Eastern Conference Power ranking di (quasi) metà stagione
Il Power Ranking della prima metà di stagione ad East
Mentre nella Western ci sono molti cambi al vertice, nella Eastern gli Heat sono chiaramente al top della conference senza nemmeno spingere troppo sul gas, e dietro di loro sono più le incognite che le certezze al momento…
Miami Heat (26,12): in prospettiva playoff potrebbe servire un lungo affidabile in più, specialmente se dovesse capitare una serie con Pacers o Bulls, anche perché Haslem è l’ombra del giocatore che era e con Joel Anthony si gioca in quattro in attacco. LeBron James in post basso doveva andarci da inizio carriera, da quella posizione con il suo fisico e le sue doti da passatore è immarcabile…Secondo il Player Efficiency rating, statistica perfezionata da Hollinger per espn, James, Wade e Bosh sono rispettivamente primo, quinto e undicesimo nella Eastern conference…
Indiana Pacers (25,16): dopo un inizio di stagione difficile – anche a causa dell’infortunio di Granger- i Pacers hanno saputo reagire concentrandosi su quello che fanno meglio, ovvero difesa – 89.1 punti subiti a partita, miglior dato NBA- e rimbalzi – primi NBA con 46.4 a partita-… David West –free agent a fine stagione, 16.5 punti con il 47% dal campo, 8 rimbalzi e 2.7 assist di media in 33 minuti- e Paul George – 16.9 punti, 7.8 rimbalzi, 3.7 assist e 1.7 recuperi,meriterebbe l’All Star Game…- a turno hanno trascinato la squadra in attacco, molto solido anche il talentuoso Stephenson, ormai guardia titolare accanto a Hill. Nei playoff ci sarà bisogno del migliore Hibbert , deludente fino ad ora in attacco – 9.7 a partita con il 41% da due, bene gli 8.2 rimbalzi e le 2.7 stoppate-, e se Granger rientra in buone condizioni…
Chicago Bulls (23,15): 8 vinte nelle ultime 11, cavalcando la vena realizzativa di Boozer e lo strepitoso contributo a tutto campo di Noah – 12.4 punti, 10.7 rimbalzi, 4.1 assist, 1.3 rubate, 2 stoppate-, che più di tutti ha alzato il livello del suo gioco per ovviare all’assenza di Rose. Positivi Robinson e Belinelli dalla panchina, reparto di cui Thibodeau solitamente tende a non fidarsi – Deng 40 minuti di media, Noah 38…-. Dipende tutto da Rose, con lui in buone condizioni i Bulls se la giocano con tutti…Comunque vada, il giudizio sulla prima metà di stagione non può che esser positivo…
New York Knicks (25,13): in calo rispetto al folgorante inizio, i maggiori problemi sono nati nella metà campo offensiva, con Anthony – nettamente la migliore stagione in carriera per atteggiamento e grinta…- e Smith costretti a fare un super lavoro che alla lunga finisce per sfiancarli. Il rientro di Felton – previsto per fine mese- consentirà a Kidd di tornare a giocare da guardia a tempo pieno, con conseguente miglioramento della circolazione di palla. Stagione a rischio per Wallace, terzo nella Eastern – dietro gli specialisti Reggie Evans e Anderson Varejao- per percentuale di rimbalzi difensivi presi nei 14 minuti a partita che gli ha concesso Woodson. Prossimo il rientro di Shumpert, servirebbe un buon tiratore in più nel back court…
Atlanta Hawks (22,16): in pieno tormentone Smith, gli Hawks – perse 8 delle ultime 11- hanno dimostrato più volte in stagione di potersela giocare con tutti nella giornata giusta; Drew è passato da quintetti con due playmaker – Teague e Harris- ad altri con Smith ala piccola e Pachulia centro, affidandosi spesso nel finale a Louis Williams, adesso fuori per la stagione, che aveva fama di ottimo ‘closer’ già con i 76ers. Con tutti i tiratori che hanno, con la sicurezza Al Horford – 15.5 punti, 9.6 rimbalzi e 3.2 assist, il 52% dal campo- e i due velocissimi playmaker, restano comunque nelle mani di Josh Smith, futuro free agent - 27 anni appena compiuti…-che difensivamente ha mezzi e tecnica che aveva un certo Scottie Pippen – rispetto al quale è però dietro anni luce per intensità e ‘testa’…-
Brooklyn Nets ( 24, 16): la cura Carlesimo sembra funzionare, 9 vinte nelle ultime 11 nonostante i problemi fisici di Gerald Wallace, elemento chiave su entrambi i lati del campo. Evans continua a prendere rimbalzi su rimbalzi per un prezzo che evidentemente il mitico Donald Sterling considerava troppo alto, Blatche addirittura è quarto per P.E.R. nella Eastern - Lopez secondo dietro l’inarrivabile James-… Il potenziale non manca di certo, andrà verificata la tenuta difensiva contro le Big, intanto Carlesimo nelle ultime gare ha cercato di coinvolgere a turno Teletovic, Humpries e Brooks, ‘scaricati’ da Johnson in precedenza…
Milwaukee Bucks ( 20,18): dopo la ‘separazione’ con Skiles si attendono ulteriori novità dal mercato, con le posizioni incerte di Jennings ed Ellis ed il caso Ilyasova, il cui rendimento è crollato dopo il rinnovo milionario firmato in estate. Comunque i Bucks hanno ottime possibilità di andare ai playoff, affidandosi spesso a Dunleavy nei momenti caldi, e con l’ottimo rendimento di Sanders – primo NBA nelle stoppate con 3.1 di media- e del promettente rookie John Henson.
