit di corsa). La squadra comunque nel comparto tecnico si mostra costruita in maniera solida e senza strafare. Si da una chance ad O.J. Mayo con un triennale e grosse responsabilitò, mentre si erge a simbolo il centro Larry Sanders, uno dei giocatori esplosi nelle ultime due stagioni, che ha accettato volentieri di rimanere nella squadra e ha già battibeccato con Jennings riguardo a come si giocava la passata stagione. Il resto della squadra è puntellato con Gary Neal dagli Spurs, uno utile sempre e comunque su entrambi i lati del campo, Carlos Delfino e la scommessa al draft Giannis Antetokounmpo. Proprio il giovane greco dal nome impronunciabile sembra aver dato un minimo di entusiasmo maggiore alla città nei confronti del basket. Di lui si dice un gran bene come di tanti altri ed il contesto per mostrare subito qualcosa di concreto ce l’ha assolutamente servito. La squadra inoltre sarà allenata dall’ex Atlanta Larry Drew. L’ex degli Hawks, da sempre uno dei più sottovalutati dell’NBA, ha già dimostrato di saper amalgamare diversi tipi di roster e sembra una scelta molto oculata per iniziare a costruire qualcosa. Dal punto di vista tecnico la squadra può anche levarsi delle soddisfazioni, anche se risulta difficile poter raggiungere i playoff a causa del pesante miglioramento apportato da franchigie che lo scorso anno hanno deluso largamente (vedi Cleveland e vedi Detroit). Ad ogni modo la situazione di Milwaukee potrà evolvere in diverse maniere e siamo certi che John Hammond e soci risolveranno i dilemmi inerenti al roster e parte economica con grande precisione. Ciò che accade fuori dal palazzo è tutto nelle mani di Kohl.


12) CHARLOTTE BOBCATS


Da squadra materasso a squadra “in cerca di un’identità” non sembra un passo tanto grosso o tanto prestigioso, ma se Michael Jordan dopo anni ha aperto i cordoni della borsa offrendo un contratto grosso al centro Al Jefferson significa che qualcosa nella sua testa è cambiato. I Bobcats non saranno una squadra forte nemmeno la prossima stagione, ma finalmente invece di bivaccare nei bassifondi senza meta e senza orgoglio potranno iniziare a costruire un sistema di gioco. Mike Dunlap è stato silurato (ingiustamente) e al suo posto è arrivato l’assistente dei Lakers Steve Clifford, con un triennale piuttosto oneroso per gli standard del team, che si porta dietro la fama di allenatore estremamente abile a insegnare difesa e copertura. Il vero problema dei Bobcats la scorsa stagione era stato il pacchetto lunghi completamente inadueguato, che aveva obbligato il duo Walker-Henderson a prendersi tantissimi tiri e a segnare in coppia quasi 34 punti di media. Il settore lunghi pertanto è stato rivisitato ed oltre a Jefferson si è aggiunto anche il rinnovo del prezioso McRoberts e la scommessa di Cody Zeller dal draft (scommessa su cui molti hanno storto il naso). La squadra potrà contare la prossima stagione su un roster ben bilanciato che potrebbe anche levarsi qualche soddisfazione. Ci teniamo a elogiare ciò che hanno fatto i Bobcats quest’estate, quando nonostante un draft in arrivo molto ricco hanno optato per cercare la campagna di rafforzamento invece che giocare a predere come più illustri team che dopo analizzeremo. Nel momento in cui tutti giocano per Wiggins, i Bobcats giocano per ritrovarsi, per ritrovare tifosi e palazzo pieno e per preparare un sistema di squadra già rodato in attesa che ritorni lo storico nome Hornets.E’ assolutamente evidente come nei quadri dirigenziali dei Bobcats abbiano compreso che un’altra stagione disastrosa potrebbe svelare risvolti economici davvero pericolosi per il team, il cui appeal è al minimo assoluto sia nel franchising sia nei biglietti e nella campagna abbonamenti. In attesa degli Hornets occorre lavorare bene e sperare che Michael Kidd-Gilchrist migliori al tiro, perché molto di ciò che di buono aveva fatto al college lo ha già fatto vedere la scorsa stagione.


