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NBA 20/02/2013, 12.05

Sguardo al futuro tecnico-economico della Southeast Division

Analisi sulle prossime mosse di Heat, Hawks, Wizards, Magic e Bobcats

NBA

MIAMI HEAT

GENERAL MANAGER:  Pat Riley
RECORD:  36-14
SALARY CAP ANNUALE:  81.455.147  $
SALARY CAP GARANTITO IL PROSSIMO ANNO:  80.041.701  $
TRADE EXCEPTIONS:  NO
CHIAMATA AL DRAFT:   58esima + eventuale scelta in lottery dei 76ers se non esce tra le prime 3 (trade Moultrie)
COSA SERVE:  vincere, vincere e vincere.

Poche persone nell’NBA hanno ottenuto il successo e la fama di Pat Riley, talmente eclettico da trasformarsi da commentatore tv, a grande allenatore per diventare poi ad essere un grandissimo dirigente. Pensarono i Miami Heat al momento della nomina: “vuoi che non ci porti a dei successi  uno che ha allenato gente come Magic Johnson, Kareem, James Worthy e Patrick Ewing?”. Mai scelta fu più azzeccata ed assennata, anche se costò quasi delle carte bollate e una sistematica rissa tra team ogni volta che gli Heat giungevano al Madison. La scelta Erik Spoelstra è stata l’ultima di una grande catena di scelte giuste che hanno portato una squadra relativamente nuova come gli Heat a due titoli NBA. Lui capeggiò la scelta di Wade al draft e trovare suoi errori macroscopici è veramente cercare un ago in un pagliaio (forse Michael Beasley). L’obiettivo degli Heat per questo e per il prossimo anno è vincere, e qualsiasi risultato all’infuori della vittoria non sarà bene accetto, vuoi per la rinnovata squadra ancora più forte, vuoi per la sempre miglior alchimia tra i big, vuoi per i miglioramenti costanti di Chris Bosh, geniale idea di Spoelstra reinventarlo da centro (Triano te non ci pensasti vero?). Gli Heat sono così lunghi e così profondi da essere per forza i favoriti per la vittoria e a differenza di OKC hanno superato lo scoglio del sentirsi forti quando conta davvero, ma chissà che Durant &co. non sfatino il tabù proprio in un remake della finale della scorsa stagione. Poi nell’estate 2014 toccherà vedere che fare con la montagna di contratti in scadenza e il probabile addio di LeBron pronto a tornare a Cleveland. Wade resterà, Bosh e il re è un mistero, mistero che il professor Riley risolverà come sempre nel miglior modo possibile.

PROPOSTA DI TRADE:

 

Kwame Brown

2.819.044 (2)

James Jones

1.500.000 (2)

 

 

Dexter Pittman

854.389 (1)

TOTALE:

2.819.044

TOTALE:

2.354.389



Il problema lunghi forse non si risolverà, ma Kwame Brown qualche minuto a Bosh lo può cambiare e se inserito nel giusto contesto può anche offrire un discreto apporto difensivo (ha contratto per il prossimo anno, così la partita del Birdman sarà coperta), in cambio Phila che non farà i playoff prende il contratto in scadenza di Pittman e il tiratore economico James Jones, che prenderà ad un terzo dello stipendio il ruolo di Dorell Wright.

POSSIBILI CHIAMATE AL DRAFT PER GLI HEAT: tentare uno steal alla Norris Cole con la chiamata 58? Difficile, ma se ti chiami Pat Riley impossibile non è. Un bel centro difensivo come Dewayne Dedmon da University of Southern California potrebbe essere una chiamata interessante. Se come pare potesse entrare la chiamata dei 76ers, perché difficilmente avranno una delle prime 3 chiamate, allora a quel punto il discorso centro potrebbe spostarsi addirittura su Alex Len, ma gli avversari farebbero bene a scongiurare una tale possibilità


ATLANTA HAWKS

GENERAL MANAGER:  Danny Ferry
RECORD:  29-22
SALARY CAP ANNUALE:  64.617.025 $
SALARY CAP GARANTITO IL PROSSIMO ANNO:  20.918.614  $
TRADE EXCEPTIONS:  1.375.000 $
CHIAMATA AL DRAFT:   16esima, 19esima, 46esima, 49esima
COSA SERVE:  non è possibile stabilire cosa serve agli Hawks finchè non si capisce cosa riceveranno in cambio di Josh Smith.

