Post-trade analysis: lo scambio tra Dwight Howard e Timofey Mozgov
Analizziamo la prima trade effettuata in questa off season
CHARLOTTE HORNETS:Deal includes Nets sending two future second-round picks and cash to Charlotte for Howard, who has a $23.8M expiring contract. https://t.co/v4sOImIHl2
— Adrian Wojnarowski (@wojespn) June 20, 2018
Per gli Charlotte Hornets la prima motivazione dietro questa trade è prettamente di natura finanziaria. Scaricando il contratto di Howard, Charlotte scende al di sotto della linea della luxury tax, che dovrebbe aggirarsi attorno ai 123 mln la prossima stagione. Howard, infatti, guadagnerà 23.8 mln la prossima stagione, mentre il contratto di Mozgov è da 16 mln di dollari. Charlotte, dunque, risparmia quasi 8 mln di dollari, scendendo attorno a 114-115 mln di dollari sul cap (la cifrà può leggermente variare in quanto Stone ha un contratto solo parzialmente garantito e su Graham pende una qualifying offer da 1,69 mln). Pur di evitare di pagare la luxury tax, quindi, Charlotte ha preferito accollarsi un contratto più lungo come quello di Mozgov, che sarà sotto contratto anche per il 2019-2020 (mentre il contratto di Howard è in scadenza) a 16.7 mln di dollari. L'accordo, comunque, non sarà ufficiale prima del 6 Luglio, quando terminerà la moratoria e sarà possibile ufficializzare le operazioni di queste settimane. Il russo Mozgov si riunisce con il GM Mitch Kupchak, che due anni fa gli aveva fatto firmare un quadriennale da 64 mln di dollari con i Lakers. Nell'affare Charlotte ha ottenuto anche la seconda scelta di quest'anno dei Nets, la numero 45, e una seconda scelta del 2021, oltre ad una somma di denaro contante non ancora specificata. Secondo diversi report, Charlotte voleva assolutamente cedere Howard, che era diventato una presenza fin troppo ingombrante all'interno dello spogliatoio. Sfortunatamente per il lungo ex Orlando Magic, questa non è la prima volta che il suo carattere gli impedisce di avere un impatto a lungo termine sulla squadra e la sua cessione sembra ormai diventata una tradizione annuale. Tra i giocatori che più hanno sofferto la presenza di Howard c'è sicuramente Nicolas Batum, che ha dovuto snaturare fin troppo il suo gioco, finendo per essere protagonista di una stagione decisamente sottotono. Resta da capire, ora, se Kupchak penserà concretamente anche alla cessione di Kemba Walker, nel suo ultimo anno di contratto con gli Hornets a 12 mln di dollari. Ultima nota: Charlotte dovrebbe creare anche una trade exception da 7.8 mln di dollari in questo affare.
BROOKLYN NETS:
Per Brooklyn, da un punto di vista finanziario, questa trade punta soprattutto a liberare più spazio salariale possibile per l'estate del 2019. Con la cessione del contratto di Mozgov, che come detto in precedenza aveva un contratto da 16.7 mln interamente garantito anche per il 2019-2020, Brooklyn potrà creare più di 70 mln di dollari nell'estate del 2019, abbastanza per offrire due contratti al massimo salariale. Lo spazio potrebbe addirittura superare i 90 mln di dollari, se Brooklyn dovesse riuscire a cedere il contratto di Allen Crabbe, che ha una player option da 18.5 mln di dollari per il 2019-2020. Brooklyn assorbirà il contratto più oneroso di Howard per questa stagione grazie al suo cap space, e anche dopo che la trade sarà ufficiale i Nets dovrebbero avere ancora attorno ai 5 mln di spazio sotto il cap, che anche la prossima stagione dovrebbe aggirarsi tra i 101 e i 102 mln di dollari. Con tutto questo spazio salariale a disposizione per la prossima estate, Brooklyn potrebbe diventare una destinazione molto interessante per diversi free agent e potrà anche affrontare la restricted free agency di D'Angelo Russell e Hollis-Jefferson. Una volta che la trade sarà ufficiale, Brooklyn dovrà, con ogni probabilità, rinunciare ai bird rights su Nik Stauskas, che è restricted free agent. Brooklyn dovrebbe anche perdere l'accesso, per questa stagione, alla bi-annual exception (3.4 mln di dollari) e alla trade exception da 1.9 mln di dollari che avevano a disposizione. La quantità di contante che manderanno a Charlotte non è ancora chiara ma andrà a contare contro il cash a disposizione per la stagione 2018-2019, che per tutte le squadre NBA ammonta a 5.2 mln di dollari. Da un punto di vista tecnico, difficilmente questa trade sposterà troppo in casa Nets. Per Brooklyn questa sarà un'altra annata da dedicare quasi esclusivamente allo sviluppo dei giovani all'interno del roster, e da questo punto di vista la presenza di Howard potrebbe anche causare qualche problema. Ma con l'organizzazione interna di Brooklyn, sicuramente tra i migliori front office della lega, la personalità di Howard dovrebbe essere gestita senza troppi patemi d'animo. In generale, le prospettive future di Brooklyn sembrano molto positive, mentre la prossima stagione rappresenterà un altro passo nel percorso di ricostruzione del roster dopo la disastrosa trade con i Celtics che per anni ha dilapidato il presente e il futuro di questa franchigia.
* Il pezzo è stato realizzato utilizzando i dati salariali provenienti da BasketballInsiders.com e con alcune note relative al cap provenienti dall'esperto Albert Nahmad (potete trovarlo su Twitter come @AlbertNahmad)