13) TORONTO RAPTORS


Inizia la disamina delle squadre che giocheranno per Wiggins. Toronto, che può contare anche sul maggiore gradimento del giocatore nativo proprio della città sul lago Ontario, ha sostanzialmente confermato lo stesso roster della passata stagione (coahc compreso) liberandosi solo della zavorra Bargnani, come pietra di tutti i mali del team. Il Mago, che di sicuro peggio non è capitato, avrà la possibilità di dimostrare a New York il suo valore spesso oscurato in Canada da colpe non solo sue, mentre chi dovrà dimostrare qualcosa è il coach Dwane Casey. Il GM Masai Ujiri, il più pagato dell’NBA, lo ha confermato anche per la prossima stagione e se pare difficilissimo ipotizzare un’estensione contrattuale la prossima estate (Ujiri ha sempre Karl in testa) resta comunque un’opportunità per dare un senso ad un roster troppo confusionario, con giocatori doppioni e molti cascati lì a caso per far numero. Rudy Gay è il perno su cui si costruirà a meno che non si arrivi a Wiggins, mentre Kyle Lowry sembra alla sua ultima stagione a meno che non dimostri cose mirabolanti in ciò che rimane del suo anno di contratto. Si prospetta una gigantesca ricostruzione per la squadra nella prossima estate, anche se ci pare difficile immaginare un qualsiasi tipo di disegno nella testa di Masai. Per cosa può giocare Toronto? Molti dei giocatori del roster sono individualisti e giocheranno per sé stessi, altri giocheranno per il contratto nuovo e altri ancora per ottenere la conferma nell’NBA. Onestamente il lavoro di quest’anno per coach Casey nella livellatura della squadra a disposizione ci sembra davvero complesso da analizzare e prevedere nelle sue molteplici possibilità. Un dato su cui bisogna riflettere però c’è: da quando è arrivato Gay il record dei Raptors è 18-18. Confermarlo pare difficile, ma non è un dato da sottovalutare se qualche incastro entrasse nel verso giusto. Il problema è come trovare quel verso. A Casey l’arduo compito ed a Masai l’ardua sentenza finale.


14) ORLANDO MAGIC


Ad Orlando ci si aspetta un’altra stagione perdente per poter fare un’altra pescata come si deve al roster e confidando nel fatto che Victor Oladipo sia stata la scelta giusta. Fino a questo momento il GM Rob Henningan ha fatto pochi errori e vinto molte scommesse, ma sa che per arrivare allo step successivo l’appuntamento è per la prossima tornata di draft. I Magic hanno serie possibilità di ottenere la prima chiamata, ma dovranno vedersela con squadre anche più deboli di loro. Ciò che c’è di buono verrà allevato da coach Jacques Vaughn, che ha già impiantato un’idea di gioco nonostante il record pessimo la scorsa stagione e poi si valuterà il resto. L’obiettivo non dichiarato è la prima chiamata e l’immbolità sul mercato ne è la controprova. Dalla free agency arrivano solo il lungo di rotazione Jason Maxiell e il cambio play Ronnie Price, uscito dalla naftalina dopo una stagione con pochissime apparizioni. Henningan non prova nemmeno a pescare qualche giocatore dall’Europa come invece fanno tante altre squadre, cosa che invece avrebbe potuto fare se non altro per variare leggermente lo spettacolo che si vedrà all’Amway Center. Orlando conterà anche il prossimo anno sull’ossatura definita l’annata passata: il centro montenegrino Nikola Vucevic (recordman di rimbalzi nella storia della franchigia) è atteso al salto di qualità definitivo dopo essere stata la rivelazione dell’anno passato, mentre Tobias Harris e Arron Afflalo daranno solidità al reparto esterni. La squadra potrà finalmente liberarsi del contrattone esagerato di Hedo Turkoglu e si avvicinano anche le scadenze di Nelson e Glen Davis. Nel giro di due stagioni il roster dei Magic sarà completamente modificato e la squadra avrà un nuovo volto. È ben noto che l’obiettivo finale di questo piano sia l’anello, anche se per adesso pare lontano come Marte quando si guarda in cielo.


