Nano Press
Facebook Twitter Instagram Google+ YouTube RSS Feed Italiano English Türkiye
NBA 02/01/2018, 20.52

Conference Call Boston Celtics, Al Horford: 'Abbiamo quello che serve per competere'

Conference Call con diversi giocatori dei Boston Celtics in vista della partita di Londra contro i Sixers

NBA

In vista della gara di Londra contro i Philadelphia 76ers, Brad Stevens e quattro giocatori dei Boston Celtics (Al Horford, Jayson Tatum, Daniel Theis e Aron Baynes) sono stati disponibili per una conference call con la stampa internazionale. La redazione di Sportando ha avuto modo di porre alcune domande, ecco il riepilogo della conversazione:

 

Sportando: Aron, cosa ne pensi dell'impatto del tuo connazionale Ben Simmons in NBA?

Aron Baynes: "Credo sia fantastico vedere un giocatore australiano giocare sui livelli che sta tenendo Ben. E' un ragazzo dal talento enorme, in grado di fare praticamente tutto sul campo. Credo che i Sixers possano guardare al futuro con serenità avendo un giocatore come Simmons a disposizione"

 

Sportando: Jayson, ti aspettavi di dare subito un contributo del genere ai Celtics, soprattutto considerando le tue incredibili percentuali al tiro? E visto il tuo ottimo rendimento finora, il titolo di Rookie dell'Anno è tra i tuoi obiettivi?

 

Jayson Tatum: "No, non mi aspettavo che il mio tiro fosse subito così produttivo, devo essere onesto. Ma ha lavorato parecchio durante l'estate per far si che il mio passaggio dal college all'NBA fosse il più efficace possibile. Rookie dell'anno? Certo, mi piacerebbe vincere il premio ma la cosa più importante è che la squadra continui a fare bene e collezionare vittorie. Se poi arriverà anche il titolo di Rookie dell'anno, tanto meglio"

 

Sportando: Al, considerando l'ottimo inizio di stagione, ti aspetti che la squadra abbia tutti i mezzi per competere fino alla fine per il titolo della Eastern Conference? Sei rimasto sorpreso dall'impatto immediato dei giovani?

 

Al Horford: "Bè, siamo un gruppo molto giovane ma credo che stiamo davvero crescendo tanto giorno dopo giorno. Finora il nostro rendimento è stato ottimo, penso che abbiamo tutto quello che serve per competere fino alla fine. Siamo profondi e abbiamo tante armi da poter sfruttare."

 

Sportando: Daniel, la gara di Londra ti riporterà per la prima volta in Europa dopo il tuo approdo in NBA, come descriveresti finora la tua esperienza negli Stati Uniti?

 

Daniel Theis: "Credo di essermi integrato bene nella squadra, sto cercando di fare quello che mi viene chiesto. In uscita dalla panchina, porto energia e difesa, che sono le mie specialità. Qui il gioco ha un livello di fisicità diverso ma credo di essermi adattato bene. Sarà bello tornare in Europa per una partita, ci saranno diversi amici e parenti che mi verranno a vedere a Londra".

 

Sportando: Coach Stevens, cosa ne pensa della possibilità di aggregazione che porta una trasferta del genere in Europa? Pensa che soprattutto i più giovani ne possano usufruire?

 

Brad Stevens: "E' bello, ogni tanto, avere la possibilità di arrivare due giorni prima di una partita e poter vivere un minimo l'ambiente e la città, questo è qualcosa che normalmente non succede. Credo che a livello di aggregazione, la trasferta di Londra possa davvero solidificare ancora di più il rapporto tra i nostri ragazzi. Molti ragazzi non sono mai usciti dagli Stati Uniti, quindi il viaggio a Londra sarà un'esperienza unica per loro. Lo stesso vale per me, se non fosse per il mio lavoro, difficilmente avrei mai visto un posto come Londra, bisogna sempre saper sfruttare opportunità del genere per crescere anche da un punto di vista personale".

© Riproduzione riservata
O. Cauchi

O. Cauchi

Potrebbero interessarti
Comments Occorre essere registrati per poter commentare 3 Commenti
  • AVS 02/01/2018, 21.52 Mobile

    paxer complimenti. Tra il chiedere a Baynes se quella cahata in testa è il frutto di una scommessa, se è vero che Timmy usava distribuire le saponette nello spogliatoio Spurs, se è vero che Kawhi fosse autistico per la discontinuità offensiva, se è vero che la cantina del Pop fosse una porta ultraterrena per il Giardino dell'Eden o che Stan Van Gundy è in realtà Ron Jeremy, domandi quanto sia forte quella sega australiana, aka Big Ben (per quanto è grande il bluff)? Segui l'eempio di LelouchViBritannia licenziandoti...

  • David 02/01/2018, 20.59

    Mi fa specie pensare ai giocatori nba che non hanno la piu' pallida idea di come sia l'Europa ed il mondo. Tutti quei soldi e non viaggiare. Assurdo.

  • Daca 02/01/2018, 20.57 Mobile

    Hahahaha povero Baynes...