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NBA 10/09/2018, 16.57

Jason Kidd su The Players' Tribune: Racconti di 19 Stagioni

La traduzione del pezzo scritto da Jason Kidd su The Players' Tribune

NBA

Ho una storia su Dirk che dovete sentire.

 

Mi è tornata in mente a causa della Hall Of Fame, i ricordi di basket continuano a venire a galla. Negli ultimi mesi le persone hanno continuato a chiedermi Come ti senti ad entrare nella HOF? E' difficile da spiegare. Sono tante emozioni forti, capite? Ci concedono solo cinque minuti per parlare e farci entrare tutta una carriera sembra impossibile, ma credo di poterci riuscire con sole due parole:

 

Kevin Bacon.

 

Oh sì, sono serio. A volte mi sento come il Kevin Bacon della pallacanestro, sei gradi di separazione (https://en.wikipedia.org/wiki/Six_Degrees_of_Kevin_Bacon - ndr).

 

Ciò che intendo è che quando ripercorro la mia carriera mi sembra come di vedere tutti questi film diversi e ancora non mi capacito di averne fatto parte. Sono stato abbastanza fortunato da entrare in NBA in un momento magico. Ho visto la fine dell'Era di Jordan, ho visto l'apice dell'era di Kobe e Shaq, ho visto la crescita del dominio di LeBron e infine, nei miei ultimi anni da giocatore e poi da allenatore, ho visto l'inizio dell'Era dei Warriors e dell'esplosione dello small ball. In tutto questo ho sempre avuto ruoli diversi che mi hanno reso ciò che sono.

 

Ho iniziato da bambino, mi sono sempre detto continua a imparare il gioco. Da rookie a Phoenix ero la riserva di Kevin Johnson. Un paio di anni dopo era Steve Nash il rookie che mi faceva da riserva. Poco dopo, quando giocavo per i Nets, quei due erano entrambi giocatori su cui dovevo difendere.

Da giovane ho sempre ammirato Gary Payton, era una leggenda locale a Oakland. E' stato pazzesco... un giorno ero un bambino che provava a giocare nello stesso playground in cui era solito giocare lui e il giorno dopo lo stavo marcando sui campi NBA mentre mi sussurrava di tutto nelle orecchie per mandarmi fuori di testa. Tutti questi ragazzi hanno plasmato la mia carriera in ogni modo immaginabile.

 

Kevin Bacon, giusto? E' una famiglia pazzesca a cui sentirsi legati.

 

Ok veniamo alla storia su Dirk, pronti? No che non siete pronti.

 

Sono tornato a Dallas, nel team che mi ha draftato, nel 2008. Ai tempi era la squadra di Dirk senza discussione. Io stavo per affrontare la mia quindicesima stagione e una delle più grandi lezioni che ho imparato durante il mio percorso è quella di obbligarsi a continuare ad imparare, a chiedere consiglio agli altri per migliorare ed espandere il proprio gioco. Quella stagione, arrivando a Dallas, sapevo che avrei voluto migliorare il tiro da fuori. Dirk era una macchina dalla lunga.

 

Un giorno andai da lui prima dell'allenamento

 

"Dai Dirk insegnami, qual'è il segreto del tuo tiro?"

 

Dirk è un ragazzo molto alla mano, giusto? Questo è ciò che la gente pensa. Ma non traspare nemmeno la metà di ciò che è in realtà e che lo rende il più pazzo, divertente, genio tedesco che è. Com'è la parola? Wunderkind. Esatto, questo è Dirk.

Quindi ha cominciato a darmi istruzioni dettagliatissime su ogni aspetto del tiro, mi sembrava di essere a un clinic tenuto da un due e dieci coi capelli rasati.

E vi giuro che i consigli di Dirk erano i più strani mai ricevuti, non avevano alcun senso per me eppure fuori dalle labbra di Dirk sembravano perfettamente corretti.

 

Dovete sapere una cosa, la maggior parte dei ragazzi in NBA è disponibile a dare una mano e a consigliarti ma spesso non sanno come essere chiari entrando nei dettagli. Ma Dirk è Dirk ed è come se stesse aspettando che gli chiedessi qualcosa. E così...

