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NBA 27/09/2018, 10.38

Con la preseason la regola FIBA dei 14" diventa operativa in NBA

Silver: Siamo certi che questa regola migliorerà il lato spettacolare del gioco

NBA
Il Commissioner NBA, Adam Silver, ha analizzato le modifiche al regolamento tecnico recentemente approvato dal Board Of Governors.



Tra queste, l’applicazione del resettaggio del cronometro a 14 secondi per il possesso offensivo che segue una situazione di rimbalzo per la squadra in attacco. Mutuando cioè la casistica della normativa già applicata in area FIBA dal 2014.



"Dopo un rimbalzo offensivo, il possesso sarà riportato sul cronometro a 14 secondi, invece di azzerare a 24 come abbiamo fatto in passato. E’ una regola in vigore da molti anni nella FIBA, è stata già applicata in WNBA e poi sperimentata in G-League. Siamo certi che migliorerà il lato spettacolare del gioco” ha detto Silver.

In NBA la regola dei 14 secondi sarà applicata a partire dalla preseason.



Va ricordato che sul piano delle regole del gioco, il Rule Advisory Group FIBA conta al suo interno un rappresentante NBA, Joe Borgia (NBA Senior Vice President of Replay & Referee Operations) a conferma di una partnership reale tra le due entità, nell’ambito dello scambio di conoscenze legate alle attuali differenze regolamentari. In un' ottica di sempre maggiore integrazione, seguendo l’evoluzione del gioco. Come dimostra l'applicazione di una norma FIBA che ora diventa esecutiva in NBA.
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E. Carchia

E. Carchia

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 19 Commenti
  • Merlin2 28/09/2018, 08.09 Mobile
    Citazione ( AVS 27/09/2018 @ 21:42 )

    Mi spiace contraddirti nuovamente, ma non funziona così. Dovesse Leonard uscire dal contratto per approdare nell'amata LA, andrebbe a firmare un max nettamente inferiore a quello che avrebbe percepito da voi o Raptors, dato che essendo scambiato ne ...

    Continuiamo a non capirci, perché i "danni" che tu citi per i giocatori sono assolutamente sbilanciati rispetto ai danni che possono provocare alle franchigie. È questo il punto cruciale. Nella mia testa un giocatore dovrebbe essere in grado di danneggiare una squadra solo giocando al di sotto delle aspettative, non certo saltando gli allenamenti finché non viene tradato..

  • AVS 27/09/2018, 21.42 Mobile
    Citazione ( Merlin2 27/09/2018 @ 20:23 )

    Quello che dici è giustissimo, ma il problema non è che un giocatore possa o meno decidere di andarsene, che possa volere una squadra da titolo o che voglia più soldi. Il problema è quanto potere ha il giocatore in seguito a questa decisione: Leo ...

    Mi spiace contraddirti nuovamente, ma non funziona così. Dovesse Leonard uscire dal contratto per approdare nell'amata LA, andrebbe a firmare un max nettamente inferiore a quello che avrebbe percepito da voi o Raptors, dato che essendo scambiato ne hanno pure ereditato i diritti Bird. Nel caso di Butler il comportamento stesso del giocatore andrà a minare la sua valutazione complessiva, tant'è che già un paio di GM l'hanno evitato peggio della peste (Ainge e Colangelo). Fossero comunque rimasti controvoglia, per ogni giornata od allenamento programmato saltato sarebbero stati multati pesantemente dalla NBA, e volendo pure franchigia avessero ritenuto la pena lieve. Tornando a Kawhi, sappiamo poco e niente dell'origine del problema, alcuni compagni si sono ribellati, altri l'hanno appoggiato, evidentemente c'era qualcosa di serio sotto, non resta quindi che aspettare e vedere. Per Jimmy il discorso resta lo stesso. Testa calda, problemi caratteriali ed ego smisurato, gestito a dovere poteva essere un valore assoluto (come in parte lo è stato), ma c'era pure l'altra parte della medaglia, ovvero la convivenza con i mocciosi. Gli Wolves hanno rischiato e perso la scommessa, è venuto via comunque per Dunn e LaVine, potenzialmente buoni, ma allo stato attuale praticamente nulli, allora la colpa della situazione attuale va dal giocatore, alla società che si è dimostrata immatura, fino ai dirigenti che non hanno saputo valutare i potenziali rischi. Faccio l'esempio di Irving già citato. Prima di venire a Boston, i nostri hanno voluto capire l'origine del malcontento, ritenendosi capaci di gestirlo, hanno sacrificato assets importanti del roster (perché Thomas era l'uomo franchigia, Crowder il colante e Zizic potenziale C backup, tralasciando l'ennesima pick Nets), finendo oggi apparentemente per convincerlo (nel media day ha confermato la volontà di rimanere a lungo, vincere titoli, sperare nel ritiro della maglia e quant'altro), ma comunque in assenza della firma si è confermato Smart, tenuto Rozier dovessero nascere problemi futuri così da pararsi il culo. Questa è organizzazione, questo devono fare gli executives, bene comune sopra quello individuale, sperando possano coincidere per il matrimonio perfetto.