15) PHILADELPHIA 76ERS


“Buongiorno a tutti il mio nome è Sam Hinkie…e qui ora comando io”. Questo il tono che nella città dell’amore fraterno si respira da qualche mese. Il nuovo GM Sam Hinkie, scuola Morey, ha subito messo mano al roster della squadra e ha fatto un repulisti di gente che non si è dimostrata attaccata alla maglia (vedi Bynum, neanche chiamato per il rinnovo che con Tony DiLeo pareva scontato). Certo le scommesse che si prende sono davvero grosse, ma il giovane GM mostra un fegato decisionale che pochi hanno e questo deve far ben sperare. I 76ers allo stato attuale sono di gran lunga la peggiore squadra della eastern conference e anche la peggiore dell’NBA, ma solo per mancanza di esperienza, non certo per il talento. Guardano a Hinkie e al suo modo di operare si ha subito la sensazione che egli avesse già tutto in testa prima ancora di mettere piede nel suo ufficio, come se qui si giocasse a “se fossi il GM dei Sixiers farei così”. La scommessa iniziale è semplice: sacrifico la certezza Holiday per giocarmi il duo Nerlens Noel-Michael Carter-Williams. Andata. Poi scelgo di valutare il bistrattato e bizzoso Royce White in cambio di una scelta bassissima. Andata. Poi con tutta calma mi scelgo un allenatore che abbia la mia immagine e somiglianza. La scelta cade su Brett Brown che appena arrivato affonda la mannaia sullo staff e fa tabula rasa di tutto ciò che eredita dal precedente coaching staff, per avere a detta sua “solo assistenti a lui fidati”. La stagione che sta per arrivare per i Sixiers rischia di essere davvero pesantissima nel record vinte-perse, oltre a non garantire nemmeno la certezza della prima chiamata. L’obiettivo è quello di valutare i tanti giovani a disposizione per vedere se hanno le carte giuste per far parte dei piani futuri dei Sixiers. A tal proposito si valuteranno Vander Blue, il sopracitato Royce White, Hollis Thompson, Khalif Wyatt e l’ex Lakers Darius Morris. Philadelphia offre una diversa modalità del cosidetto tank, cambiando moltissimo, l’esatto opposto di ciò che fa Orlando. Su quale dei due sia la scelta vincente può essere bello scommetterci, ma non è il caso di far pronostici.

© Riproduzione riservata
E. Trapani

E. Trapani

Potrebbero interessarti
Comments Occorre essere registrati per poter commentare 54 Commenti

Pagina di 2

  • David 26/10/2013, 12.36

    A proposito, non vedere Miami prima della lista mi pare un delitto nonchè un caso di miopia clamoroso.

  • David 26/10/2013, 12.36

    Topolino è "più affidabile di Mohammed"

  • RedNation 09/10/2013, 01.01
    Citazione ( SmallMarket 08/10/2013 @ 14:00 )

    Grazie per la fiducia, ma sono ancora gli Heat la squadra da battere a Est. PS: Holiday non è stato l'MIP della scorsa stagione

    Oh adesso c'ho pensato...prima frase candidata a "gufata dell'anno" xD

  • sircharles2 08/10/2013, 23.28
    Citazione ( blackberry 08/10/2013 @ 22:52 )

    no!!stavolta mi hai fregato...credevo stessi facendo una disamina seria stavolta...

    Io credo che voi siate leggermente avvantaggiati dal fatto di avere un gioco comunque più collaudato, noi abbiamo cambiato molto quest'anno, secondo me all'inizio faticheremo, poi piano piano verremo fuori.

  • blackberry 08/10/2013, 22.52
    Citazione ( sircharles2 08/10/2013 @ 22:19 )

    Non si intuiva che era provocatorio? :) comunque io tengo Lopez.

    no!!stavolta mi hai fregato...credevo stessi facendo una disamina seria stavolta...

  • sircharles2 08/10/2013, 22.19 Mobile
    Citazione ( blackberry 08/10/2013 @ 18:14 )

    bhe dai...sul superiori possiamo discuterne am sul "non di poco" po si va a esagerare.... ok che in cabina di regia siete molto meglio avendo DWill e noi Ciccio Felton, poi avete JJ che ok che prende 22 e passa ma è un ottimo giocatore niente più, ...

    Non si intuiva che era provocatorio? :) comunque io tengo Lopez.

  • pierloandlarry 08/10/2013, 22.07 Mobile

    Secondo me Heat prima di Indiana e i miei Celtics li vedo dietro di almeno un paio di posizioni in griglia

  • TWolves92 08/10/2013, 22.06 Mobile
    Citazione ( Goooo 08/10/2013 @ 14:18 )

    Secondo me siamo la sesta forza ad est, ma l'importante quest'anno è tornare nel basket che conta, mi accontenterei anche di un ottavo posto, gli infortuni faranno la differenza quest'anno per molte squadre ad est...RISE UP CLEVELAND

    Lo spero vivamente,ve lo meritate davvero,ma le condizioni di Bennet come sono?

