NBA training camp: New Orleans Pelicans
La regular season si avvicina, un buon training camp è fondamentale per iniziare l'annata con il piede giusto
La stagione 2018 /2019 è ormai alle porte, con l'inizio dei training camp i team possono lavorare ufficialmente per migliorare la propria situazione in vista della Regular season.
Ogni team ha priorità diverse e una precisa time-line, ed opera di conseguenza. Nei prossimi giorni vedremo - brevemente - per ogni squadra tre dei principali punti di domanda.
New Orleans Pelicans
1-Il cambio di agente annunciato da Anthony Davis è il primo campanello d’allarme per i Pelicans, che sono “sulla mappa” grazie all’incredibile talento dell’ex Kentucky.
Talento esploso ad un livello superiore in seguito all’infortunio di Cousins, che ha praticamente obbligato (finalmente…) Gentry a schierarlo da centro. Con uno spacing migliore grazie all’arrivo di Mirotic (+10.7 di net rating negli oltre 500 minuti con l’ex Bulls e The Brow), Davis è diventato letteralmente immarcabile:
2-Gentry dovrà fare a meno di Rondo e Cousins, sostituiti dai più giovani Payton e Randle. Se in difesa i due nuovi sembrano più adatti allo switching game richiesto da Erman, in attacco ci sarà da lavorare per integrare le loro caratteristiche con quelle di Davis e company. Payton viene da due flop in contesti comunque complicati, nel team della sua città ha l’occasione per dare una svolta alla sua carriera. Inutile dire che tutto o quasi passerà dai suoi miglioramenti nel tiro da fuori…..
3-Da quando è arrivato Davis i Pelicans hanno sempre cercato di mettere insieme un roster competitivo per i playoff, con risultati rivedibili, finendo per sacrificare le scelte al Draft e lo sviluppo dei giovani in generale. Ora qualcosa sembra muoversi, Diallo si è ritagliato uno spazio come energizer dalla panchina, e ci sono tante aspettative sull’esplosivo play/guardia Frank Jackson, seconda scelta nel Draft 2017 fuori per infortunio lo scorso anno. L’ex Duke è stato ricoperto di elogi da staff e compagni, al debutto in preseason ha realizzato 16 punti (top scorer) e preso 6 rimbalzi, con un promettente 4 su 8 dalla lunga distanza.
Ogni team ha priorità diverse e una precisa time-line, ed opera di conseguenza. Nei prossimi giorni vedremo - brevemente - per ogni squadra tre dei principali punti di domanda.
New Orleans Pelicans
1-Il cambio di agente annunciato da Anthony Davis è il primo campanello d’allarme per i Pelicans, che sono “sulla mappa” grazie all’incredibile talento dell’ex Kentucky.
Talento esploso ad un livello superiore in seguito all’infortunio di Cousins, che ha praticamente obbligato (finalmente…) Gentry a schierarlo da centro. Con uno spacing migliore grazie all’arrivo di Mirotic (+10.7 di net rating negli oltre 500 minuti con l’ex Bulls e The Brow), Davis è diventato letteralmente immarcabile:
2-Gentry dovrà fare a meno di Rondo e Cousins, sostituiti dai più giovani Payton e Randle. Se in difesa i due nuovi sembrano più adatti allo switching game richiesto da Erman, in attacco ci sarà da lavorare per integrare le loro caratteristiche con quelle di Davis e company. Payton viene da due flop in contesti comunque complicati, nel team della sua città ha l’occasione per dare una svolta alla sua carriera. Inutile dire che tutto o quasi passerà dai suoi miglioramenti nel tiro da fuori…..
3-Da quando è arrivato Davis i Pelicans hanno sempre cercato di mettere insieme un roster competitivo per i playoff, con risultati rivedibili, finendo per sacrificare le scelte al Draft e lo sviluppo dei giovani in generale. Ora qualcosa sembra muoversi, Diallo si è ritagliato uno spazio come energizer dalla panchina, e ci sono tante aspettative sull’esplosivo play/guardia Frank Jackson, seconda scelta nel Draft 2017 fuori per infortunio lo scorso anno. L’ex Duke è stato ricoperto di elogi da staff e compagni, al debutto in preseason ha realizzato 16 punti (top scorer) e preso 6 rimbalzi, con un promettente 4 su 8 dalla lunga distanza.
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