Potenziali 'steal' del prossimo draft NBA
Tra pochi giorni il draft 2013
Entro una settimana sarà negli archivi uno dei draft più incerti degli ultimi anni, ed il focus degli appassionati virerà velocemente sul prossimo mercato dei Free Agent. Nella scorsa offseason molte squadre non hanno badato a spese nonostante le maggiori restrizioni del nuovo accordo collettivo, ed anche nella prossima sarà così per i migliori giocatori. Probabilmente ad essere penalizzata – almeno dalle società attente ai conti, quindi escludendo le varie New York, Brooklyn, Los Angeles ed anche Toronto…- sarà quella fascia di atleti che viene utilizzata per ‘riempire’ gli ultimi posti del roster, veterani spesso al minimo salariale – che varia in base all’esperienza NBA, ma che comunque è abbondantemente superiore al minimo per le seconde scelte o gli ‘undrafted’- o poco più.
Questo draft, abbastanza ‘lungo’ ma apparentemente privo di superstar sicure, sarà utilissimo proprio per quelle squadre che vorranno conservare un minimo di flessibilità sul mercato. Magari,invece di rivolgersi al Willie Green od al Jannero Pargo di turno per un ruolo al massimo da nono/decimo in rotazione, preferiranno scommettere un triennale non garantito su un talento giovane. In questo Daryl Morey di Houston ha fatto scuola negli ultimi tempi, con i vari Chandler Parsons, Greg Smith e Patrick Beverley, atleti futuribili ed anche ottimi asset sul mercato.
Oggi e nei prossimi giorni parleremo quindi di atleti che riteniamo possano rivelarsi ‘steals’ nel prossimo Draft, escludendo quindi quelli più o meno sicuri nelle prime 15/20 scelte:
- Il primo è Erick Green (Virginia Tech, N.31 nel mock draft di Draftexpress): Most improved player della NCAA se ce n’è uno, la sua stagione conclusive a Virginia Tech è stata così buona che non hanno potuto fare a meno di dargli il premio di miglior giocatore della ACC – quindi Duke, North Carolina, Maryland, North Carolina State…-. Miglior realizzatore d’America a 25 di media con ottime percentuali – 50.9% da due(12.3 tentativi per gara), 38.9% da tre(4.9) e 81.6% ai liberi(8.3)- da obiettivo praticamente unico delle difese avversarie, date le varie defezioni nel roster degli Hokies – due su tutti, Montrezl Harrell e Dorian Finney-Smith, ora rispettivamente con Louisville e Florida (Finney- Smith non ha giocato la scorsa stagione per via delle regole sui transfer) - in seguito al cambio di allenatore nella scorsa offseason. Considerando il notevole volume di gioco - responsabile del 32.4% dei possessi offensivi durante i suoi oltre 36 minuti di media (per rendere l’idea, la media carriera di uno scorer come Iverson è il 31.8%)- la sua efficienza è stata veramente strepitosa – appena il 9% di turnover rate (palle perse ogni 100 possessi), primo nella ACC per Player Efficient Rating con 31.6 davanti a gente come P.J. Hairston, Reggie Bullock, Mason Plumlee e Alex Len-. Micidiale nel costruirsi il tiro dal palleggio sia uno contro uno che nei pick’n’roll, senza accontentarsi del suo comunque più che discreto tiro da tre. Il fatto che, tenendo conto del numero dei possessi sui 40 minuti, sia andato in lunetta più di qualunque esterno nella Top 100 di Draftexpress - 8.7 a gara, preceduto solo dai lunghi Cody Zeller, Brandon Davies, Mike Muscala e Colton Iverson- probabilmente è riconducibile più alle particolari esigenze di squadra, visto che fisicamente è abbastanza leggero e preferisce di gran lunga il tiro alla penetrazione. Difensivamente più adatto sui play che sulle guardie per caratteristiche fisiche, sembra già pronto almeno per un ruolo di specialista offensivo dalla panchina.
Se c’è qualcuno curioso di vedere Green in azione questo è uno scouting video prodotto da Draftexpress con una lunga serie di highlights.