NBA training camp: Detroit Pistons
La regular season si avvicina, un buon training camp è fondamentale per iniziare l'annata con il piede giusto
La stagione 2018 /2019 è ormai alle porte, con l'inizio dei training camp i team possono lavorare ufficialmente per migliorare la propria situazione in vista della Regular season.
Ogni team ha priorità diverse e una precisa time-line, ed opera di conseguenza. Nei prossimi giorni vedremo - brevemente - per ogni squadra tre dei principali punti di domanda.
Detroit Pistons:
1- Nella Mo-Town si riparte da coach Casey e dal roster lasciato in eredità da Van Gundy. Le tre stelle della squadra, Griffin, Drummond e Jackson, hanno diviso il parquet per appena una quarantina di minuti, impossibile quindi parlare di chimica e gerarchie. Il leader sul parquet sarà comunque Griffin, reduce da una offseason di duro lavoro per dimostrare il suo valore anche nella Eastern Conference.
2- Per massimizzare il potenziale di due big man come l’ex Clippers e Drummond sarà importante avere una batteria di tiratori dal perimetro. In un reparto guardie/ali senza un vero starter già affermato potrebbe essere questa la discriminante per le scelte di Casey. Nel caso, i favoriti sarebbero Luke Kennard (1.28 punti per possesso in spot-up, 96th percentile) e Reggie Bullock (1.15 PPP, 84th percentile)
3- Casey a Toronto era solito ruotare 10 se non più giocatori, e dava molte responsabilità alla second unit, con risultati ottimi (primi NBA con 8.3 di net rating e secondi per utilizzo) e tante lodi per lo sviluppo dei giovani.
Riuscirà a fare altrettanto con i vari Johnson, Ellenson, Robinson III, Brown e Thomas?
Ogni team ha priorità diverse e una precisa time-line, ed opera di conseguenza. Nei prossimi giorni vedremo - brevemente - per ogni squadra tre dei principali punti di domanda.
Detroit Pistons:
1- Nella Mo-Town si riparte da coach Casey e dal roster lasciato in eredità da Van Gundy. Le tre stelle della squadra, Griffin, Drummond e Jackson, hanno diviso il parquet per appena una quarantina di minuti, impossibile quindi parlare di chimica e gerarchie. Il leader sul parquet sarà comunque Griffin, reduce da una offseason di duro lavoro per dimostrare il suo valore anche nella Eastern Conference.
2- Per massimizzare il potenziale di due big man come l’ex Clippers e Drummond sarà importante avere una batteria di tiratori dal perimetro. In un reparto guardie/ali senza un vero starter già affermato potrebbe essere questa la discriminante per le scelte di Casey. Nel caso, i favoriti sarebbero Luke Kennard (1.28 punti per possesso in spot-up, 96th percentile) e Reggie Bullock (1.15 PPP, 84th percentile)
3- Casey a Toronto era solito ruotare 10 se non più giocatori, e dava molte responsabilità alla second unit, con risultati ottimi (primi NBA con 8.3 di net rating e secondi per utilizzo) e tante lodi per lo sviluppo dei giovani.
Riuscirà a fare altrettanto con i vari Johnson, Ellenson, Robinson III, Brown e Thomas?
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