I voti di Sportando al draft: Western Conference
I voti alle squadre della Western Conference
Dallas: con una serie di trade i Mavs riescono a risparmiare qual cosina ed a scegliere il loro obiettivo, il playmaker Shane Larkin, vera sorpresa ad alto livello nella scorsa stagione NCAA. Maestro nel pick’n’roll, la sua presenza dovrebbe consentire quantomeno di privarsi del deludente Collison. Atletico (44’’ alla recente Combine)e veloce come pochi, ma non ha braccia lunghe; prima di lui, stando al database di Draftexpress , gli unici a giocare in NBA con braccia al di sotto di 6’ sono stati T.J. Ford e … Travis Diener. Per diventare titolare – oltre a dover battere un nuovo concorrente - non dovrà subire difensivamente. Ledo alla N.43 è la seconda scelta perfetta, tanto potenziale e poco rischio. Lasciato andare Jared Cunningham – che una mano in difesa poteva darla- dopo una sola stagione.
Voto: B+
Denver: Erick Green potrebbe rivelarsi adatto per una squadra che ha bisogno di tiratori, e comunque alla N.46 è difficile pescare di meglio che l’ex Virginia Tech. Scambiato Koufos, uno dei preferiti da George Karl, ricevendo in cambio Darrell Arthur, giocatore il cui sviluppo (ed anche il modo di giocare, visto che adesso predilige il suo buon tiro dalla media – nell’ultima stagione ne ha segnati 1.8 di media sui 3.9 tentati- alle conclusioni ravvicinate – 1.5 a gara, minimo in carriera-, anche se il fatto di giocare con uno tra Randolph e Gasol potrebbe aver inciso -) . è stato rallentato da frequenti problemi fisici . Difficilmente farà parte del roster della prossima stagione il francese Lauvergne (N.55),
Voto: B-
Golden State: anche qui una serie di trade che alla fine ha portato a Oakland l’atletico Nemanja Nedovic, che in molti davano a metà secondo giro. Difficile dire se la sua scelta possa fungere da polizza assicurativa per l’eventuale partenza di Jarrett Jack, con il quale il serbo condivide la capacità di difendere anche sulle guardie.
Voto : C+
Houston: di Isaiah Canaan abbiamo parlato di recente, per un giocatore con le sue caratteristiche dovrebbe esserci spazio in una rotazione NBA. L’attenzione dei Rockets è ovviamente altrove, ma il fatto che abbiano scelto un playmaker – ruolo in cui sono coperti dall’ottimo Beverley e da Lin – invece di un lungo o di un tiratore – aree dove Morey dovrà intervenire – la dice lunga sull’opinione che hanno dell’ex Murray State.
Voto: B
Clippers: Reggie Bullock ha più o meno tutte le qualità richieste ai ‘3 and D’ ricercatissimi in questo periodo, in più lotta a rimbalzo ed ha già giocato bene da role player ai Tar Heels nella versione con Barnes, Zeller, Henson e Marshall. C’è poco da dire, ottima scelta per i velieri, ancor di più se – come sembra – Chris Paul continuerà ad essere il playmaker titolare.
Voto: A-
Lakers: Ryan Kelly non è ovviamente l’atleta che cambierà le sorti dei Lakers, ma nel contesto giusto (specialista offensivo puro alla Novak, senza particolari compiti difensivi) il suo ottimo tiro potrebbe aiutare. Va verificato il suo ritorno al top della condizione dopo che alle Combine si è presentato con il 14.8% di grasso corporeo…. Forse ai Lakers poteva far comodo un giocatore con una maggiore presenza atletica, magari quel C.J. Leslie che non è stato scelto. Intanto L.A pensa ad Howard e ad altri movimenti minori per rinforzare il roster
Voto: C+
Memphis: Non a caso il rendimento di Kostas Koufos nella scorsa stagione è stato – specialmente all’inizio – spesso evidenziato da chi da molta importanza alle advanced stats: quinto NBA per percentuale di rimbalzi offensivi presi – 13.3%- durante i suoi 22 minuti a gara, sesto nell’offensive rating (punti ogni 100 possessi) con 122 dietro ai soli Tyson Chandler, Chris Paul, LeBron James, Calderon e Durant. Inoltre nel net 48 (differenza tra punti segnati e subiti con lui in campo proiettata sui 48 minuti) è il migliore dei Nuggets a pari merito con Wilson Chandler con +7.9. Tutti questi dati per dire che l’effetto Hollinger inizia a farsi sentire ai Grizzlies… La scelta di Jamaal Franklyn (N.41), atleta di cui abbiamo parlato spesso, potrebbe nascondere la volontà di Memphis di non spingersi troppo oltre nel rinnovo di Tony Allen – a quanto sembra richiestissimo -.
voto: B
Minnesota: alla fine delle molteplici trade i T-Wolf possono finalmente essere contenti dopo un draft… Muhammad e Dieng sono atleti dall’indiscusso valore che potranno dare una buona mano alla squadra. Su Shabazz sono circolate news negative nell’ultima stagione, ed anche il suo rendimento ad UCLA non è stato esente da critiche, ma il talento e la voglia, l’intensità sono cristalline. Con Rubio accanto – anche se sembra che si punti anche su altri esterni- potrà preoccuparsi solo di segnare in attacco, la cosa che sa fare meglio… Dieng è perfetto per alzare il livello della difesa, non proprio una delle caratteristiche delle recenti versioni di Minnesota… Sia Lorenzo Brown che Bojan Dubljevic sono buone seconde scelte, con il primo probabilmente in vantaggio per un posto nel roster della prossima stagione.