  • TWolves92 08/10/2013, 22.04 Mobile

    Indiana alla 1 mi sembra eccessiva,si sono una squadra costruita benissimo,si avranno un milione di stimoli più di Miami e si da 2 anni a questa parte ci stupiscono con annate stupende,e se come dice un detto la 3 e' la volta buona,puo' essere il loro anno,ma Miami se dice di giocare(ed e' ovvio che lo farà)rimane superiore,in più se i Nets tengono nei suoi componenti essenziali(ed e' una cosa dubbia,ma e' ovvio che l'annata super può capitare a tutti,e io un Garnett 38enne e un Pierce 34enne me li gioco comunque con West e Co.)secondo me anche Brooklyn e' superiore ai Pacers,,per il resto dopo Miami vedo i Bulls,poi Pacers/Nets,e poi come da copione qui sopra.

  • Nemesys 08/10/2013, 21.51

    Ho letto bene indiana numero 1!?MA dai... Grande Phila dobbiamo vincere 10 partite!

  • marcovnere71 08/10/2013, 20.18 Mobile
    Citazione ( marcovnere71 08/10/2013 @ 20:15 )

    Quoto al 99%. Su Indiana forse si può puntare per la rs ma ai playoff pesa ancora troppo, mille volte purtroppo, LBJ. Stellare. Inarrivabile... Il giudizio sui nets in particolare e uguale al mio

    PS: x il mio ranking mi riserbo ancora qulche giorno x analizzare bene i roster e non subire l' influenza di certi amici troppo più esperti di me sul mondo NBA :)

  • marcovnere71 08/10/2013, 20.15 Mobile
    Citazione ( Yebbas 08/10/2013 @ 16:05 )

    Il ranking e' fatto bene , Detroit assolutamente merita il posto . Per me alla fine pure Indiana . L'unica cosa che penso e' che i Nets arriveranno in finale a est. Vediamo se mi sbaglio . Ma troppo talento, troppi vincenti , troppa panchina, e la co ...

    Quoto al 99%. Su Indiana forse si può puntare per la rs ma ai playoff pesa ancora troppo, mille volte purtroppo, LBJ. Stellare. Inarrivabile... Il giudizio sui nets in particolare e uguale al mio

  • HisAirness 08/10/2013, 19.59

    Miami e Indiana su tutte almeno sulla carta (con gli Heat davanti in quanto campioni uscenti e per la presenza del 6), mettere in ordine le 2 squadre di NY e i Bulls è veramente difficile, dietro gruppone formato da Cleveland, Washington, Detroit, Atlanta e perché no, Toronto (squadra costruita coi piedi ma comunque in Canada talento sparso ce n'è eccome).

  • RedNation 08/10/2013, 19.53
    Citazione ( NOLAHORNETS 08/10/2013 @ 18:34 )

    Grazie mille veramente

    Prego :)

  • rooster 08/10/2013, 19.16

    Onestamente io avrei invertito Miami e Indiana (gli Heat penso debbano essere primi solo per il fatto che sono la squadra da battere). Io poi vedo i Cavs più forti di Detroit e gli Hawks più forti dei Wizards. Quindi per me le prime 8 sono: Miami-Indiana-Chicago-Nets-Knicks-Cavs-Pistons-Hawks

  • Pito 08/10/2013, 18.51 Mobile
    Citazione ( blackberry 08/10/2013 @ 18:14 )

    bhe dai...sul superiori possiamo discuterne am sul "non di poco" po si va a esagerare.... ok che in cabina di regia siete molto meglio avendo DWill e noi Ciccio Felton, poi avete JJ che ok che prende 22 e passa ma è un ottimo giocatore niente più, ...

    Dico la mia.....a play.....vabbe passiamo oltre....iso joe è strapagato ma credo dia ancora la paga a jr e shump....forse sarà meno incisivo durante la rs....ma poi nei PO esce il talento di questo clutch player.....shump ottimo difensore ma chiedere ai bulls come ha tenuto in piedi in nets con i tiri decisivi l'anno scorso.....come ali piccole siete messi meglio.....sperando che melo non continui ad accentrare il gioco.....ad ali grandi sono in disaccordo.....kg è sicuramente in declino,ma come riserva ha blatche che è uno dei più incisivi lunghi dalla panca della lega.....poi a centri non sono comparabili proprio per quello che hai detto tu,troppo diversi.....da considerare poi l'esperienza che i giocatori hanno.....le partite decisive già giocate(e vinte) dagli uomini dei nets....

