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NBA 13/03/2013, 12.37

La crescente importanza del draft NBA

Sono sempre meno le prime scelte scambiate nell'ambito delle trade

NBA

Negli anni scorsi non tutte le squadre NBA hanno destinato le risorse necessarie al draft, preferendo quasi sempre scambiare le scelte per veterani pronti all’uso – viene in mente Phoenix nel periodo con D’Antoni (tra le varie ‘perle’ ricordiamo Luol Deng e Rajon Rondo…) oppure gli Orlando Magic di Dwight Howard -, mentre altre ancora hanno commesso una serie di clamorosi errori di valutazione - Minnesota su tutte ma anche Charlotte ed altre ancora-. 

C’è da scommettere che in futuro saranno sempre meno le franchigie che snobberanno il draft, ed il primo indizio di questa rinnovata importanza delle scelte è che negli affari tra le squadre intorno alla deadline di fine Febbraio solo una prima scelta ha cambiato padrone – quella che i Grizzlies hanno mandato ai Cavs come incentivo per accettare i contratti di Speights, Ellington e Selby -, nonostante più di un esperto guardi al prossimo draft come ad uno dei peggiori della storia (personalmente non sono d’accordissimo, è vero che manca una superstar alla Anthony Davis ma ci sono diversi atleti con caratteristiche tecniche e fisiche di alto livello ). Se si considera che negli anni precedenti venivano scambiate anche 5/6 prime scelte, l’inversione di tendenza è netta.

Il motivo principale è il nuovo accordo collettivo , che prevede pene pesanti per chi supera la soglia della Luxury Tax (che crescono ulteriormente se si supera il livello stabilito per più stagioni di fila),  e quindi sconsiglia di privarsi di potenziali atleti a basso costo; a farne le spese inizialmente dovrebbero essere quei veterani che girano per la NBA  a poco più del minimo salariale e che  spesso occupano ruoli di minore importanza – e quindi attribuibile anche ad un più economico rookie - nella rotazione (come abbiamo visto nel caso di Memphis o dei Bulls in questa stagione, anche uno/due milioni di dollari diventano decisivi…). L’esempio perfetto di questa ‘strategia’ economica sono i Thunder, la cui panchina è formata da due giocatori importantissimi nelle rotazioni – Kevin Martin e Nick Collison-, e da altri che vengono chiamati in causa a seconda della situazione – Thabeet e Liggins per la difesa, Jackson ed il neo arrivato Fisher per la regia, mentre Jones, Lamb  e Orton sono i prospetti per il futuro-. L’esempio opposto – che probabilmente continueremo a vedere solo nelle poche squadre che hanno disponibilità economica quasi illimitata…- sono i Knicks, che hanno riempito il secondo quintetto di super veterani – dal ‘rookie’ Prigioni all’ex Pesaro White, Rasheed Wallace e Kenyon Martin…-  o costosi specialisti – Camby (firmato con un triennale) e Novak-, con il solo J.R. Smith (considerando Shumpert titolare) come eccezione.

Inoltre negli ultimi anni è cresciuto il numero di seconde scelte (dalla 31 alla 60, non hanno diritto ad un contratto garantito anche se in alcuni casi lo ottengono per volere delle squadre stesse) capaci di diventare importanti pedine nel giro di poco tempo; il caso più recente è quello di Chandler Parsons, ma senza tornare troppo indietro – Ginobili, Arenas, Boozer e Scola- troviamo anche Nikola Pexovic – perla dei T-Wolf al numero 31-, Goran Dragic, Danny Green, Omer Asik….

In definitiva sembra che nel prossimo futuro la maggior parte delle panchine NBA sarà composta da giovani da sviluppare piuttosto che da veterani a caccia dell’ultimo ingaggio ( che magari potrebbero rendersi disponibili per l’Europa…),  e c’è da scommettere che i manager più lungimiranti non si faranno trovare più impreparati per l’appuntamento con il draft.

© Riproduzione riservata
E. Carchia

E. Carchia

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 10 Commenti
  • Thebigfundamental21 13/03/2013, 19.21 Mobile

    Be' è ora che molte franchigie comincino a costruirsi un buon reparto scoutings

  • Pito 13/03/2013, 17.26 Mobile

    E finalmente kwane brown dovrà trovarsi un altro lavoro.....

  • bruzz81 13/03/2013, 16.28 Mobile

    Sarà il caso che qualche squadra metta su uno staff di scout adeguato se vuole avere un qualche futuro...

  • David 13/03/2013, 15.04

    Questo processo è evidente da un pezzo. Con il nuovo contratto poi non c'è margine di scelta, bisogna lavorare sul draft e tanto. Con un paio di pezzi grossi già s'intasa il cap, quindi solo con i contratti leggeri dei rookie (e il loro potenziale di diventare forti) si può completare il roster. A mio avviso oltre che abbassare il cap bisogna diminuire il max salariale dei singoli giocatori, perchè se si arriva a lavorare solo coi rookie si abbassa anche il livello della lega.

  • iggy89 13/03/2013, 14.45

    infatti anche gli ultimi contratti a holiday, lawson e curry son tutti contratti giusti e contenuti.. e molte squadre vedi atlanta e milwaukee ci penseran due volte prima di sganciare il contrattone ai vari j-smoove o jennings...

  • Baker 13/03/2013, 13.57

    Behhh...non dico ke ci sia crisi.....ma adesso le Franchige(grazie anche alla Luxury Tax).....ci pensano 2/3 volte prima di fare delle grandissime cazzate..con esborsi di $$ insensati......quindi bisogna avere dei grandi professionisti.....ke fanno le "scelte" giuste.....ed anche un pò di culo...ke non guasta mai.........

  • OttoLamphred 13/03/2013, 13.29
    Citazione ( CP3MVP 13/03/2013 @ 13:12 )

    Pexovic fa molto "truxxo paxxo" xD

    Ma poi come si legge, Peperovic?

  • CP3MVP 13/03/2013, 13.12 Mobile

    Pexovic fa molto "truxxo paxxo" xD

  • TheAnswer 13/03/2013, 13.06

    Articolo molto interessante! Penso anche io, che questo draft non sarà così scarso come si pensa...se quello della passata stagione, doveva essere uno dei migliori ed a conti fatti, ha un pò deluso, sono invece sicuro che questo, porterà piacevoli sorprese!

  • ThunderSonics 13/03/2013, 13.03 Mobile

    Ed aggiungerei.. Meglio cosi.... Basta regalare soldoni a gente ormai a fine carriera....con lungimiranza ed un forte uso di talent scout credo che il modello OKC posso essere esportato.... Certo nn tutti si chiamamo Sam Presti... Xo se si va in qst direzione si avranno in futuro diverse realtà che arriveranno ai PO oltre ai soliti noti come Boston Lakers o Knicks....