Ci sono alcune trade che fanno contenti tutti e quella per Joe Johnson è esattamente l’esempio corretto. Guardia forte ma strapagata in un club dove il presidente ha soldi a palate e salary finalmente libero dopo anni per gli Hawks; ma il problema è che l’affaire Josh Smith se mal gestito potrebbe compromettere i prossimi playoff e molto del futuro della franchigia. Danny Ferry dopo monumentali disastri in Ohio insieme al compagno Gilbert si è riabilitato ad Atlanta proprio grazie alla trade Johnson, ma Josh o no la prossima estate potrà operare nel mercato col migliore dei pachetti possibili, perché qualora Smith non fosse scambiato entro la deadline, ma andasse a parametro zero gli Hawks si troverebbero con quasi 40 milioni di salary e 4 scelte al draft. Chiaro che non hanno intenzione di ripetere l’errore Johnson e accontentare la bramosia di massimo salariale del giocatore più rappresentativo, ma dovendo portare a casa qualcuno bisognerà la prossima estate portare a casa almeno un ottimo playmaker e un’ala grande di spessore. Provare al draft o risolvere tutto con una trade? Si vedrà, ma una cosa è certa: Ferry non può fallire, altrimenti il suo curriculum verrà azzoppato definitivamente. Si ripartirà da Horford, Williams e Jenkins, tutto il resto è mistero allo stato puro.

PROPOSTA DI TRADE:

 

ATLANTA

 

PHILADELPHIA

 

Evan Turner

5.293.080 (2)

Josh Smith (S&T)

13.200.000 (5)

Brandon Jennings

3.179.492 (1)

 

 

Mike Dunleavy

3.750.000 (1)

 

 

TOTALE

12.222.572

TOTALE

13.200.000




MILWAUKEE

 

Thaddeus Young

8.289.130 (4)

 

 

 

 

TOTALE

8.289.130



Proviamo a risolvere la grana Josh Smith in un colpo solo piazzando una trade di scontenti. Atlanta punta su Jennings in uscita dai Bucks, che gli offrono anche Dunleavy in scadenza per allungare le ali piccole dove sono corti. I Bucks in cambio iniziano a ricostruire con l’ottimo Thaddeus Young, versatile e capace di giocare sia da 3 che da 4 in costante miglioramento, l’ideale con cui iniziare un nuovo ciclo (e vista la possibilità di uno scambio Redick per Mbah A Moute avrà ancora più senso), mentre Smith finisce a Philadelphia (via sign and trade) dove trova Bynum per formare una coppia pazzesca di lunghi. Philadelphia sacrifica Turner che va proprio a ricominciare la ricostruzione ad Atlanta.

POSSIBILE CHIAMATA AL DRAFT DEGLI HAWKS: immaginiamo che la trade appena chiamata non venga considerata e Atlanta si trovi a scegliere tutto da capo e con le scelte. Partendo dal fatto che i punti fermi sono guardia e centro le chiamate alte sono d’obbligo per playmaker e ala grande. Con la numero 16 Isaiah Austin di Baylor potrebbe rivelarsi un eccellente colpo e magari uno steal, ma comunque qualcuno da affiancare ad Horford. La 19 va sul playmaker e Trey Burke, che sta vivendo una bella stagione a Michigan può essere l’uomo giusto oppure si può scommettere sul piccolo ma grintoso Isaiah Canaan di Murray State, una sorta di Jameer Nelson, ma con maggiore agonismo. La 46 e la 49 servono per andare a caccia dello steal in ala piccola e come cambio centro. Bisogna emulare o migliorare la pescata del buon Mike Scott allo scorso draft e l’atletico tedesco Elias Harris dei Gonzaga Bulldogs potrebbe essere uno di quelli, anche se dopo Adam Morrison tutti hanno paura nel pescare ali da quell’università. La 49 va per il centro e se ancora libero Alex Oriakhi dei Missouri Tigers potrebbe essere l’uomo giusto per cambiare Horford.