  • NOLAHORNETS 08/10/2013, 18.34
    Citazione ( RedNation 08/10/2013 @ 15:13 )

    Vai qua http://it.rojadirecta.org/ poi premi sulla scritta piccola "forum" (e' appena sotto la scritta grande ROJADIRECTA), poi vai su "Partidos en descarga (Full matches)", cerca la partita che t'interessa, clicca, poi scegli il tipo di file che pre ...

    Grazie mille veramente

  • Anubi 08/10/2013, 18.19

    Concordo con le prime 5 posizioni, stiamo sempre parlando del ranking #1 della stagione, di una stagione che deve ancora cominciare, pero vedo Indiana che si e` giocata alla pari la serie con Miami, molto piu lunga dalla panca, vedo Miami non troppo dissimile da quella dell'anno scorso con la scommessa Oden e B-Easy, scommesse difficilissime ma pagherebbero premi altissimi, ma sarebbe piu o meno come vincere alla lotteria, in piu Miami ha 1 anno in piu (anche Indiana ma avere un roster di ultratrentenni o quasi non aiuta) e 2 titoli che possono averla saziata un attimino. In piu fattore da prendere in considerazione il #6 oramai ha un milione di Km, potrebbe anche dopo 10 anni avere qualche problemino fisico (e li la barca naviga piu o meno come il Titanic in quel caso) anche solo per la legge dei grandi numeri. Dalla 5 alla 12 puo succedere di tutto, anche l'anno scorso Cavs e Wiz dovevano finalmente competere e a Cle si sono presi la #1 al draft, puo succedere davvero di tutto, io penso che purtroppo pero anche quest'anno a est andranno uno o un paio di record ridicoli (se paragonati dall'altra parte)... another year.

  • blackberry 08/10/2013, 18.14
    Citazione ( sircharles2 08/10/2013 @ 14:55 )

    A livello di roster vi siamo superiori e non di poco, poi il rendimento si vedrà, per quanto riguarda la prima posizione credo spetti ancora agli Heat.

    bhe dai...sul superiori possiamo discuterne am sul "non di poco" po si va a esagerare.... ok che in cabina di regia siete molto meglio avendo DWill e noi Ciccio Felton, poi avete JJ che ok che prende 22 e passa ma è un ottimo giocatore niente più, e uno come Shumpert lo può tenere tranquillamente, senza contare che poi Iso Joe lo vede col binoclo JR...ala piccola Pierce e Kirilenko Vs Melo e MWP..direi che la discussione non la apriamo per quanto ci sia orgiglio in PP....ale grandi avete Garnett che non può giocare tantissimo altrimenti scoppia, in attacco ha perso molto e in difesa il ns Andrea con la sua rapidità potrebbe metterlo in grossissima difficoltà, anche se in un confronto diretto si prenderà un bel pò di gomitate in bocca da KG, ma direi che se il Mago recupera fiduca, contro KG può fare canestro in qualsiasi modo a mio avviso dato che non riuscirà a stargli dietro per molto se non a saccagnate....poi avete Blatche che è un ottimo giocatore,anche se dalle lune a piaciemnto, e noi abbiamo qual cadavere di Stat, che se però recuperato e volenteroso, averlo al 100% (allo stato attuale della sua età ed usura ginocchia) per 15-20 minuti potrebbe essere un lusso che nessuno ha in NBA..poi centri Lopez Vs Chandler, il prima un centro offensivo, il secondo difensivo (il miglio centro difensivo a mio avviso e non perchè è ns) e che non scambierei con Brook mai....perciò ripeto discutiamone tranquillamente sul fatto che il vs roster potrebbe essere migliore del nostro, ma sul fatto che possa esserlo di gran lunga mi fai ridere...

  • andrewtoney 08/10/2013, 17.41

    purtroppo la certezza è phila ultimissima..... servirebbe un miracolo..... al vertice mi sembra che le prime 5 siano di un altra categoria e difficilmente classificabili in un pronostico, non rieco a immaginare una gerarchia solida.... mi lascia molto dubbioso la conduzione tecnica dei nets, ma verrò smentito di sicuro

  • Ironclaw 08/10/2013, 17.20
    Citazione ( TheAnswer 08/10/2013 @ 15:54 )

    Io dico: 1) Heat 2) Pacers 3) Knicks 4) Nets 5) Bulls 6) Pistons 7) Cavs 8) Wizards 9) Hawks 10) Bucks 11) Raptors 12) Celtics 13) Bobcats 14) Magic 15) 76ers ...in generale il livello dell'est si è alzato molto, le prime 5 potrebbero essere tutte ...