 

Distanzia le dita esattamente in questa maniera, piega il braccio, allarga i piedi in questa maniera, rilascia la palla in questo modo

 

Tutto aveva senso, seguivo le istruzioni. Poi si fece serio e disse "la chiave nel tiro è la respirazione."

 

"Ok Dirk, capito."

 

"No, con gli occhi. Devi respirare con gli occhi"

 

RESPIRARE CON GLI OCCHI?!

 

Non sapevo che rispondere. Stavamo tirando e Dirk sembrava guardarmi e scuotere la testa sconsolato. Mi stava forse prendendo in giro? Ad oggi ne so quanto voi.

 

E stato uno di quei giorni indimenticabili.

 

Ad essere onesti, credo che dica molto su Dirk. E' un animale da palestra con un approccio scientifico al basket. Sempre umile, un ottimo compagno. E, ragazzi, in campo è un killer. E' il tipo di storia che mi fa sempre ridere perchè in fondo ciò che più mi manca sono esperienze come questa con compagni che ammiro.

 

Un paio di stagioni più tardi Dirk e io vincemmo il nostro anello.

 

I Mavs del 2011 erano duri a morire, a volte li chiamo "la versione NBA di The Bad News Bears" (film comico con Walter Matthau su una sgangherata squadra di baseball giovanile - ndr). Avevamo Jason Terry, aka Benjamin Button. Avevamo Tyson Chandler e Peja e come mia riserva JJ Barea. Avevamo Shawn Marion, avevamo Brian Cardinal che chiamavamo "il custode", era un tritatutto. Avevamo molti veterani e ho amato molto quel gruppo perchè ci impegnavamo moltissimo. Amavamo giocare insieme.

 

Nessuno ci dava come papabili campioni quell'anno. Gli Heat avevano LeBron, D-Wade, Bosh - il primo anno insieme da Big 3. Noi avevamo i Bad News Bears ma è così che va, no? Avevano tutto il talento del mondo ma avevano bisogno ancora di un anno per far funzionare le cose.

 

Io ero 0-2 nelle Finals prima del 2011. Ho imparato nella maniera più dura quanto sia faticoso vincere la propria Conference, non importa quale, non importa in che anno. E' veramente difficile. Hai bisogno di talento, fortuna, lavoro di squadra e che tutto si amalgami alla perfezione. So fin troppo bene come ci si sente ad arrivare fino a giugno... solo per fallire di poco contro Shaq e Kobe o Tim, Manu e Tony. Col massimo rispetto per questi ragazzo sono ancora molto orgoglioso di ciò che abbiamo fatto.

 

Dirk e io abbiamo avuto il nostro anello. Era un gruppo di lavoratori instancabili ed è giusto sia andata così. Credo che abbiamo vinto quella serie perchè avevamo ben chiaro quali erano le avversità da affrontare e come farlo insieme.

 

Beh per quello o per il tiro col respiro dagli occhi di Dirk.

 

E' immarcabile, per quel che ne so.

 

------------------------------

 

Nel mio anno da rookie, Gary Payton mi ha introdotto nella Lega degli uomini.

 

Gary è di Oakland, qualche anno più grande di me. Tutti parlavano di lui mentre avanzava nella carriera e tutti conoscevano suo padre, Al, che gestiva la lega cittadina giovanile.

 

Quando incontrai Gary lui era al college a Oregon State. Si presentò con le scarpe nuove di pacca e la divisa. Anche allora ti stordiva. Se ti stava sussurrando nelle orecchie era comunque a un volume alto. Se mi vedeva veniva sempre a parlarmi, mi dava consigli e mi incoraggiava, l'ho sempre apprezzato. Non se la tirava troppo.

 

Quando arrivai in NBA ci incontrammo la prima volta a Seattle. Non eravamo propriamente amici ma ci conoscevamo da un po'. Lo stavo marcando ed ero gasato a mille. Fece una penetrazione, mi superò per andare ad appoggiare e io lo stoppai mandando la palla fuoricampo.

 

Era bellissimo, mi sentivo alla grande, mi girai verso di lui e gli urlai in faccia "tutto qui?"