WASHINGTON WIZARDS

GENERAL MANAGER:  Ernie Grunfeld
RECORD:  15-37
SALARY CAP ANNUALE:  56.816.161 $
SALARY CAP GARANTITO IL PROSSIMO ANNO:  52.934.440  $
TRADE EXCEPTIONS:  1.853.491  $
CHIAMATA AL DRAFT:   terza, 33esima e 56esima
COSA SERVE:  trovare un allenatore capace di costruire e trasformare in una squadra tutti i giovani talenti. Scambiare Jordan Crawford per scelte.

Che tu sia maledetto Rashard! Deve essere questo il pensiero costante nella testa di Ted Leonsis quando ripensa al giorno della trade Lewis, e deve corroderlo così tanto da averlo spaventato quando gli si è presentata l’offerta di prendere Harden, scartata perché ritenne eccessivo dargli il massimo salariale, e da qualche parte nel Texas ancora ringraziano. Comunque ultimamente da John Wall in poi le scelte degli Wizards sono state tutto sommato buone. La base su cui costruire è ottima e la squadra era accreditata addirittura di un posto ai playoff, ma gli infortuni di Nene e di Wall ne hanno rallentato (per usare un eufemismo) la corsa. Ma se non tutti i mali vengono per nuocere, sicuramente quello degli Wizards è venuto per portare alla luce il problema allenatore. Randy Wittman non pare dotato di abilità maggiori del predecessore Flip Saunders e quindi visto che è in scadenza andrebbe considerata l’assunzione di un coach esperto e capace di plasmare un gioco ben definito con questo roster. Stan Van Gundy potrebbe essere l’uomo adatto, a condizione che trovi motivazioni per venire a Washington, oppure si potrebbe scommettere su un allenatore giovane alla prima esperienza di cui si parla molto bene come Jeff Hornacek o Kelvin Sampson, meritevoli di una chance e possibili sorprese. Washington ha una situazione economica molto flessibile: si trova qualche milione fuori dalla luxury tax e libererà un po’ di contratti, ma non ha bisogno di pescare dalla free agency, semplicemente di trovare un gran giocatore al draft.

PROPOSTA DI TRADE:

 

WASHINGTON

 

CHARLOTTE

 

Pick 14 dei Bobcats

 

Jordan Crawford

1.198.680 (2)

TOTALE

0

TOTALE

1.198.680



Crawford sarebbe ottimo come sesto uomo a Washington, ma la dirigenza vuole dare più spazio a Beal e quindi dato il basso stipendio si può scambiare con Charlotte che lo prende per rimpiazzare il tradato Ben Gordon nel ruolo di sesto uomo, in  cambio della scelta numero 14 al draft.

POSSIBILI SCELTE AL DRAFT PER I WIZARDS: la numero 4 è quella fondamentale. Lungo oppure esterno? Preferisco credere che nel quintetto Wall-Beal-Ariza-Nene-Okafor l’anello debole sia il buon Trevor. Perciò considerata la necessità di rinforzare il ruolo (che conta pure su Singleton visto che Webster e Martin scadono) andrei su un 3/2 come Shabazz Muhammad, in quanto un 3/4 c’è già (Vesely) ed è ancora giovane. La numero 33 va usata per trovare un cambio play di Wall migliore di quello che è A.J. Price. Nate Wolters di South Dakota State può rivelarsi azzeccato, oppure Erick Green di Virginia Tech, bassino ma talentuoso. La 56 ovviamente è la ricerca dello steal e potrebbe continuare nella tradizione di chiamare giocatori europei. Il montenegrino Bojan Dublijevic del Valencia sta impressionando in Spagna e ha potenziale NBA.