    concordo su tutte le posizioni, il livello si è alzato ma avremo una frattura non da poco, squadre che lotteranno per i playoff e squadre che lotteranno per il peggior record, diciamo che 8-9 squadre si possono eventualmente intervallare di posto (Chicago con NY o Nets, Cavs con Detroit) ma avremo anche 4-5 che tenderanno verso il basso

  • VUELLE4EVER 08/10/2013, 16.51 Mobile
    Citazione ( Mettawp 08/10/2013 @ 14:54 )

    Digli poco...ognuna delle prime 5 con James sarebbe automaticamente la favorita al titolo.

    Beh se mettessi lebron in una delle altre potresti anche non giocare...

  • Yebbas 08/10/2013, 16.05 Mobile

    Il ranking e' fatto bene , Detroit assolutamente merita il posto . Per me alla fine pure Indiana . L'unica cosa che penso e' che i Nets arriveranno in finale a est. Vediamo se mi sbaglio . Ma troppo talento, troppi vincenti , troppa panchina, e la consapevolezza di avere solo una o due chance .

  • Pito 08/10/2013, 16.04

    mi pare quest anno una conference molto spezzettata che dividerei in 4 gruppi:CONTENDENTI,CORSA PLAYOFF,MEDIOCRITA',TANKING..........nel primo gruppo metto le 5 sopra elencate,con però miami avanti ai pacers....credo sinceramente che ad ovest solo gli spurs possano competere con queste 5 corazzate........nel secondo gruppo metto in ordine washington,pistons,cleveland,atlanta.....che lotteranno per i 3 posti rimanenti,il livello di queste squadre è molto simile.......poi nel gruppo mediocrità metto(sempre in ordine) toronto(che però non mi sorprenderei a vederla lottare per i PO),bucks,celtics e bobcats......e infine il gruppo di fanteam per wiggins: orlando e ..........................philly

  • KingJames2 08/10/2013, 16.03 Mobile

    Secondo me Charlotte Toronto e Milwaukee sono superiori a Boston

  • TheAnswer 08/10/2013, 15.54

    Io dico: 1) Heat 2) Pacers 3) Knicks 4) Nets 5) Bulls 6) Pistons 7) Cavs 8) Wizards 9) Hawks 10) Bucks 11) Raptors 12) Celtics 13) Bobcats 14) Magic 15) 76ers ...in generale il livello dell'est si è alzato molto, le prime 5 potrebbero essere tutte serie candidate al titolo (a me piacciono molto i Knicks), Pistons, Cavs e Wizards sono invece migliorate molto e credo agguanteranno tutte i PO... Hawks e Bucks vivono secondo me con il timore di poter perdere la franchigia e continuano ad operare in modo da poter restare competitivi per uno degli ultimi posti buoni per i PO... I Raptors hanno molto talento sugli esterni, ma si tratta di giocatori troppo individualisti, che dubito potranno portare lontano la franchigia canadese (io cederei DeRozan per dar spazio a Ross)... I Celtics non sono abbastanza scarsi per poter puntare ad uno dei peggiori 4-5 record, i Bobcats sono migliorati, ma non abbastanza per poter puntare ai PO, i Magic hanno un bel progetto, con tanti buoni giovani che gli assicureranno un'altra scelta in top 5... I 76ers dovranno lavorare parecchio con MCW e (soprattutto) con Noel ed escludendo l'ex Syracuse, Young e Turner, hanno davvero poco talento e quest'anno rischiano di non arrivare nemmeno a 10 vittorie...

  • milanoandwarriors 08/10/2013, 15.52

    Non è che mettondo cosi sta dicendo che i pacers hanno più possibilità di vincere il titolo, sta dicendo che indiana vincerà di più in regular season, il che a me convince, e non mi sorprenderei se fosse chicago la prima in rs. Poi io quest'anno non so veramente su chi scommettere per la vittoria del titolo, ma io mi gioco i pacers perchè sono ben pagati rispetto alle reali possibilità di vittoria

  • ButtaLaPasta 08/10/2013, 15.21

    Personalmente ritengo non semplice mettere in fila le prime 4 e non mi spiacerebbe vedere NY salire sopra il 5° posto nel ranking. Se parliamo di regular season però la profondità aiuta e parecchio quindi andrei con Nets, Heat, Pacers, Bulls.... ma che sia l'anno della rivincita dell'ABA ? una finale conference Nets - Pacers ad est e gli Spurs ad ovest ....