Boston Celtics (20,19): questa volta sembrano veramente a fine corsa, la difesa – settima NBA con 95.8 punti subiti a partita- non è più decisiva come negli anni scorsi, ed in attacco – diciannovesimo NBA con 95.2 di media- dipende troppo da Rondo, e l’arrivo di Jason Terry – 10.3 punti e 2.3 assist di media con il 42% dal campo ed il 36% da tre- non ha cambiato di molto le cose, così come lo strapagato rientro di Jeff Green – 9.4 punti e 3.1 rimbalzi con il 42% dal campo…-. Il nervosismo e le conseguenti scorrettezze gratuite di Kevin Garnett sono la conseguenza della situazione, a rimbalzo i verdi sono addirittura ultimi, probabile l’aggiunta di un lungo anche se il rookie Sullinger sembra migliorato nella specialità nelle ultime partite…
Philadelphia 76ers (17,23): sembra l’unica tra le inseguitrici a poter – e voler…- centrare un posto nei playoff, continuando a sviluppare i giovanissimi leader della squadra, Jrue Holiday – appena ventiduenne, terzo NBA con 9 assist di media, oltre a 19.4 punti, 4.r imbalzi, 1.4 recuperi e… 3.8 perse ,il 48% da due ed il 37% da tre, buono anche in difesa per voglia e mezzi fisici (oltre alla provenienza da UCLA che è una discreta garanzia…)-, Thaddeus Young – 24 anni,15 punti con 7.3 rimbalzi, 1.6 rubate e 0.9 stoppate, il 52% da due, ottimo difensivamente sul pick’n’roll, meno in uno contro uno se opposto a una power forward tradizionale- ed Evan Turner – 24 anni,13.7 punti con 6.6 rimbalzi e 4.4 assist, il 43% da due ed il 39% da tre, migliorato nel tiro pesante dagli angoli ( obbligatorio per una guardia in una lega dominata dal pick’n’roll), l’unico dei tre che ancora non ha rinnovato dopo il contratto da Rookie, potrà farlo dall’anno prossimo-. Con o senza Andrew Bynum , i 76ers hanno un ottima base per il futuro…
Detroit Pistons (14,25): si inizia a vedere la luce in fondo al tunnel nel Michigan, grazie specialmente a tre buone scelte consecutive nel draft da parte di Joe Dumars, comunque responsabile del lungo periodo no dei Pistons con una serie di valutazioni sbagliate – Gordon, Villanueva, il recente rinnovo di Prince ecc..-. Monroe e Drummond in un paio di stagioni – se tutto procede senza intoppi…- saranno in grado di giocare insieme per lunghi tratti di partita, con il lungo da Georgetown che in attacco ama stazionare vicino la lunetta - da dove vede il campo come pochi suoi pariruolo , 3.2 assist quest’anno oltre ai 15.4 punti e i 9.2 rimbalzi- mentre l’esplosivo Drummond – quarto NBA nella classifica dei rimbalzi parametrata sui 48 minuti, addirittura tredicesimo NBA secondo il P.E.R - preferisce le situazioni dinamiche vicino al ferro. Knight non è un play classico-13.7 di media con 4.3 assist - ma è comunque un buon giocatore, un lavoratore instancabile che già al liceo si comportava da professionista, e di certo è una presenza positiva nello spogliatoio. Il presente è ancora incerto – ventitreesimo attacco e nona difesa NBA, diversi vantaggi sprecati nell’ultimo quarto-, ma con questi Miami Heat forse è meglio, tanto alla fine vince una sola…
Orlando Magic (14,25): in caduta libera dopo l’infortunio di Glen Davis con 12 sconfitte nelle ultime 14, i Magic possono consolarsi con l’esplosione del montenegrino Vucevic, che nel suo secondo anno è quarto rimbalzista NBA a 11.1 di media, e le discrete annate di Afflalo – 17.5 punti con il 48% da due ed il 34% da tre, 3.7 rimbalzi e 2.9 assist- ed appunto di Glen Davis- 15.3 punti e 7.6 rimbalzi con il 45% da due-, leader carismatico del gruppo agli ordini di Vaughn. Occhio al mercato, con Redick - prossimo free agent e richiestissimo- e le tante scelte nel prossimo draft - che per il momento sembra decisamente sottomedia… - come principali asset…