  • Merlin2 27/09/2018, 20.23
    Citazione ( AVS 27/09/2018 @ 17:35 )

    Ogni società sportiva di grande livello ha nell'organigramma aziendale figure manageriali volte ai beni e bisogni dei giocatori, affinché il supporto sia totale per non incorrere in un malcontento, il quale poi possa incrinare il rapporto lavorativ ...

    Quello che dici è giustissimo, ma il problema non è che un giocatore possa o meno decidere di andarsene, che possa volere una squadra da titolo o che voglia più soldi. Il problema è quanto potere ha il giocatore in seguito a questa decisione: Leonard non lo racconto nemmeno quello che ha fatto, butler non si presenta agli allenamenti pur avendo un contratto in vigore e poi spara frasi del tipo "le richieste dei twolves per la mia trade sono eccessive".. Siamo ai limiti del paradossale.


    Che poi le franchigie abbiano una parte di responsabilità è sicuro, il problema è che per una (spesso) piccola responsabilità si ha un danno enorme, che si ripercuote sulla squadra per molti anni, mentre il giocatore (che di solito ha molte più responsabilità) ne esce avvantaggiato o comunque poco danneggiato. È questo disequilibrio che rende la situazione antipatica e fastidiosa per i tifosi.


    Non so come andrà a finire con butler ma Leonard si è fatto un anno a ufo spesato dagli spurs, non ci ha perso un centesimo, è stato tradato "a sconto", danneggiando ulteriormente la squadra, e poi tra un anno andrà dove gli pare prendendosi il suo max contract. Gli spurs potranno avere delle responsabilità, mettiamo anche che la colpa sia 50/50.
    50 di colpa degli spurs -> mezza catastrofe
    50 di colpa di leonard -> praticamente nessun danno, anzi forse un guadagno (lo vedremo nella prossima FA).

  • lambohbk 27/09/2018, 19.17

    Togliete i passi, che già siete a buon punto :)

  • RicMon 27/09/2018, 19.17 Mobile

    Non concordo

  • TheBigO 27/09/2018, 18.18 Mobile
    Citazione ( BadAsIWannaBe 27/09/2018 @ 16:04 )

    interferenza offensiva, non difensiva! Un giocatore deve avere la libertà di andare a schiacciare un tiro che rimbalza sul ferro senza preoccuparsi se la palla sia o meno nel cilindro, cosa tralatro difficilissima da seguire. Secondo me è la regola ...

    A mio parere l'attacco è già sufficientemente avvantaggiato dalle regole attuali, nel semicerchio puoi entrare praticamente armato. Secondo me in NBA avrebbero dovuto mutuare le regole FIBA sui passi e al contrario dall'NBA avrebbero dovuto prendere le regole su interferenza e palla a due e invece... Anche questa regola dei 14" personalmente non mi piace, ma è la meno peggio

  • UnderG 27/09/2018, 17.52 Mobile
    Citazione ( AVS 27/09/2018 @ 17:35 )

    Ogni società sportiva di grande livello ha nell'organigramma aziendale figure manageriali volte ai beni e bisogni dei giocatori, affinché il supporto sia totale per non incorrere in un malcontento, il quale poi possa incrinare il rapporto lavorativ ...