  • RedNation 08/10/2013, 15.13
    Citazione ( NOLAHORNETS 08/10/2013 @ 14:38 )

    So che non centra nulla ma sto cercando di vedere le partite di Pre season ma nn ci riesco da NBAspot e Roja directa andando sul Forum c'è l'immagine frizzata della partita e dei codici per la partita intera e i quarti separati come devo fare??? pe ...

    Vai qua [ link ] poi premi sulla scritta piccola "forum" (e' appena sotto la scritta grande ROJADIRECTA), poi vai su "Partidos en descarga (Full matches)", cerca la partita che t'interessa, clicca, poi scegli il tipo di file che preferisci, in base alla qualita' e i frame per secondo, se ad esempio non ti frega di avere massima qualita' e 60 fps ma (come me ad esempio) preferisci scaricare piu' in fretta, in sto caso magari prendi il file di yosinocoupe, premi sul primo link (52zippyshare...), poi sul riquadro arancione DOWNLOAD NOW e ti scarica il torrent in due secondi, poi metti il torrent a scaricare su utorrent (se non ce l'hai scaricalo, e' gratis, trovi pure tutorial su youtube), quando l'hai scaricato te lo metti su un lettore video, tipo VLC Media Player (pure questo e' gratis) e te la vedi.

  • MisterT2 08/10/2013, 15.03

    Non concordo con la #1 scelta dalla redazione ma ne capisco le motivazioni...comunque vedrei ancora Heat davanti con Pacers a ruota. Poi Nets troppo indietro (io li vedo alla 3) e Pistons sovrastimati (sono tutti nuovi, Jennings tutto da decifrare, l'impatto di Datome idem, l'ulteriore crescita di Drummond e Monroe ari-idem). Dulcis in fundo vedrei più su i Cavs (possibile switch con Detroit) e (e concordo con il "purtroppo" letto in basso) i Raptors

  • IlMastro 08/10/2013, 14.56 Mobile

    Sè vabbè... Heat una se non due spanne davanti a tutti, per il resto d'accordo tranne Atlanta più avanti e Boston più indietro

  • sircharles2 08/10/2013, 14.55
    Citazione ( Baker 08/10/2013 @ 14:03 )

    Heat dopo i Pacers !! Knicks dopo i Nets !! Bohhhhhhh........Enea...watch your f*ckin' back.....

    A livello di roster vi siamo superiori e non di poco, poi il rendimento si vedrà, per quanto riguarda la prima posizione credo spetti ancora agli Heat.

  • Mettawp 08/10/2013, 14.54
    Citazione ( VUELLE4EVER 08/10/2013 @ 14:51 )

    Miami avanti solo perché ha lebron, per il resto pacers molto più forti e pronti per vincere...go pacers!!!

    Digli poco...ognuna delle prime 5 con James sarebbe automaticamente la favorita al titolo.

  • Mettawp 08/10/2013, 14.53
    Citazione ( Ste1990 08/10/2013 @ 14:19 )

    Gente gli heat avranno pure aggiunto Oden,ma hanno perso Miller, ok, il bianco in Rs non serviva ad un tubo, ma in questi due anni nei po il suo contributo è stato importante, giusto per me mettere indiana sopra, come probabilmente i nets sulla cart ...

    Miller non lo vedo come tassello fondamentale per gli Heat. Non credo lo sia mai stato...semmai uno specialista buono per riempire i buchi lasciati dai big-3. Mi preoccupano di più proprio loro, i big-3, specie Wade e Bosh che potrebbero soffrire un po' di "pancia piena"...ma considerato che hanno 30 - 32 - 30 anni...ci sarebbe da divertirsi (per Miami) ancora per 4-5 anni...

  • VUELLE4EVER 08/10/2013, 14.51 Mobile

    Miami avanti solo perché ha lebron, per il resto pacers molto più forti e pronti per vincere...go pacers!!!

  • Mettawp 08/10/2013, 14.49

    Indiana? Mi piacerebbe, ma no way.

  • MELOMVP 08/10/2013, 14.48

    1 miami 2 indiana 3 ny

  • nolian 08/10/2013, 14.47

    l'autore dell'articolo ha "rischiato" mettendo Indiana davanti agli Heat...sarebbe stato piu facile mettere i campioni in carica davanti a tutti...ma l'autore ha motivato le sue scelte. Secondo me è un ottimo articolo con ottime analisi...poi ovvio che ognuno mette "questo team davanti a quell'altro"...