Toronto Raptors (14,26): prima delle 4 recenti sconfitte i Raptors avevano vinto 10 partite su 13 dopo l’infortunio di Bargnani, con Casey che ha riaffidato le chiavi della squadra a Calderon -7.6 assist di media -, preferendo usarel’energia di Lowry dalla panchina. Il cambio ha avuto l’ovvia conseguenza di migliorare l’attacco – dodicesimo NBA con 97 di media- e peggiorare la difesa – 99.2 subiti, ventiduesima NBA-, comunque è stato necessario anche per la maggior conoscenza della squadra da parte dello spagnolo, che sa bene dove e come servire i vari Ed Davis – nelle ultime 5 per l’ex North Carolina medie di 14.6 punti, 8.6 rimbalzi e 2.4 assist con il 53% da due-, e Amir Johnson – 88 punti, 49 rimbalzi e 9 stoppate in 5 partite prima di un calo nelle ultime due-. Il mago sembra vicino al rientro, di certo sarà protagonista di tutti i rumors di mercato riguardanti i Raptors…
Cleveland Cavaliers (10,31): rispetto alle due squadre che seguono nel ranking i Cavs hanno già una sicura stella attorno alla quale costruire il resto della squadra, ovvero Kyrie Irving, ormai vicinissimo ai migliori del suo ruolo. Nelle ultime partite senza Varejao è emerso prepotentemente Tristan Thompson ,11 volte in doppia cifra nei rimbalzi e 13 volte nei punti nelle ultime 15 giocate. La quarta scelta assoluta del draft 2011 , ancora ventunenne, è sicuramente una delle ‘building blocks’ dei Cavs, qualche dubbio in più su Waiters -14.5 punti con 3.1 assist e 1.1 rubate in 30 minuti di media , il 40% da due ed il32% da tre-, che per stile di gioco sembra troppo simile a Irving. Incerte le intenzioni dei Cavs su Varejao, dell’attuale roster ,oltre agli atleti già citati, il solo Zeller dovrebbe far parte dei piani futuri….
Charlotte Bobcats (10,29): naufragati dopo un discreto inizio, i Bobcats possono consolarsi con i progressi individuali di Kemba Walker – 17.5 punti con 3.8 rimbalzi, 5.6 assist e 1.9 recuperi, il 46% da due ed il 33% da tre-, con la solida stagione di debutto di Kidd-Gilchrist – 10.4 punti, 6.4 rimbalzi, 1.1 stoppate e 0.8 rubate con il 48% dal campo- e con il discreto potenziale dei due lunghi Biyombo e Mullens, entrambi ancora lontani dal massimizzare le proprie notevoli qualità. Rispetto all’anno scorso è già qualcosa…se poi nel prossimo draft riuscissero a prendere uno tra Noel e Muhammad, aumenterebbero ulteriormente il tasso d’intensità e di grinta giustamente preteso da Dunlap.
Washington Wizards( 8,29): il recente rientro di Wall ha contribuito a rivitalizzare la squadra, specialmente la guardia Bradley Beal, che nelle 9 partite giocate a Gennaio ha 19.2 punti di media con il 48% dal campo ed il 60% da tre… il francese Seraphin , 11 punti con 5.3 rimbalzi e una stoppata di media con il 45% dal campo, per quanto promettente, è uno dei giocatori NBA che va di meno in lunetta con 1.1 liberi a partita – rapporto superiore ad 1 su 10 con i tiri dal campo, 11.9 di media…-. Alla base del mancato sviluppo dei vari Vesely e Singleton c’è l’assurda trade che ha portato ai Wizards i veterani Okafor e Ariza, che di buono per la squadra hanno solo il contratto che scadrà in contemporanea con l’estensione di John Wall… benino Martell Webster, un ‘giovane veterano’ con 26 anni di cui 7 in NBA, con 9.6 punti – 45% da due, 39% da tre- e 4 rimbalzi in 26 minuti…
Nota Bene: I record sono aggiornati a ieri