ORLANDO MAGIC

GENERAL MANAGER:  Rob Henningan
RECORD:  15-38
SALARY CAP ANNUALE:  59.826.910 $
SALARY CAP GARANTITO IL PROSSIMO ANNO:  50.028.306 $
TRADE EXCEPTIONS:  22.166.880 $
CHIAMATA AL DRAFT:   seconda
COSA SERVE:  continuare la ricostruzione valorizzando Vucevic, ottenerequalcosa di interessante da Redick e pescare bene al draft.

Una trade disastrosa come quella Howard per una squadra difficilmente mi torna in mente. Il debutto da general manager di Rob Henningan al posto del silurato Otis Smith è stato decisamente traumatico, poiché ha sbagliato tutto quello che potesse sbagliare. In una trade dove sono stati girati i contratti di Iguodala e Bynum non solo non è riuscito ad ottenerne uno dei due, ma si è addirittura accollato il contratto sconsiderato dell’infortunato Al Harrington, il tutto senza sbarazzarsi di Turkoglu. Difficile fare peggio, ma una cosa che ha scelto bene è l’allenatore, ossia il figliol prodigo di Popovich, quel Jacques Vaughn che già ha impiantato nei nuovi Magic l’impronta di gioco sacra a San Antonio, oltre ad aver scoperto Nikola Vucevic (prossimo MIP?) e aver utilizzato Andrew Nicholson, una scelta al secondo giro senza timore alcuno, ottenendo in cambio ottime prestazioni durante l’assenza per infortunio di Glen Davis. Anche DeQuan Jones ha mostrato sprazzi di cose interessanti e la base per ricostruire c’è tutta, ma il problema di Orlando è che grazie alla mossa di mercato estiva sarà ritardata ancora un paio d’anni almeno fino a quando non scadrà Turkoglu e il suo contrattone. Jameer Nelson ha mostrato grande attaccamento alla maglia, ma gli 8 milioni a salire sembrano esagerati, così come gli 8 milioni di Arron Afflalo, che è sì un ottimo difensore e buon attaccante, ma non uomo che sposta parte di partita da giustificare 40 milioni complessivi; trattasi comunque di un ottimo elemento che formerà una bella coppia difensiva con Mbah A Moute in arrivo in cambio dello stesso JJ. A complicare il tutto c’è la totale mancanza di scelte in questo draft. A parte la seconda chiamata in lottery il resto è deserto.

PROPOSTA DI TRADE:

 

Zach Randolph

16.500.000 (3)

Arron Afflalo

7.750.000 (4)

 

 

Glen Davis

6.400.000 (3)

 

 

Gustavo Ayon

1.500.000 (2)

TOTALE

16.500.000

TOTALE

15.650.000

 


Non esiste grande squadra senza una coppia di lunghi come si deve. Se poi ne hai uno giovane e uno esperto allora è anche meglio. E quindi perché non Zach Randolph? Come già ribadito in un precedente articolo Nikola Vucevic può imparare tantissime cose da Zi-Bo: post medio, piede perno, entrata in palleggio con virata e via dicendo. Zach non è intoccabile a Memphis e seppur sui 32 anni è una delle migliori ali grandi del campionato, tecnicamente tra le prime 3. In cambio diamo via il contrattone di Afflalo, che dovrebbe piacere a coach Hollins per attitudine difensiva, l’ala Glen Davis, che permette a Lionel di spostare Ed Davis da centro stabile e Gustavo Ayon, che va a rimpiazzare Haddadi.

POSSIBILI CHIAMATE AL DRAFT PER I MAGIC: se la trade va per buona la chiamata va per forza su una guardia e quindi Ben McLemore dei Kansas Jayhawks sarebbe il candidato numero 1. Qualora la trade non sia considerata i Magic devono scegliere il miglior giocatore disponibile, che per il ruolo potrebbe essere Cody Zeller degli Indiana Hoosiers, ma riempirebbe troppo il reparto lunghi. Sennò Marcus Smart da Oklahoma State, stimmate del grande playmaker, con Nelson da guardia.