  • Muc13 08/10/2013, 14.44 Mobile

    Tutti hanno la sua: io spero x i Bulls ma vedo meglio sicuramente Miami, con Odom e Beasley può essere una scommessa letale soprattutto il 2, i Nets x talento forse ancora meglio xchè se tutto funziona potrebbero essere veramente imbattibili (tifo x Kidd)... Non sono convinto di Indiana ma fa bene la redazione xchè hanno davvero rischiato di andare in finale e sono oggettivamente migliorati in profondità ed esperienza... Più indietro NY... Mi piace di più Detroit...

  • NOLAHORNETS 08/10/2013, 14.38

    So che non centra nulla ma sto cercando di vedere le partite di Pre season ma nn ci riesco da NBAspot e Roja directa andando sul Forum c'è l'immagine frizzata della partita e dei codici per la partita intera e i quarti separati come devo fare??? per favore aiutatemi con una descrizione dettagliata. Ringrazio chiunque per l'aiuto.

  • nolian 08/10/2013, 14.37

    i Bulls hanno rimpiazzato Belinelli con "IL PIU' DIFENSIVO" Mike Dunleavy??? what???

  • GabrieleG 08/10/2013, 14.35 Mobile

    Meglio per i miei knicks partire dietro..... :-) per me il ranking corretto è 1 heat 2 nets 3 pacers 4 knicks..... A me i bulls non convincono......

  • Ste1990 08/10/2013, 14.19 Mobile

    Gente gli heat avranno pure aggiunto Oden,ma hanno perso Miller, ok, il bianco in Rs non serviva ad un tubo, ma in questi due anni nei po il suo contributo è stato importante, giusto per me mettere indiana sopra, come probabilmente i nets sulla carta son più forti anche dei bulls, rose son praticamente 2 anni che non gioca, tutti così convinti che quando il gioco si fará duro lui riuscirá da subito a farcela?

  • Goooo 08/10/2013, 14.18 Mobile

    Secondo me siamo la sesta forza ad est, ma l'importante quest'anno è tornare nel basket che conta, mi accontenterei anche di un ottavo posto, gli infortuni faranno la differenza quest'anno per molte squadre ad est...RISE UP CLEVELAND

  • Theanswer2 08/10/2013, 14.17

    se la classifica è in base alla "forza" generale delle squadre allora sono d'accordissimo... probabilmente poi nella regular season ci sarà qualche stravolgimento... dal 6 posto in poi può anche succedere di tutto, ma per me le prime 5 sono indubbiamente in questo ordine

  • RedNation 08/10/2013, 14.15

    Alla fine io invertirei forse solo Heat e Pacers, ci sono dei "se" pero' a mio modo di vedere, i Pacers sulla carta sono piuttosto migliorati dall'anno scorso, Granger e Scola in piu' possono fare la differenza e non di poco, poi George (ma anche Stephenson) avranno un'anno (importante) d'esperienza in piu' sulle spalle, che per eagazzi della loro eta' non e' da sottovalutare. Gli Heat hanno aggiunto Oden che puo' essere l'unica cosa che gli mancava fin'ora, seppur io ho poche speranze,e' una cosa da considerare visto che qua si parla di pronostici. In sintesi, secondo me, se Oden gioca e fa il suo + Wade regge, dico Heat e forse dopo Pacers, ma se Oden e/o Wade non funzionano, i Pacers sono davanti.

  • TheGoat45 08/10/2013, 14.07 Mobile

    Il ranking mi convince abbastanza... Spero che i miei Nets riusciranno a fare meglio di quanto dite voi!

  • Maz199 08/10/2013, 14.06
    Citazione ( Baker 08/10/2013 @ 14:03 )

    Heat dopo i Pacers !! Knicks dopo i Nets !! Bohhhhhhh........Enea...watch your f*ckin' back.....

    Knicks dopo i Nets per forza .. sorry man !

  • Marcus 08/10/2013, 14.05 Mobile

    Indiana inferiore ai Bulls con Rose almeno nella regular season, e New York promette bene comunque... Mi è piaciuta la parte sui Magic, speriamo male..

  • Baker 08/10/2013, 14.03

    Heat dopo i Pacers !! Knicks dopo i Nets !! Bohhhhhhh........Enea...watch your f*ckin' back.....

Pagina di 2