 

Nel momento esatto in cui lo dicevo sapevo di commettere un errore. Non era nel mio stile. Gary segno i successivi 11 punti, muovendosi in silenzio e sfidandomi in post. Il nostro assistant coach incrociò il mio sguardo scuotendo la testa, come per dirmi ma non lo sai che va lasciato stare?

 

Dopo la partita Gary venne da me con la testa inclinata da una parte un grande sorriso.

 

"Tutto bene?"

 

Non credo che si ricordi di quella partita ma ho sempre apprezzato ciò che ne ho imparato. Ci ho messo un paio di anni ma sono migliorato nel controllo delle emozioni durante le gare. Non mi sono mai cimentato molto nel trash talking dopo quella sera. E' un punto di forza per alcuni ragazzi come Gary ma non per me. E' un aspetto del nostro sport come altri sapete, anche a livello NBA la pallacanestro è principalmente un gioco di testa.

 

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Ho giocato in alcune squadre eccezionali durante la mia carriera, come se fosse una serie di cammei. In ogni posto e con ogni compagno ho provato ad assorbire qualcosa dal loro modo di approcciarsi al gioco per farlo mio. Ciò che considero il mio successo nel basket è aver provato ad essere il miglior playmaker possibile quando ero in campo. Volevo rendere il gioco semplice e divertente per i miei compagni e spero di esserci riuscito.

 

Grazie alla HOF, ai miei coach, a tutti i membri degli staff che fanno cose che i tifosi non vedono, ai miei compagni, a tutti coloro che hanno incrociato la loro strada con la mia carriera nella pallacanestro. Sono orgoglioso e grato di questo onore. Più di tutto, so di essere molto fortunato, non avrei potuto fare ciò che ho fatto senza l'aiuto di così tante persone.

di Michele Da Campo
Traduzione di Jason Kidd Basketball Hall of Fame

© Riproduzione riservata
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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 9 Commenti
  • Merlin2 11/09/2018, 07.31 Mobile

    Respira con gli occhi diventerà la mia nuova citazione preferita

  • David 10/09/2018, 21.21
    Citazione ( TrueBryan 10/09/2018 @ 21:19 )

    ma ''qual'è'' con lapostrofo secondo te è un errore di traduzione, di ortografia o entrambe? https://pbs.twimg.com/media/DUYW2oJUMAAZ
    thP.jpg

    Daca ignorante anal-fa-beto.

  • TrueBryan 10/09/2018, 21.19
    Citazione ( David 10/09/2018 @ 19:17 )

    Daca infame per te solo lame!

    ma ''qual'è'' con lapostrofo secondo te è un errore di traduzione, di ortografia o entrambe? [ link ]

  • Lucifer 10/09/2018, 20.34

    I racconti che puoi passare ore a leggere o sentire senza annoiarti mai.

  • David 10/09/2018, 19.18

    Sti articoli dove si raccontano aneddoti sono senza dubbio i migliori.

  • David 10/09/2018, 19.17
    Citazione ( TrueBryan 10/09/2018 @ 17:28 )

    cmq povero kidd invecchiato malissimo.. pensa di essere stato rookie a phoenix e/o riserva di kj.. in realtà ai suns arrivò che era già all-star.. pensavo/speravo fosse uno dei soliti strafalcioni del povero daca invece ha scritto davvero così.. ...

    Daca infame per te solo lame!

  • TrueBryan 10/09/2018, 17.28

    cmq povero kidd invecchiato malissimo.. pensa di essere stato rookie a phoenix e/o riserva di kj.. in realtà ai suns arrivò che era già all-star.. pensavo/speravo fosse uno dei soliti strafalcioni del povero daca invece ha scritto davvero così.. ma forse l'ha scritto daca direttamente col google translate spacciandosi per kidd per poterlo poi ritradurre col dacatranslate.. perché con battente queste caxxate non succedono mai? addio

  • TrueBryan 10/09/2018, 17.08
    Citazione ( Daca 10/09/2018 @ 17:04 )

    TrueBryan https://thumbs.gfycat.com/AshamedAnguish
    edIchidna-size_restricted.gif

    rispetto per kevin battente, il kevin bacon di sportando


    e cmq non lo leggo tanto non mi piace

  • Daca 10/09/2018, 17.04