    Alla prima parte non so cosa rispondere perché non ho capito nulla purtroppo, sul resto boh... Saranno sempre esistite queste cose (non so) ma quei due non c’entrano nulla però: Bryant come detto, Duncan era addirittura UFA (!); non c’entrano proprio nulla con le dinamiche di Leonard e Butler. A me sembra palese che ultimamente ci sia un abuso di trade “forzate”, poi non so cosa possa fare la lega a riguardo... Ma un problema c’è.

  • AVS 27/09/2018, 17.35 Mobile
    Citazione ( UnderG 27/09/2018 @ 15:54 )

    Non concordo proprio su nulla, ma nulla di nulla... 1. "Non sono riuscite a rinnovarli" equivale a "hanno rifiutato il rinnovo nelle franchigie"? Detta come l'hai messa te pare che sia colpa delle franchigie se chiedono una trade le superstar... 2. ...

    Ogni società sportiva di grande livello ha nell'organigramma aziendale figure manageriali volte ai beni e bisogni dei giocatori, affinché il supporto sia totale per non incorrere in un malcontento, il quale poi possa incrinare il rapporto lavorativo, siccome appunto potrebbero costare svalutazioni in merito. Gli Spurs non sono da meno, i Celtics vantano il figlio di Ainge e tale Kathleen Mimmo (team services manager), voi George Felton ed Analisa Rodriguez, fonte [ link ] , dimostratosi nella fattispecie incapaci ad individuare i problemi sul nascere, così come noi con Allen anni fa. Credere poi queste decisioni siano istintive e non frutto di un percorso mentale degli interessati, volto a convincersi a lasciare, cambiando lavoro e stile di vita, quando l'uomo è così terribilmente abitudinario, è fuorviante, allora tutt'al più si giustificano la nascita di questi mestieri e l'importanza delle rispettive mansioni. Quindi sì, tutte le franchigie che non sono riuscite a mantenere i propri giocatori chiave, hanno colpe in merito, ovviamente la percentuale varia da situazione a situazione, ma è indubbia la negligenza. Per esempio oggi sappiamo che Butler sia indisposto a rinnovare con Minnie per i rapporti tesi con Wiggo e KAT, a suo dire colpevoli di caratteri incompatibili, ma proprio per questo lo staff dirigenziale Woves avrebbe dovuto valutare i rischi dati dal suo acquisto ed integrazione, i quali oggi stanno portando ad una situazione irreversibile, facendoli perdere ulteriore valore contrattuale (il tuo 1/3). Riguardo Pierce, Kobe e Duncan, erano esempi differenti sulle rispettive volontà. Paul desiderava una squadra da titolo per giocarsi le sue chance, tanto da richiedere la cessione, costringendo Danny ad accelerare il processo di rebuilding, garantendogli tutte le necessità in cambio della firma. Bryant volete monetizzare sul finire di carriera, così Pelinka mise in piedi una trade con i Clippers ed aizzato pubblicamente la propria fanbase contro Lakers e Kupchuck, affinché l'iniziale rinnovo al ribasso (sull'onda di Timmy e Dirk) si tramutasse in un max e così è stato, nonostante i 35 e passa anni. Il caraibico invece era ad un passo dai Magic, salvo rimanere e rinnovare, terminando l'epoca dell'ammiraglio, facendosi costruire la dinastia Spurs sulla sua pelle. Tuttp questo per dimostrare quanto siano stati frequenti comportamenti simili, magari nelle sfaccettature meno miserabili, ma di base la regolamentazione NBA funziona e garantisce un equilibrio tra le parti, tale da accontentare tutti nel possibile.

  • BadAsIWannaBe 27/09/2018, 16.04 Mobile
    Citazione ( TheBigO 27/09/2018 @ 14:19 )

    Certo e aggiungiamo pure il possesso alternato. Ma per piacere

    interferenza offensiva, non difensiva! Un giocatore deve avere la libertà di andare a schiacciare un tiro che rimbalza sul ferro senza preoccuparsi se la palla sia o meno nel cilindro, cosa tralatro difficilissima da seguire. Secondo me è la regola più assurda

  • kj7mayor 27/09/2018, 16.01

    "Sperimentata in G-League"... Silver, ma cosa dovevate sperimentare?! E' una regola talmente scontata che voi in america dovete sempre far credere di vagliarla, valutarla, analizzarla e via discorrendo...