Voto: A-
New Orleans : con lo scambio che ha portato a N.O. Jrue Holiday – qui analizzato dal punto di vista dei 76ers- il gm Dell Demps abbandona il modello Oklahoma Thunder ( pazienza, sviluppo delle scelte, pazienza….) per andare subito a caccia dei playoff. La decisione potrebbe esser stata presa anche a causa dello scarso seguito di pubblico della scorsa stagione ( penultimi per numero totale di spettatori). Holiday – appena ventitreenne, non dimentichiamolo- è sicuramente un playmaker più adatto di Greivis Vasquez alle idee di Monty Williams, ed ha un contratto lungo e non troppo costoso considerando gli standard NBA; con un Gordon in piena efficienza fisica – e motivato a restare ai Pelicans- potrebbe formare una coppia tremenda anche in difesa, a maggior ragione considerando la presenza di Anthony Davis alle loro spalle…
Voto: A-
Oklahoma: i Thunder , fedeli al loro stile, hanno puntato su prospetti magari ancora acerbi ma dal gran potenziale, che con ogni probabilità passeranno gran parte della stagione in D-League. Presti come sempre pensa al presente ed al futuro, conscio che per un small market come quello di Oklahoma è necessario avere sempre sotto controllo il monte salari. Più di Adams e Jerrett,quello che potrebbe vedere qualche minuto nella prossima stagione è Andre Roberson, visto che le sue caratteristiche di rimbalzista-difensore- energizer fanno sempre comodo anche ad alto livello.
Voto: B+
Phoenix: McDonough ha una notevole reputazione come uomo Draft, e, forte del suo ottimo staff di trainer, ha puntato su Alex Len nonostante fossero disponibili sia Noel (sul quale sembra che proprio lo staff avesse espresso parere negativo per i problemi al ginocchio) che McLemore. Fisicamente Len ha tutto il package necessario per giocare in NBA, come anche Goodwin (N.29). Per entrambi è probabile che ci sarà spazio – e possibilità di sbagliare- in campo, dato che anche la prossima si annuncia come una stagione senza grandi obiettivi, almeno in campo. Anche i Suns parteciperanno alla corsa per Andrew Wiggins, la cui presenza nel prossimo draft ha già condizionato i piani di diverse squadre…
Voto: B
Portland: saggiamente Oshley ha cercato di selezionare gente pronta a dare una mano al comico secondo quintetto dei Blazers della scorsa annata. Missione compiuta con McCollum, Crabbe e Withey, gente con le caratteristiche per dare una buona mano fin da subito. Se poi McCollum è veramente quello delle appena 12 gare della scorsa stagione, allora i Blazers – dopo l’acquisto recente di T-Rob- potrebbero concentrarsi totalmente alla caccia di un centro titolare che si integri bene con LaMarcus- tiro dalla media- Aldridge …
Voto: A-
Sacramento: giorni contati per Tyreke Evans? Sembrerebbe di sì stando ai rumors ed alle scelte dei Kings. McLemore alla N.7 aiuterà il nuovo ciclo a partire con il piede giusto. Le quotazioni dell’ex Kansas sono scese per una serie di motivi, ma non si può cancellare l’ottima impressione dell’unica stagione in maglia Jayhawks. Almeno nelle prime stagioni dipenderà molto dal playmaker al suo fianco, nel frattempo dovrà lavorare parecchio anche per cambiare il suo approccio alle gare, spesso troppo passivo. McCallum al secondo giro è un rischio abbastanza calcolato, anche se c’erano diversi ottimi giocatori ancora disponibili, sia playmaker che in altri ruoli.
Voto:A-
San Antonio Spurs: cresce il gruppo francese degli Spurs con Jean-Charles, ala atletica e grintosa che avrà tutto il tempo- in NBA o in Europa- per rifinirsi tecnicamente. Alla N.58 raramente si riesce a pescare un giocatore ‘pronto’ come Deshaun Thomas; non sarà un mostro di atletismo ma in carriera non ha fatto altro che bombardare il canestro ad ogni livello.. Durante le Combine sembra che l’ex Ohio State avesse addirittura negato il suo numero di telefono agli Spurs.
Voto:B
Utah Jazz: si parla troppo poco dei Jazz, che continuano ad accumulare ottimi prospetti; nei loro piani Burke è probabilmente il leader che mancava, nell’unico ruolo in cui non c’era ancora un prospetto futuribile. Gobert si inserisce alla perfezione in questo discorso. Ora i Jazz però dovranno prendere una serie di decisioni nette, scegliendo se dare carta bianca ai giovani o continuare a puntare su un gruppo ‘misto’ che però fino ad ora non ha mostrato grande potenziale. Andrebbe chiarita anche la posizione dello stesso Corbin, che in molte occasioni ha puntato sui veterani - nuocendo allo sviluppo dei vari Favors, Kanter, Hayward e Burks- pur di ottenere qualche vittoria in più.
Voto:A-