CHARLOTTE BOBCATS

GENERAL MANAGER:  Rich Cho
RECORD:  13-40
SALARY CAP ANNUALE:  57.137.797 $
SALARY CAP GARANTITO IL PROSSIMO ANNO:  41.798.708 $
TRADE EXCEPTIONS:  NO
CHIAMATA AL DRAFT:   prima e 14esima
COSA SERVE:  partendo da Mullens (rinnovare), Walker e Kidd-Gilchrist servono un’ala grande come si deve e una guardia titolare, poi migliorare una panchina obiettivamente inadeguata.

Dopo 12 anni dal disastroso draft del 2001 Michael Jordan quasi sicuramente chiamerà con la numero 1 un’altra volta, ma i tifosi dei Bobcats (/Hornets) stavolta possono stare tranquilli, perché ha già garantito che non sceglierà lui, ma il preparato Rich Cho, che già allo scorso draft si è assicurato un ottimo giocatore come Michael Kidd-Gilchrist. Il problema dei Bobcats è che bisognerebbe capire se Jordan abbia veramente intenzione di rafforzare la squadra o se sia troppo impegnato a preoccuparsi di come scendere in campo a 50 anni e distratto dai suoi vari business. Sicuramente lo scorso mercato ha portato alla Cable Arena un nuovo coach sponsorizzatissimo da Jordan, ma che mai in 30 anni aveva allenato in NBA, ossia Mike Dunlap, oltre a giocatori come Ramon Sessions e Ben Gordon, che per ora hanno migliorato un po’ la squadra ma non così tanto da schiodarla dal fondo della classifica. L’ago della bilancia passa da Byron Mullens, il centro britannico scelto nient’altri che da Sam Presti e che potrebbe trasformarsi in uno dei rimpianti del super GM dei Thunder. La crescita verticale del ragazzo ha impressionato tutti, così come la confidenza che trova un poco per volta col tiro dalla grande distanza. Non è ancora irreprensibile in difesa e ha troppo la tendenza a voler tirare appena gli giunge un pallone in mano, ma è obiettivamente un corpo e una tecnica che per un lungo di quelle dimensioni può fare la differenza su entrambi i lati del campo. La situazione dei Bobcats è di grande flessibilità sul mercato, grazie ad almeno 10 milioni da spendere (considerando automatico il rinnovo di Mullens) quest’estate nella free agency o nelle trade, poiché è difficile attirare svincolati in una squadra così malmessa e grazie ad una trade exception illimitata data dal fatto di essere molto sotto il salary cap potrebbe portare un giocatore importante con cui continuare la ricostruzione, sempre senza trascurare il draft.

PROPOSTA DI TRADE:

 

Tyreke Evans

5.250.825 (1)

Gerald Henderson

3.101.327 (1)

 

 

Reggie Williams

2.612.500 (1)

TOTALE

5.250.825

TOTALE

5.713.827



Tyreke Evans è un giocatore che se torna quello del primo anno può spostare e parecchio, ma deve giocare nel ruolo giusto ossia quello di comboguard, con maggior minuti da guardia. Ai Bobcats può trovare esattamente il ruolo che cerca, mentre ai Kings, che vogliono il salary cap pulito per arrivare al passaggio di proprietà e al trasferimento a Seattle con grande spazio di manovra diamo i contratti in scadenza di Henderson e Williams, col primo decisamente valutabile come cambio di Thornton, mentre il secondo diretto già verso l’europa.

POSSIBILE CHIAMATA AL DRAFT DEI BOBCATS: la prima chiamata è il sogno di ogni squadra e quest’anno dopo la macchinazione della scorsa edizione nessuno potrà toglierla ai Bobcats. La chiamata uno va a seconda di qual è la necessità primaria: dipende dal rinnovo di Mullens. Se B.J. rinnova allora la scelta deve andare su Ben McLemore, mentre se non rinnova il prescelto sarà sicuramente Cody Zeller. La numero 14 va comunque investita su un lungo e se magari Jordan avesse di nuovo la tentazione di chiamare qualcuno da Gonzaga? Ad esempio Kelly Olynyk

© Riproduzione riservata
E. Trapani

E. Trapani

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 11 Commenti
  • Paolo 20/02/2013, 18.27
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    La 14 no, è ancora dei Sixers, dalla 15 in giù è degli Heat. Quindi se non fanno i playoff tengono la scelta, se fanno i playoff la scelta va a Miami.