  • UnderG 27/09/2018, 15.54
    Citazione ( AVS 27/09/2018 @ 15:39 )

    Mi pare un discorso fuorviante. I giocatori hanno voce in capitolo perché in scadenza di contratto, se le franchigie non sono riuscite a rinnovarli, sono chiamate a scegliere tra una permanenza annuale forzata o cessione volta a ricavare assets inte ...

    Non concordo proprio su nulla, ma nulla di nulla...


    1. "Non sono riuscite a rinnovarli" equivale a "hanno rifiutato il rinnovo nelle franchigie"? Detta come l'hai messa te pare che sia colpa delle franchigie se chiedono una trade le superstar...
    2. Il fatto di riuscire a ricavare assets (comunque a 1/3 del loro valore) non è che giustifica il fatto di forzare una trade (grazie che ci ricavi qualcosa da un top della lega...)
    3. Su Pierce ignoro il tutto, ma Bryant ha richiesto e non forzato la trade (differenza) e Duncan (?????) non ha mai richiesto una trade in carriera.



  • AVS 27/09/2018, 15.39 Mobile
    Citazione ( Merlin2 27/09/2018 @ 11:09 )

    Bene, bravi, bello. Però bisognerebbe iniziare a pensare dei regolamenti che limitino il potere decisionale dei giocatori: se i casi leonard e butler iniziano a diventare più frequenti si perderà una delle cose che a mio avviso differenzia di più ...

    Mi pare un discorso fuorviante. I giocatori hanno voce in capitolo perché in scadenza di contratto, se le franchigie non sono riuscite a rinnovarli, sono chiamate a scegliere tra una permanenza annuale forzata o cessione volta a ricavare assets interessanti. Leonard si è comportato in modo miserabile, però non mi pare sia finito nell'amata LA, così come il materiale in cambio roba da considerarsi malvagia dato la situazione. Butler uguale, Minnie ne sta uscendo malamente a livello mediatico, perché incapaci managerialmente, però dubito rimarranno a mani vuote, non conviene a loro e neppure al giocatore. Lo sai poi che nella medesima situazione ci sono passati pure Pierce, Kobe e Duncan (tanto per citare le bandiere che hanno segnato un'epoca)? Semmai avresti potuto lamentare i Irving della situazione, però anche lì ci sarebbero da aprire parentesi nelle quali comunque la NBA si è dimostrata sensata, quindi trovo inutile polemizzare.

  • Player 27/09/2018, 15.23 Mobile
    Citazione ( BadAsIWannaBe 27/09/2018 @ 13:01 )

    togliere l interferenza offensiva e siete a posto...

    L’interferenza offensiva è una genialata altroché.

  • TheBigO 27/09/2018, 14.19 Mobile
    Citazione ( BadAsIWannaBe 27/09/2018 @ 13:01 )

    togliere l interferenza offensiva e siete a posto...

    Certo e aggiungiamo pure il possesso alternato. Ma per piacere

  • forzavaresesempre 27/09/2018, 13.30

    Mi sembra molto condivisibile

  • BadAsIWannaBe 27/09/2018, 13.01 Mobile

    togliere l interferenza offensiva e siete a posto...

  • ominostrakko 27/09/2018, 11.48

    Ben fatto.

  • David 27/09/2018, 11.19

    Giustissima.

  • Merlin2 27/09/2018, 11.09

    Bene, bravi, bello. Però bisognerebbe iniziare a pensare dei regolamenti che limitino il potere decisionale dei giocatori: se i casi leonard e butler iniziano a diventare più frequenti si perderà una delle cose che a mio avviso differenzia di più la NBA da tutti gli sport "europei", e che a lungo termine è molto più pericoloso per lo spettacolo che non la regola dei 14" o qualunque altra modifica al regolamento in campo.