Sixers ancora senza coach? Nessuna sorpresa
Hinkie era stato molto chiaro fin dall'inizio.
I Philadelphia 76ers sono, attualmente, l'unica franchigia NBA a non avere ancora nominato un allenatore. Entro la prossima settimana dovrebbe arrivare l'ufficialità di Brett Brown, assistant-coach degli Spurs. Una ricerca, quella del capo allenatore dei Sixers, durata quasi 4 mesi. In realtà, però, non c'è nulla di cui sorprendersi. Nonostante le lamentele dei tifosi dei Sixers, Hinkie era stato molto chiaro fin dal primo giorno e una ricerca così lunga non deve sorprendere nè sconvolgere.
Il 16 Maggio, tre giorni dopo il suo arrivo a Philadelphia, Hinkie rispose ad una domanda su Holiday e su una sua possibile cessione: "Bisogna riuscire a capire quali saranno i migliori giocatori nel futuro, non chi è il migliore al momento. Purtroppo non conta tanto chi sia il migliore adesso, bisogna capire chi sarà il giocatore migliore fra qualche anno."
La notte del draft Hinkie cedette Holiday ai New Orleans Pelicans in cambio di Nerlens Noel e una prima scelta futura, nessuna sorpresa se qualcuno avesse ascoltato attentamente Hinkie. Durante la conferenza stampa di presentazione di Noel, il GM dei Sixers aveva dichiarato riguardo al coach: "Non penso ci sia nulla di cui sorprendersi, stiamo seguendo un processo molto metodico. Non è per niente inusuale prendersi il giusto tempo per una decisione del genere, è importante scegliere la persona giusta per il futuro di questa franchigia."
Era ovvio fin dall'inizio che non era il coach la priorità dei Sixers, prima bisognava muoversi cambiando il roster e cercando di costruire il futuro. Il nuovo coach dei Sixers dovrà pensare soprattutto al futuro più che al presente, come aveva ben spiegato Hinkie: "Sto cercando di costruire qualcosa che duri nel tempo e fare ciò è una cosa speciale, con la S maiuscola."