  • Paolo 20/02/2013, 17.43
    Citazione ( Goooo 20/02/2013 @ 16:13 )

    Cavolo gli Heat hanno una scelta in lottery probabilmente quest anno!!! con l abbondanza di centri a questo draft hanno fatto un colpaccio!!! complimenti

    C'è un errore, la scelta di Philadelphia è protetta nelle prime 14, non nelle prime 3. Un altro errore è che Josh Smith non può essere ceduto ora in sign and trade.

  • Pito 20/02/2013, 17.40 Mobile

    1)ma perchè per smith dovremmo are via sia thadeus sia turner????è un suicidio........2)ma noi in questo draft abbiamo la nostra scelta....questa da dove l'abbiamo tirata fuori?????3)dove si firma per la trade con Miami????sarebbe la trade dell'anno...

  • Thebigfundamental21 20/02/2013, 17.33 Mobile

    Division estremamente disomogenea, completamente in mano agli Heat per ancora tanto tempo

  • Goooo 20/02/2013, 16.13 Mobile

    Cavolo gli Heat hanno una scelta in lottery probabilmente quest anno!!! con l abbondanza di centri a questo draft hanno fatto un colpaccio!!! complimenti

  • GmP90 20/02/2013, 14.54
    Citazione ( scavollo 20/02/2013 @ 12:48 )

    Sn quasi sicuro che se i Bobcats si libereranno di una guardia sceglieranno Shabazz alla 1....quando forse avrebbero bisogno piu di un Cody Zeller indipendentemente dal fatto che Mullens resti o meno xke le guardie con Kemba e Kidd Gilchrist nn manca ...

    Ma sinceramente io credo che abbiamo bisogno come il pane di un buon anzi ottimo tiratore, perché c'è solo kemba con punti nelle mani, MKG come difensore può diventare un grandissimo, ma in attacco ha limiti grossi come il mondo (al momento), il suo tiro non è affidabile e spesso lo lascia a piedi. Nel reparto lunghi invece BM sta facendo bene ed è in crescita, mentre Biyombo sta pian piano migliorando, quindi io punterei al tiratore con la 1 e al centro/PF con la 15, dovrebbe esserci ancora qualcuno decente a quel punto mentre gli unici con un tiro affidabile sono McLemore e Shabuzz a quanto ho capito (non seguo molto il collage).

  • TEPPEI 20/02/2013, 12.50

    Ottima disamina sui miei Hawks, però sul mercato o al draft abbiamo bisogno anche di un ala piccola competitiva. E Horford sarei curioso di vederlo giocare più spesso da 4

  • scavollo 20/02/2013, 12.48

    Sn quasi sicuro che se i Bobcats si libereranno di una guardia sceglieranno Shabazz alla 1....quando forse avrebbero bisogno piu di un Cody Zeller indipendentemente dal fatto che Mullens resti o meno xke le guardie con Kemba e Kidd Gilchrist nn mancano a meno che nn s voglia giocare con tre palloni xD ma in questo momento devono pensare a fare un mercato che equilibri i reparti xke nn possono pensare di fare x altri 2-3 anni stagioni da 20 W

  • GmP90 20/02/2013, 12.42

    Mi ritrovo in tutto, l'unico neo è che BM è una PF più che un centro, come centro gioca Biyombo :) e comunque con due scelte così alte sarebbe da idioti non riuscire a prendere due buoni giocatori. Il piano dovrebbe essere questo: rinnovare Byron e liberarsi di Gordon, Diop, Warrick per prendere una guardia un centro e un PF, in quest'ottica rientra la possibile trade hendersonx1scelta. Se ci dovessimo riuscire sarà un mezzo miracolo, comunque l'anno della svolta sarà il 2014.